Lombardia, coprifuoco dalle 23 alle 5: cosa cambia con il DPCM

Gli spostamenti "necessari" dovranno essere giustificati

Lombardia, coprifuoco dalle 23 alle 5: cosa cambia con il DPCM

Ieri è arrivato il nuovo Dpcm con le nuove norme di contenimento del Covid-19, più restrittive rispetto a quelle precedenti e da molti denominate ‘mini-lockdown’. La Regione Lombardia, nella scorsa settimana, aveva firmato un’ordinanza con ulteriori norme e, soprattutto, il coprifuoco dalle 23 alle 5 per tutti i giorni della settimana e su tutto il territorio regionale. Ma cosa cambia ora con il decreto governativo nella regione più colpita dalla pandemia?

Il coprifuoco resta in Lombardia

Sul Dpcm non si parla di coprifuoco a livello nazionale, ma in Lombardia resta valido. L’ordinanza del governatore lombardo Attilio Fontana è una misura restrittiva rispetto a quella del Dpcm: quindi può restare in vigore. Per ora fino al 13 novembre, ma non è escluso venga allineato al 24 novembre del Dpcm.

Autocertificazione per spostarsi

Con il coprifuoco notturno in Lombardia torna l’autocertificazione (clicca qui per scaricare il modulo) per chi avrà necessità di spostarsi in quella fascia oraria. Questo perché nelle sei ore notturne in cui sarà attuato il coprifuoco sarà consentito ai cittadini di lasciare il proprio domicilio solo per alcuni motivi.

Motivi di salute, lavoro e necessità

Alla stregua di quanto abbiamo imparato a conoscere nella scorsa primavera con l’applicazione dell’autocertificazione per gli spostamenti durante il lockdown su tutto il territorio nazionale, gli spostamenti notturni saranno consentiti solo per motivi di salute, di lavoro e di comprovata necessità e urgenza. Sul modulo, oltre alle proprie generalità, dovrà essere indicato il motivo dello spostamento e, nei casi che non riguardano motivi di salute o di lavoro, anche il punto di partenza e di destinazione. L’autocertificazione dovrà essere esibita durante i controlli da parte delle forze dell’ordine.

Centri commerciali chiusi nei weekend

Mentre tutte le norme su bar, ristoranti, cinema, teatri e palestre vanno ora adeguate al decreto firmato dal premier Conte, in Lombardia resteranno chiusi nei weekend in centri commerciali ed i negozi di medie e grandi superfici. Anche in questo caso, come per il coprifuoco, si tratta di una misura più restrittiva di quella governativa e, dunque, resta in vigore.

Le parole dell’immunologo Galli

“Il lockdown fatelo per conto vostro. Limitatevi alle attività fondamentali legate al vostro lavoro e vedete meno persone possibili”, le parole di Massimo Galli, direttore del dipartimento di Malattie infettive del “Sacco” di Milano. “Mi auguro che i provvedimenti del nuovo Dpcm bastino – ha dichiarato, in un’intervista al Fatto Quotidiano – ma non lo so, e se qualcuno afferma di saperlo mente. L’unica cosa che sappiamo è che ad aver dato risultato è la chiusura totale, ma si vuole evitare. E lo capisco”

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