Mazda 2 1.5 90 CV SkyActiv-G Exceed: personalità e dotazioni da piccola ammiraglia [PROVA SU STRADA]

Non segue la moda del downsizing e vince la sfida dal benzinaio

Non segue la moda del downsizing ed i consumi le danno ragione. Brilla anche in accelerazione, e nell'abitacolo, che sfoggia un aspetto ed accessori da vettura di categoria superiore. Pecca solo nel comfort in autostrada, dove l'isolamento acustico non è eccelso.

Se c’è un marchio che tiene in particolar modo alla propria identità e che non si lascia troppo influenzare dalle mode, questo è indubbiamente Mazda. La casa giapponese, difatti, sceglie una sua strada e la segue fino infondo. E quindi, sotto al cofano della piccola “2” ecco che, per il propulsore a benzina, troviamo un 1.5 aspirato. Niente downsizing dunque, niente tre cilindri, e niente turbocompressore. Una scelta controcorrente che, sulle prime, potrebbe fare storcere il naso per la cilindrata non certo contenuta, ma che in realtà si rivela poi vincente: durante la nostra prova la piccola Mazda 2 ha vinto la sfida consumi rispetto alle concorrenti 1.0 tre cilindri che abbiamo provato fin ora. Completano il quadro una dotazione da piccola ammiraglia ed un abitacolo che non ha nulla da invidiare a vetture di segmento superiore.

Design e Interni:

Stile nel pieno family feeling del KODO-Desing, accattivante e personale
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Lunga poco più di quattro metri, la Mazda 2 rappresenta, come le sue sorelle, la quinta essenza del Kodo-Design, la filosofia stilistica dei più recenti modelli della casa di Hiroshima. Le forme sono morbide ma allo stesso tempo dinamiche e muscolose. Per essere una piccolina, difatti, la Mazda 2 non difetta di certo in quanto a personalità. Il muso, a tutti gli effetti, è da vettura di segmento superiore: grossa bocca, quasi da supercar, ed i fari a led ai lati. La fiancata, invece, riprende, in piccolo, quella della sorella maggiore “3”, con i parafanghi pronunciati e scolpiti che si protraggono fino a centro porta. Personale anche la coda, con il taglio molto sportivo dei finestrini e del lunotto posteriore, che si raccordano molto bene con i due fari, caratterizzati da uno sviluppo orizzontale, e perfettamente integrati con la linea che dallo sportello posteriore si protrae fino al centro del portellone posteriore. Insomma, l’impatto visivo è davvero d’effetto, e soltanto l’altezza da terra, pronunciata rispetto alla larghezza della vettura, denota comunque la natura da utilitaria della più piccola delle Mazda in commercio.

Interno: il colpo d’occhio è davvero notevole. L’ambiente non sfigurerebbe su una segmento C
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Dove la Mazda 2 sorprende di più, però, è nell’abitacolo. Si può davvero parlare di una piccola ammiraglia. Il colpo d’occhio garantito dagli interni in pelle chiara, che viene replicata nella fascia al centro plancia, nella parte bassa della console centrale e nei pannelli porta, è davvero notevole. A ciò si aggiungono chicche come il grande schermo del sistema di infotainment MZD Connect e l’head-up display: accessorio praticamente inedito su un’utilitaria. Il sistema MZD, peraltro, è comandabile sia tramite impulsi touch che per mezzo del cursore presente sul tunnel centrale. Delle due preferiamo la seconda: il cursore è comodo ed intuitivo, e consente di distrarsi meno nella guida rispetto ai comandi touch. Soltanto al momento di immettere la destinazione del navigatore la tastiera qwerty si rivela maggiormente comoda. Molto bella anche la strumentazione, di stampo quasi motociclistico: grande strumento con il contagiri al centro, e due display ricchi di informazioni ai lati. E più sopra, come già detto, l’head-up display, dove ritroviamo le indicazioni relative alla velocità nonché le indicazioni del navigatore. Insomma, il colpo d’occhio è davvero notevole, e soltanto al tatto si scoprono le plastiche rigide della parte superiore della plancia. La posizione di guida risulta piacevolmente sportiveggiante, con il sedile non troppo rialzato, ed il bel volantino dal diametro piacevolmente ridotto. L’abitabilità, invece, è nella media del segmento, anche se la forma spiovente toglie un minimo di spazio in altezza per i passeggeri posteriori. Non eccelle neanche il bagagliaio, che ferma la propria capienza a 280 litri.

