Mazda 6 2.2 Diesel 175cv: prova su strada
"6" bella da vedere, "6" bella da guidare, "6" anche conveniente
Dopo la prima serie, che raccolse grandi consensi grazie alla linea sportiva ed originale, e dopo la seconda serie che non riuscì invece a replicare quanto fatto dalla prima, proprio a causa di un design questa volta meno originale e poco europeo, con la terza generazione la Mazda 6 entra a gamba tesa nel mercato delle berline di fascia medio alta, dimostrandosi una vettura con moltissime qualità, tanto che alla fine, almeno da noi in Italia, ti ritrovi a pensare che se ne dovrebbero e potrebbero vedere parecchie di più in circolazione. Colpa delle mode, che vedono sempre più prediligere suv e crossover al posto della berlina tradizionale. Non per nulla il paragone di vendite tra Mazda Cx-5 e Mazda 6 è parecchio sbilanciato a favore della prima.
Design e Interni:
Stile: proprio una bella berlina, che riesce anche a dissimulare le dimensioni
Proprio la linea è uno degli elementi che ci ha convinto di più: la Mazda 6 è una bella macchina, non ci sono dubbi. E a confermarlo ci sono anche gli sguardi di ammirazione della gente, che la segue con lo sguardo vedendola passare. Il colore rosso perlaceo probabilmente contribuisce a catturare l’attenzione, ma comunque le forme sportive ma allo stesso tempo sinuose ed eleganti consentono di non sfigurare neanche accanto alle tedesche più blasonate, anzi tutt’altro. Che poi, osservando la scheda tecnica, si nota come il design della vettura riesca a dissimulare benone le dimensioni: 495cm in lunghezza sono parecchi, quasi da Bmw Serie 5, ma la Mazda 6 sembra decisamente più compatta di quanto non sia in realtà. La parte più bella, secondo noi, è la fiancata, con il disegno dei finestrini e dei parafanghi posteriori che si raccordano alla perfezione, creando una linea molto armonica ma anche accattivante. Secondo noi c’è qualcosa che ricorda la Maserati Ghibli, anche se ad esser precisi è quest’ultima ad essere arrivata dopo la Mazda 6. Ma poco importa. Molto belli anche i grossi cerchi in lega da 19”, indispensabili per valorizzare a dovere le forme della vettura.
Interno: ambiente quasi da premium, con un’ottima abitabilità
Sulle prime, non appena aperta la portiera, il colpo d’occhio è notevole, grazie ai bei sedili in pelle chiara traforata, che contribuiscono a dare un certo tono alla vettura. A proposito di sedili parliamo della posizione di guida: la seduta è piuttosto sagomata, sia per la schiena che per le gambe, e le regolazioni elettriche consentono un pò a tutti di adottare la posizione più congeniale, che comunque predilige una certa sportività, grazie anche alla possibilità di fare scendere il sedile in posizione abbastanza vicina alla strada. Nella parte superiore della plancia troviamo invece lo schermo da 5,8 pollici (non grandissimo considerando gli standard delle vetture di questo segmento e poco integrato nella console), che almeno ripaga con un funzionamento intuitivo, e con le puntualissime indicazioni del navigatore TomTom. Lo stesso sistema d’infotainment può essere comandato tramite i comandi posti sul tunnel centrale, con impulsi touch, o per mezzo dei tasti posizionati ai lati dello schermo. Insomma, a voi la scelta. Sempre nella console ritroviamo i comandi del clima bi-zona, chiari ma non troppo accattivanti nella grafica. Per quanto riguarda l’abitabilità, infine, la nuova Mazda 6 beneficia del passo maggiore rispetto alla precedente, offrendo uno spazio per i sedili posteriori davvero ai vertici della categoria. Ottime notizie anche dal bagagliaio, che ha una capienza di quasi 500lt, e può vantare il comodissimo sistema di ribaltamento degli schienali posteriori.
