Lancia Fulvia: Stellantis ha depositato il nome presso l’ufficio brevetti europeo [RENDER]

Tempo fa il designer automobilistico Mirko del Prete aveva pubblicato un render che mostrava la sua personale interpretazione di una nuova Lancia Fulvia. Oggi si torna a parlare di questo modello in quanto è trapelata nelle scorse ore la notizia che Stellantis ha depositato il nome Fulvia presso l’Ufficio brevetti Europeo. Questo ovviamente sta facendo pensare o quanto meno sperare a molti un possibile ritorno del mitico nome nella gamma della casa automobilistica piemontese, magari come quarto modello dopo le nuove Ypsilon, Gamma e Delta già confermate da tempo.

Possibile in futuro l’arrivo di una nuova Lancia Fulvia?

Lancia Fulvia, che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia automobilistica degli anni ’60 grazie al suo design elegante e alle vittorie nei rally, potrebbe essere reinterpretata in una forma completamente nuova. Le tendenze attuali del mercato automobilistico suggeriscono infatti un’evoluzione del modello verso il segmento delle crossover, distaccandosi così dal concetto originale di coupé sportiva. In questo contesto, la piattaforma STLA Medium di Stellantis appare come una base perfetta per sviluppare un modello che potrebbe posizionarsi strategicamente tra i modelli Gamma e Delta, con un’attenzione particolare verso le motorizzazioni elettriche.

Il design riveste un ruolo fondamentale in questa operazione di ritorno. I rendering realizzati dal designer Mirko del Prete offrono una visione che fonde elementi classici, come i fari rotondi e il cofano nero, con dettagli moderni, come le luci diurne a Y già introdotte sulla nuova Ypsilon.

L’interpretazione mantiene una silhouette affusolata e allungata, rimanendo fedele al DNA originale della Fulvia, ma integrando soluzioni stilistiche moderne che catturano l’attenzione e rendono omaggio alla sua eredità. Vedremo dunque se davvero in futuro ci sarà spazio per una nuova Lancia Fulvia o se il deposito del nome è fine solo a se stesso per salvaguardare l’iconica nomenclatura.