Mazda 6, 6 sempre più elegante e raffinata [PROVA SU STRADA]
Aggiornata da poco più di un anno, è sempre più interessante
Mazda 6 berlina 2.2 Skyactiv-D 175 cv AT Exceed – La Casa di Hiroshima in Italia si sta affermando sempre più, con una crescita robusta e costante che dura ormai da quasi un lustro. Merito del nuovo corso, che si basa su tecnologia e design. Quest’ultimo è legato al Kodo Design, di cui la CX3 è il modello che forse incarna di più le peculiarità, ma che ritroviamo in tutta la produzione attuale della casa giapponese. In ambito tecnologico, oltre a dotazioni di eccellenza in quanto a sistemi di sicurezza attiva e passiva, non possiamo non citare i propulsori della famiglia Skyactiv, che in un’era in cui il downsizing pare essere l’unica strada percorribile, rincorre l’efficienza e la riduzione delle emissioni con un metodo diverso ed altrettanto valido. Il 2.2 litri della Mazda 6 da noi provata, ad esempio, ha un rapporto di compressione da record (14:1), oltre ad essere abbinato ad un alternatore intelligente, che si attiva in modo da produrre energia prevalentemente in rilascio ed in frenata, evitando inutili sprechi.
In questo caso si tratta della versione più potente dell’unità a gasolio, capace di 175 cavalli ed abbinato ad una trasmissione automatica (è disponibile anche con un manuale). Le linee piacevoli della Mazda 6 si fanno ancor più eleganti in questa configurazione berlina, da noi certo non tra le più apprezzate (a volte ingiustamente), motivo per il quale la 6 è declinata anche in una più appetibile variante Wagon, a listino allo stesso prezzo e disponibile con la trazione AWD (non disponibile per la berlina). Piacevole da guidare e con un handling inaspettatamente sportivo quando si forza l’andatura, la Mazda 6 si fa apprezzare per un abitacolo confortevole, dove si è viziati dalla dotazione molto ricca dell’allestimento Exceed, che offre praticamente tutto di serie. La pelle bianca (optional, ma comunque di serie troviamo il cuoio nero) ed il rinnovato design della plancia, completano un quadro che si fa decisamente premium.
Design e Interni:
Affinata e sempre più piacevolmente elegante e sportiva = Kodo Design
Una berlina lunga quasi 5 metri (487 centimetri) è normale immaginarsela come un’auto dal look datato e fuori moda, un oggetto che potrebbe piacere solamente ad una clientela un po’ agées, comoda e con una ottima abitabilità forse, ma non appetibile per un pubblico più “smart”. La Mazda 6 è invece uno dei migliori esempi per smentire questo clichè perché, anche per merito del gradevole corso stilistico del Brand giapponese, l’auto si presenta sportiva e giovanile, pur mantenendo elevata anche l’eleganza. Sinuosa e muscolare, è filante e dissimula egregiamente le dimensioni abbondanti, dato che, oltre alla già citata lunghezza, è larga 1.84 metri, alta 1.45 e con un generoso passo di 2.83.
Il restyling del 2015 ha un impatto piuttosto contenuto sull’aspetto esterno della Mazda 6, che guadagna anteriormente dei profili cromati sopra i fari di profondità e, cosa più di sostanza che di immagine, dei fari a Led adattativi ALH (Advanced Led headlights), al posto degli Xenon presenti sulla precedente generazione. Nuova ed affinata anche la calandra, resa più accattivante dai listelli, che ora sono orizzontali e dritti, perdendo la curvatura concava.
Più marcata la cornice cromato che la delimita, così da regalare una maggior profondità ed uno sviluppo tridimensionale alla parte centrale del muso. Completano il lavoro di affinamento i gruppi fanali posteriori, più sottili ed affilati, oltre ai cerchi da 19”, ora di serie, in questo caso con una accattivante rifinitura brunita. Si crea così un gran bel contrasto con il colore della carrozzeria dell’esemplare da noi provato, che per noi rappresenta la miglior scelta per esaltare il Kodo Design.
Interno: Plancia nuova, sempre più eleganza
All’interno le novità sono invece più marcate e cambiano l’aspetto della vettura. La nuova plancia è infatti stata ridisegnata in occasione dell’ultimo aggiornamento della Mazda 6, facendosi riconoscere soprattutto per lo spostamento dello schermo dell’infotainment, che non è più integrato, ma collocato nella parte superiore, come fosse un piccolo tablet appoggiato ad un supporto.
Le differenze sono apprezzabili immediatamente, confrontando le foto che avevamo fatto nella prova della precedente versione (qui il link al nostro articolo). Il sistema multimediale Mazda Connect non si naviga tanto attraverso lo schermo touch da 7”, che in questa nuova collocazione è molto scomodo da raggiungere, ma piuttosto con l’MMI (Mazda Multimedia Interface), costituito da una rotella ed alcuni tasti sul tunnel centrale. Il sistema di navigazione Mazda Connect non è più sviluppato da Tom Tom, ma passa a Navteq.
