Lombardia punta sui carburanti rinnovabili come alternativa all’elettrico
L'obbiettivo? Una mobilità sostenibile e competitiva pur salvaguardando il motore termico
Nel settore dell’Automotive, “l’elettrico” sta guadagnando sempre più terreno ma potrebbe anche trovare un posto come alternativa, il che consentirebbe di dare spazio ad altre forme di mobilità sostenibile e semplificherebbe il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale imposti dalla Commissione Europea. In questo contesto, la regione Lombardia punta, come l’Italia, sui carburanti rinnovabili per raggiungere la neutralità tecnologica.
A marzo 2022, la Regione Lombardia ha avviato un’iniziativa per salvaguardare i carburanti rinnovabili, che riducono le emissioni. In collaborazione con il Cluster Lombardo della Mobilità, università, centri di ricerca e associazioni di categoria, la Regione ha evidenziato che l’abbandono dei motori tradizionali potrebbe causare la chiusura di molte attività, rendendo difficile la transizione e mettendo a rischio l’intera filiera dell’industria automobilistica. Ciò potrebbe avere conseguenze negative sulla competitività del settore produttivo europeo rispetto agli altri continenti.
La Lombardia sostiene le imprese richiedendo alle istituzioni sovraregionali di promuovere l’uso di carburanti rinnovabili su più autoveicoli possibili. Tutti i soggetti interessati hanno sottoscritto un Manifesto con proposte concrete e adottabili, in grado di consentire l’utilizzo di nuovi carburanti eco-compatibili per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale e attenuare le conseguenze occupazionali, sociali ed economiche derivanti dall’elettrificazione del settore automotive.
Per raggiungere questi obiettivi si è richiesto il supporto del governo Draghi e anche dell’attuale governo, creando una sinergia con i parlamentari europei competenti in materia e aprendosi al dialogo per modifiche normative. I carburanti rinnovabili proposti come alternativa all’elettrificazione sono: Biometano e Bio GLN, HVO (olio vegetale idrotrattato), E-fuels (electrofuels), Idrogeno, Bio-GPL, DME-rinnovabile.
La proposta mette in luce come i carburanti rinnovabili alternativi all’elettrificazione offrano benefici sia in termini di emissioni durante l’utilizzo sia in termini di potenzialità di produzione, quantità disponibili, potenza energetica, costo di produzione e scalabilità industriale, in un approccio tecnologicamente neutrale e razionale basato su una comparazione omogenea dei dati. Sono state considerate grandezze come il potere calorifico espresso in kWh per chilogrammo, le emissioni conseguenti (considerando sia il veicolo in uso che il suo intero ciclo di vita), i volumi disponibili nel tempo, il costo al chilogrammo, la presenza di reti di distribuzione, le competenze necessarie lungo l’intera filiera, la normativa e gli incentivi per l’innovazione, la produzione e i consumi. I risultati di questo primo studio mettono in evidenza come i carburanti rinnovabili contribuiscano significativamente alle esigenze ambientali, a parità di motore.
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