Lamborghini 350 GT: la V12 che ha creato le fondamenta del DNA del Toro
La gloriosa storia del motore 12 cilindri fino all'Aventador Ultimae
Lamborghini nel 2022 celebra il V12, il suo leggendario motore a 12 cilindri che, per quasi 60 anni, ha equipaggiato modelli iconici ed è diventato simbolo di innovazione tecnologica, gettando le basi del DNA della Casa del Toro.
Prima di dare ufficialmente il via alla fase di ibridizzazione, con l’arrivo nel 2023 del primo modello ibrido di serie, Lamborghini rendere tributo al suo motore più memorabile. La prima Lamborghini in assoluto, la 350 GT, è stata portata nel centro storico di Bologna per un incontro epico con l’ultimo V12 della storia del marchio, l’Aventador Ultimae.
La genesi del 12 cilindri a V di Lamborghini
Il motore V12 di Lamborghini viene progettato dall’ingegner Giotto Bizzarrini, consulente esterno d’eccezione incaricato da Ferruccio Lamborghini di realizzare un propulsore ad alte prestazioni: 12 cilindri a V, 3.5 litri di cilindrata e almeno 350 CV di potenza. Per incentivare Bizzarini, Lamborghini aveva inserito nel contratto un bonus per ogni 10 cavalli in più. Nel luglio del 1963 il motore gira per la prima volta al banco offrendo dati dinamometrici di assoluto valore: 360 CV a 9000 giri/min. Per Lamborghini c’è un però un problema: Bizzarrini ha, di fatto, progettato un motore da Formula 1, improponibile per l’uso stradale e per la produzione in serie.
Il compito di rendere “civile” questo motore fu successivamente affidato a Paolo Stanzani, uno dei più apprezzati tecnici nella storia di Lamborghini. Si arrivò così a un V12 da 280 CV a 6500 giri/min. sufficiente a spingere la 350 GT, il primo modello Lamborghini di serie nato nel 1964, ad oltre 250 km/h di velocità massima.
Popolare anche grazie a musica e cinema
A dare immediata popolarità alla vettura del Toro contribuì la consegna della prima 350 GT al batterista livornese Giampiero Giusto, all’epoca all’apice del successo con il complesso musicale “I 5 di Lucca” diventato poi “Quartetto di Lucca” e considerata una delle formazioni jazz più importanti in Italia.
Inizio così uno stretto rapporto tra Lamborghini ed il mondo dello spettacolo, con farà di tanti attori e cantanti appassionati clienti della Casa di Sant’Agata Bolognese. Tra questi c’è anche Paul McCartney, bassista e vocalista dei Beatles, che tra le diverse Lamborghini possedute ha reso popolare la sua 400 GT rossa del 1968 che appare nel video che celebra l’ultimo concerto tenuto dalla band di Liverpool sul tetto del loro palazzo di Savile Row 3 a Londra.
La Lamborghini 350 GT fu protagonista anche al cinema con la partecipazione nel film del 1967 “Fai in fretta ad uccidermi… ho freddo!” per la regia di Francesco Maselli.
Un riferimento valido fino agli anni ’90
È dal 1964 che il V12 Lamborghini è preso a riferimento per la sua coppia, elasticità, affidabilità e durata nel tempo. La stessa unità, con modifiche minime, resterà in produzione fino agli anni ’90, crescendo fino a 7.0 litri di cilindrata, con potenze di oltre 500 cavalli, prima di ricevere modifiche strutturali più importanti.
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