Infrastrutture e mobilità: il piano per il futuro dell’Italia è all’insegna della sostenibilità

Nuovi criteri per un approccio evoluto agli investimenti

Infrastrutture e mobilità: il piano per il futuro dell’Italia è all’insegna della sostenibilità

Sostenibilità a 360 gradi è il leitmotiv del nuovo approccio nella pianificazione e realizzazione delle infrastrutture che viene introdotto con il piano, di proiezione decennale, sintetizzato nell’allegato infrastrutture al Documento di Economia e Finanza, che è stato appena approvato in Consiglio dei ministri.

In linea con Agenda 2030 dell’Onu e Green Deal UE

Con l’obiettivo di incrementare sicurezza e benessere delle persone riducendo ogni tipo di disuguaglianza (territoriale, economica e sociale) e di migliorare la competitività delle imprese nel rispetto dell’ambiente, anche gli interventi volti alla rete delle infrastrutture del nostro Paese, come sottolineato anche dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims), seguono la strada valoriale e di principio tracciata dall’Agenda 2030 dell’Onu e più recentemente dal Green Deal europeo.

Giovannini: “Pochi anni per realizzare i progetti”

Le risorse UE destinate nei prossimi anni agli investimenti infrastrutturali rappresentano un’occasione irripetibile per ammodernare il Paese, come ribadito anche dal ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini che sottolinea anche la necessità di velocizzare i lavori rispetto alle consuete tempistiche italiane: “Abbiamo pochi anni per realizzare i progetti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza utilizzando al meglio i fondi europei e nazionali a disposizione”.

Nuovo approccio per scegliere le priorità d’intervento

Il piano, che prevede una serie di importanti novità metodologiche rispetto al passato, si articola poggiando su quattro pilastri: analisi dei fabbisogni; nuovi criteri utili a stabilire le priorità; armonizzazione con le programmazioni nazionali e di settore; valutazione dell’impatto degli investimenti sui 17 obiettivi sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu. 

Piano Processo

L’evoluzione dell’approccio alla definizione del piano d’intervento viene spiegato così dal ministro Giovannini: “Abbiamo introdotto il Piano Processo, un metodo per pianificare gli interventi che prevede nuovi parametri per la selezione delle opere, aggiornamenti, approfondimenti e decisioni in fasi successive con la possibilità di revisione delle scelte in caso di mutamento dei contesti e valutazioni ex ante ed ex post degli interventi per compiere scelte più razionali e funzionali al raggiungimento degli obiettivi di medio termine”.

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