Molto ricco l’allestimento Exceed, che prevede di serie tutto quello che abbiamo trovato sull’esemplare in prova, ad eccezione della Pelle White (optional da 2.150 euro ed include il tetto elettrico) che, va ammesso, cambia faccia alla vettura, facendole assumere un aspetto decisamente premium. Di serie è invece il sistema Head Up Display, denominato Active Driving Display (ADD), che proietta i dati su uno schermo a scomparsa posizionato dietro la palpebra del quadro strumenti, a ridosso del parabrezza. Indubbiamente le novità portano ad un abitacolo ancora più razionale e pulito, con la parte alta della plancia che si assottiglia elegantemente rispetto al passato, mentre il tasto di accensione e spegnimento si sposta vicino allo schermo, quindi a lato e non sotto la strumentazione. Troviamo poi più raffinato il nuovo aspetto dei comandi del climatizzatore ed anche la leva del cambio, che guadagna la cuffia in cuoio, che prende il posto della griglia precedentemente adottata. Sparisce la leva del freno a mano, ora ti tipo elettrico, in questo modo il portaoggetti è più capiente nella porzione anteriore, chiusa da una serrandina in plastica nera, mentre resta il vano sotto il bracciolo, all’interno del quale troviamo le classiche prese USB (sonoi 2) e 12 Volt. Tutta la zona del tunnel è maggiormente pulita e curata nelle linee.
Troviamo sulla Mazda 6 un ambiente decisamente accogliente da ogni punto di vista, premium sia per dotazione che per qualità dei materiali e design, con una abitabilità ottima. Chi siede dietro ha infatti molto spazio a disposizione, un ambiente molto luminoso grazie all’abbinata del cuoio bianco e del tetto in cristallo, oltre a potersi godere un impianto audio con ben 11 altoparlanti Bose.
Il bagagliaio ha uno sviluppo generoso in senso longitudinale, con un piano di carico più lungo che largo, oltre ad essere molto ben rifinito. Sono “carenate” le guide del portellone, cosa gradevole esteticamente, ma utile a non interferire con il carico di bagagli. La capacità è di 480 litri, che possono salire abbattendo gli schienali dei sedili posteriori, grazie ai comodi comandi presenti direttamente nel vano.
Comportamento su Strada:
Tecnologia al top, dotazione ricchissima e comfort elevato, stupisce per il piacere di guida
La dotazione della Mazda 6 è davvero molto ricca. In particolar modo il pacchetto i-Activsense Tecnology include, ad esempio, il DDA (Driver Attention Alert), che segnala la necessità di effettuare una pausa, il SCBS (Smart City Brake Alert) che evita il rischio di collisione frenando automaticamente, il BSM (Blind Spot Monitoring) per gli angoli ciechi, l’RCTA (Rear Cross Traffic Alert) che segnala la presenza di ostacoli in retromarcia, l’LKD che serve invece a mantenere la corsia, segnalando cambi involontari senza l’azionamento dell’indicatore di direzione. Sicurezza attiva e passiva al livello quindi della miglior concorrenza, completata anche dal Cruise Control adattivo (ACC) e dalla telecamera posteriore per il parcheggio. Una piccola pecca, per quest’ultima, è che la linea rossa è posizionata dove la vettura è ancora ben distante dall’ostacolo, con quasi mezzo metro di spazio restante.
Se solitamente il pacchetto tecnologico può sanare delle pecche in termini di guidabilità ed handling della vettura, la Mazda 6 lo unisce invece ad una base davvero ottima già di suo. Lo schema delle sospensioni prevede un McPherson anteriore e multilink al posteriore, con un assetto che è un compromesso azzeccato tra capacità di assorbire le asperità e reattività quando si guida sul misto. Il merito del gran piacere di guida deriva però anche da un’altra scelta fondamentale, quella di alleggerire la vettura in ogni modo, principalmente per perseguire una riduzione dei consumi e delle emissioni, ma che si ripercuote molto positivamente anche sul piacere di guida. Sono infatti solo 1.420 i Kg di peso totale, anche 200 in meno di alcune rivali dirette dello stesso segmento, che regalano un grande piacere nel guidato, dove lo sterzo è preciso e reattivo e la Mazda 6 sembra essere molto più compatta di quanto non sia realmente. Una gommatura sportiva, con cerchi da 19 pollici a calzare gomme 225/45, la aiuta in questo.
