La battaglia sui diesel: “Bloccare gli Euro 6 è senza logica”
Massimo Nordio parla della questione legata ai motori diesel
La ‘demonizzazione’ dei diesel è uno dei temi spesso principali, quando si parla di inquinamento e della necessità di ridurre le emissioni. Tanti comuni chiuderanno l’accesso (o effettuano blocchi) per i possessori di questi veicoli, in alcuni casi anche quelli più recenti e con le tecnologie più avanzate. E’ il caso degli Euro 6, soggetti ad alcuni blocchi, pur inquinando meno di altri motori.
Le parole di Massimo Nordio
Sulla questione è intervenuto Massimo Nordio, amministratore delegato Volkswagen Group Italia, sulle colonne di Fleet&Mobility: “Il diesel è una delle soluzioni che ci permetterà di gestire la lunga fase di passaggio dai motori a combustione interna ai motori elettrici che durerà alcuni decenni, come alternativa alle altre tecnologie tradizionali”.
Parlando dei diesel Euro 6, il dirigente del gruppo tedesco si sofferma sulla tecnologia e sulle emissioni: “Sono in linea, se non meglio, alle altre motorizzazioni tradizionali. Alcune amministrazioni stanno decidendo di non far circolare i diesel Euro 6, ma è un divieto privo di logica. Questo modo di porsi è dannoso”.
Parole molto nette e precise, contro una campagna che sta avendo degli effetti importanti anche sul mercato, visto il crollo dell’acquisto di vetture con motorizzazione diesel, causato in buona parte dai blocchi e da possibili provvedimenti futuri, rendendo nebuloso l’utilizzo della propria auto.
Cosa fare per ridurre l’inquinamento
Dunque, come detto da Nordio, non sono i diesel Euro 6 a dover essere messi al bando, ma piuttosto quelle auto molto datate e con propulsori realizzati secondo vecchie ed ormai superate norme. “Per poter migliorare rapidamente la qualità dell’aria bisogna agire sui vecchi diesel, che hanno emissioni molto lontane da quelle che oggi vengono raggiunte degli Euro 6 – ha proseguito – Basta pensare agli Euro 0-1-2 che fanno parte di una fascia di omologazione con dei parametri molto più “larghi” rispetto a quelli introdotti per gli Euro 3”.
Dunque, una soluzione importante è quella di incentivare la sostituzione del vecchio parco circolante, con vetture nuove e con tecnologie avanzate contro le emissioni. E non solo per quanto riguarda le vetture private “ma anche i veicoli commerciali ed i mezzi di trasporto urbani”.
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