Comportamento su Strada:

Vivace e con tanta sicurezza, sia attiva che passiva
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La filosofia Mazda dello SkyActiv la si ritrova anche nella guida. In fase di progettazione, difatti, uno degli obiettivi è stato quello del contenimento del peso. Di questo, oltre a beneficiarne i consumi, ne ha beneficiato anche la guida. La “2”, difatti, regala sempre la sensazione di essere leggera, agile e snella. Gli appena 1045kg in ordine di marcia consentono alla piccola Mazda di essere addirittura vivace e bella reattiva anche fuoriporta. Il telaio, se stuzzicato, si presta infatti ad una guida che lascia del margine per il divertimento, complice lo sterzo piacevolmente pronto, anche se non particolarmente progressivo. Spicca anche la sicurezza di marcia, sia passiva che attiva. La prima è garantita da un comportamento stradale comunque maturo e sempre a prova d’errore, mentre la seconda emerge per le dotazioni tecnologiche da vettura di segmento ben superiore. Troviamo infatti il dispositivo per il mantenimento della corsia di marcia, l’indicatore per l’angolo cieco dello specchietto retrovisore, il sistema di allarme per la presenza di ostacoli in retromarcia ed infine il radar anteriore anticollisione. Insomma, una cittadina che fa tutt’altro che limitare la propria vocazione alla città, anche se in autostrada, a velocità di codice, il comfort acustico, tra rumore aerodinamico e di rotolamento, risulta leggermente peggiore rispetto alle migliori competitor.

Motore e Prestazioni:

Brilla particolarmente in accelerazione, pecca in ripresa
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In casa Mazda hanno scelto di non seguire la moda del downsizing ma di puntare dritti su quello che loro definiscono “right sizing”. La cilindrata unitaria del propulsore, di 1.5 litri, risulta in netta controtendenza rispetto ai 1.0 (o anche meno) adottati dalle altre vetture, che rinunciano anche ad uno o più cilindri rispetto ai quattro della “2”. La scelta di Mazda, con la sua tecnologia SkyActiv, è stata quella di puntare su propulsori aspirati, giustamente dimensionati e caratterizzati da un rapporto di compressione molto elevato (14:1), al quale si affianca la fasatura variabile delle valvole di aspirazione e scarico. Il propulsore, peraltro, è disponibile nelle diverse potenze da 75, 90 e 115cv. La vettura provata era dotata della potenza intermedia da 90cv. Ma come va questo 1.5? In accelerazione il cronometro sembra dare ragione ai tecnici Mazda. Con un tempo dichiarato di 9,4 secondi la piccola “2” stacca un crono degno di un buon 2.0 aspirato. L’1-1, palla al centro, arriva però parlando della ripresa. Se il 1.5 sembra praticamente un motore sportivo in accelerazione, rispetto ai 1.0 tre cilindri turbo della concorrenza paga dazio in ripresa. Il meglio, infatti, arriva sopra i 4000 giri/min, e così, rispetto ai motori della concorrenza, che hanno più coppia in basso, si finisce per dover ricorrere più di frequente al cambio. Il manuale a 6 rapporti, comunque, è sempre manovrabile e piacevole, con innesti corti e decisi, dal sapore “meccanico”.

Consumi e Costi:

I tecnici Mazda vincono la sfida al benzinaio: il 1.5 aspirato consuma meno dei 1.0 tre cilindri
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Il 1.5 SkyActiv nella sfida ai 1.0 tre cilindri, dopo aver vinto in accelerazione e perso in ripresa, segna il proprio personale 2-1 sul fronte consumi. Durante il nostro test, difatti, siamo riusciti a mettere a segno percorrenza che mai avevamo realizzato con un 1.0 turbo. La media, difatti, è stata vicina ai 17 km/lt anche in città. Un dato simile a quello di una vettura ibrida e che non fa affatto rimpiangere la motorizzazione a gasolio, peraltro disponibile da questo mese a listino. I contenuti di questa Mazda “2”, praticamente da vettura di segmento c, si fanno sentire sul prezzo di listino. Se il prezzo “base” parte da un allettante 13.900€, per una piccola ammiraglia come quella in prova siamo vicini ai 19.000€. C’è da sottolineare, comunque, che l’allestimento Exceed, il top a listino per 17.800€, presenta una dotazione di accessori, offerti di serie, decisamente completa. Insomma, la Mazda “2” è forse la vettura con la maggiore personalità tra le segmento b, forte di uno stile ricercato, di un abitacolo d’alto livello, di un comportamento stradale gradevole, e di richieste di carburante che, a dispetto della cilindrata elevata, risultano inferiori rispetto a quelle dei motori che si sono votati al credo del downsizing.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Dotazione tecnologica ed abitacolo da vettura di segmento superiore. Vivace nella guida e nel motoreComfort acustico a velocità di codice.

Mazda 2 1.5 SkyActiv-G: la Pagella di Motorionline

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1 commento

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  • Claudio ha detto:

    Non sono del tutto d’accordo con i vostri giudizi in particolare,sono possessore di mazda2 come confort niente da dire anche se gli opzionale costano una fucilata per poi aggiungere che l’autovettura è abbastanza pigra spesso per accelerare si è costretti a scalare marcia,il cambio poi non è preciso spesso si impunta in prima e in retromarcia quasi entra a fatica i consumi sono relativi soltanto se si segue indicatore di marcia e spesso non adeguato al senso di marcia sulla strada resta comunque una bellissima automobile anche se per il prezzo che si paga potrebbero renderla full opzional.

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