Comportamento su Strada:
Piglio piuttosto sportivo, ma anche tanta sicurezza
La Mazda 6 è una di quelle berline che t’invitano a guidare. L’assetto infatti è piuttosto rigidino, e proprio per questo la berlina giapponese risulta gradevolissima da condurre su un percorso misto, dissimulando ancora una volta benone le dimensioni del corpo vettura. A questa agilità ed a questo dinamismo danno indubbiamente un contributo decisivo gli sforzi fatti dagli ingegneri per contenere il peso della vettura, che alla fine ferma l’ago della bilancia sotto i 1500kg. Un risultato notevole, che porta i suoi benefici anche in termini di consumi e prestazioni. La bella guida passa anche per lo sterzo, che ha una buona prontezza e sempre il giusto carico, risultando pesante in velocità e giustamente leggero alle basse andature. In manovra, però, presenta degli indurimenti durante la rotazione. Bene il cambio automatico, con tradizionale convertitore di coppia, che riesce a non far rimpiangere troppo un doppia frizione. Il tipico effetto “trascinamento” è infatti poco evidente, e quando ci si vuole divertire ci sono i paddle al volante che riescono a garantire delle cambiate con tempi di risposta sufficientemente rapidi. Ma la Mazda 6 oltre ad essere piacevole da guidare riesce anche ad essere una grande stradista, e lo fa in tutta sicurezza grazie ai numerossissimi dispositivi tecnologici di cui è dotata. Dispositivi che, appunto, possono fare la differenza in situazioni di pericolo. Abbiamo in primis il cruise control adattivo ed il radar anteriore con frenata automatica d’emergenza, ma anche il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco, i fari adattivi in curva, e lo spegnimento automatico degli abbaglianti incrociando altre vetture. Insomma, non manca proprio nulla.
Motore e Prestazioni:
Due turbo e tanta spinta
Il 2.2 con doppia turbina di questa Mazda 6 fa un figurone. Con la turbina più piccola che lavora ai bassi regimi, e con la più grande che invece inizia a “soffiare” in alto, la spinta risulta sempre corposa, a qualsiasi andatura. E poi, la cosa più bella di questo propulsore, è la facilità con cui allunga fino ai 5000 giri/min con una naturalezza sconosciuta alla stragrande maggioranza dei turbodiesel. Per uno che ama i motori a benzina è una soddisfazione mica da poco. Per il resto i 175cv ed i 420nm di coppia consentono uno scatto da 0 a 100km/h in 8,4 secondi ed una velocità di punta di 216 km/h. Anche il rumore, per altro sempre contenuto tranne che a minimo a motore freddo, è tra i più gradevoli tra i diesel quattro cilindri.
Consumi e Costi:
Consuma poco, e costa anche poco
Riduzione dei pesi, tecnologia Skyactiv, start & stop, e sistema di recupero dell’energia in frenata i-Eloop sono stati tutti pensati per un solo fine: la riduzione dei consumi. Ed in effetti questa Mazda 6 riesce a percorrere senza problemi dai 15 ai 17 km/lt, che sono un risultato di assoluto rilievo per una vettura di queste dimensioni e con questa potenza. Detto dei consumi, altre note positive arrivano dal capitolo costi. In questa versione top di gamma la Mazda 6 praticamente “full” costa 35.350€. Di quanto presente sulla vettura provata si pagano come extra soltanto il leather pack (interno in pelle e regolazioni elettriche) e la vernice metallizzata. Insomma, una cifra assolutamente conveniente considerando i contenuti da vettura premium della vettura. Per una tedesca altrettanto accessoriata siamo ben sopra i 50.000€.
Pro e Contro
Ci Piace | Non Ci Piace |
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Convenienza:in questa versione full mantiene un prezzo molto interessante. Pacchetto guida-motore molto soddisfacente | Sistema infotainment poco integrato nel design della plancia rispetto alla concorrenza. |
Mazda 6: la Pagella di Motorionline
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