Motore e Prestazioni:
L’alternativa “Zoom-Zoom” al downsizing
Il motore è l’ormai noto diesel biturbo da 2.2 litri, la cui peculiarità è rappresentata dal rapporto di compressione di 14:1 (si tratta del valore più basso che si registri in un motore a gasolio). Disponibile in due step di potenza, 150 o 175 cavalli, può essere abbinato ad una trasmissione manuale o automatica, entrambe a 6 rapporti. Si tratta, ovviamente di un common-rail, con una turbina a doppio stadio. Lo Skyactiv D è capace di ben 420 Nm di coppia, che arrivano già a 2.000 giri, mentre la potenza massima è erogata a 4.500 con il 4 cilindri che allunga ben oltre, fino a quota 5.200 giri/minuto. Il risultato della scelta Mazda è un propulsore molto gradevole, con una erogazione piena e senza incertezze in basso ed un bel carattere a qualsiasi regime. Riesce ad essere conforme alle direttive Euro 6 senza complicazioni come il trattamento ulteriore dei gas di scarico. I 175 cavalli e la coppia abbondante portano a prestazioni di buon livello, con uno 0-100 percorso in 8.4 secondi ed una velocità massima di 216 Km/h. Se il motore ci ha saputo convincere fino in fondo, lo stesso non si può dire per il cambio automatico, non tra i più reattivi quando si sfruttano a fondo le doti del propulsore. Lo dimostra ad esempio il gap in prestazioni rispetto al cambio manuale, capace di mezzo secondo in meno in accelerazione, oltre che di 7 Km/h in più in allungo. Numeri a parte, a livello di utilizzo pratico risulta si fluido e morbido nelle cambiate, ma come detto, non è un fulmine nella guida più sportiva. Va invece segnalato che la Mazda 6 è dotata di un ulteriore sistema, importante e legato all’efficienza ed ai consumi, utile alla riduzione delle emissioni e denominato i-ELOOP. Si tratta di una gestione intelligente dell’alternatore, che viene utilizzato soprattutto per il recupero dell’energia in rilascio e frenata, convogliandola in un condensatore ed immagazzinandola, in modo da rispondere alla domanda di corrente a bordo con un impatto zero, o quasi. Molto buono il comfort in termini di silenziosità del motore, ottima anche ai bassi regimi, dove solitamente i quattro cilindri soffrono di più. I meriti vanno anche alla più abbondante presenza di materiale insonorizzazione, con il 25% di riduzione della rumorosità. Promosso a pieni voti anche lo Start & Stop, la cui azione è veloce in riaccensione e priva di fastidiose vibrazioni.
Consumi e Costi:
Ottimo rapporto qualità – prezzo, consumi solo discreti
A fine prova abbiamo rilevato un dato di circa 15 Km percorsi con un litro di gasolio, analogo valore che la Mazda 6 ha ottenuto in autostrada alla classica andatura di 130 Km/h. Il valore dichiarato in ciclo combinato è invece di 4.8 l/100 Km, che sale a 4.5 in caso si scelga la trasmissione manuale. Con 127 grammi di CO2 ogni Km percorso la vettura si conferma molto efficiente, anche per il CX particolarmente contenuto (è tra 0.26 e 0.28 il valore dichiarato a seconda delle versioni). A dirla tutta però la miglior concorrenza riesce a fare qualcosina meglio, forse però rinunciando al piacere di guida che è in grado di regalare questo 4 cilindri leggermente fuori quota rispetto ai classici 2 litri. Passando al prezzo, la Mazda 6 ha un listino identico per berlina e wagon, con prezzo d’attacco di 28.950 per la 2.2 Skyactiv-D 150 cv MT Essence. Per chi scelga le motorizzazioni a benzina sono disponibili un 2 litri da 165 cavalli o un 2.5 da 192, a partire da 30.500 euro fino ai 35.500 della più potente in allestimento Exceed. In mezzo ai due già citati, troviamo altri due allestimenti, Evolve e Business. L’esemplare da noi provato parte da un listino di 37.000 euro, con cambio AT (35.000 con il manuale 6 marce), a cui vanno aggiunti 2.150 euro per la pelle bianca, quindi è di 39.150 il prezzo finale della Mazda 6 così configurata. Da segnalare che la trazione integrale è abbinabile alla sola Wagon. Casualmente sono sempre 2.150 gli euro aggiuntivi per passare dalle 2 alle 4WD, con la Mazda 6 Wagon 2.2 Skyactiv-D 175 cv 6AT AWD Exceed in cima alla gamma con i suoi 41.000 euro. La garanzia va oltre i minimi di legge con 3 anni o 100 mila Km.
Pro e Contro
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Design, qualità, dotazione, rapporto qualità prezzo, piacere di guida. | Consumi non estremamente contenuti, cambio automatico. |
Mazda 6 berlina 2.2 Skyactiv-D 175 cv AT Exceed: la Pagella di Motorionline
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