Mazda CX-60 Plug-in Hybrid 2023 | Com’è & Come Va
Lussuosa e imponente, ma i consumi sorprendono
Anche per la casa di Hiroshima è arrivato il momento di seguire la via della spina. La Mazda CX-60 è la prima della gamma ad avere in dotazione la motorizzazione ibrida plug-in. Un momento davvero importante per la storia e per il futuro del marchio, ma come si presenta questo importante SUV di segmento D sul mercato?
Com’è fuori?
La Mazda CX-60 è un SUV dalle dimensioni importanti. La sua lunghezza è di 474 cm, la larghezza arriva a 189 cm, l’altezza a 168 cm e, infine, il passo è di 287 m. Caratteristiche davvero impegnative, che rendono questo mastodonte praticamente un’ammiraglia all’interno dell’offerta della casa. Grazie alla filosofia del Kodo Design, però, è anche una vettura che si distingue sotto molti aspetti dalla concorrenza, con uno stile ricercato e al tempo stesso moderno.
Le sue proporzioni, al di là di tutto, ci consegnano una vettura muscolosa e dalla presenza notevole. La casa giapponese, però, ha anche posto l’abitacolo in posizione nettamente arretrata, in modo da allungare il cofano e fare in modo che il suo look fosse più dinamico e filante. L’obiettivo è ovviamente quello di evitare l’effetto “transatlantico”, che spesso affligge questo segmento di mercato. L’effetto, secondo noi, è decisamente riuscito, soprattutto se mettiamo a confronto la CX-60 con altri SUV della medesima categoria. Il dinamismo viene ulteriormente accentuato dai gruppi ottici a sviluppo orizzontale, che hanno anche l’effetto di alleggerire la griglia, decisamente abbondante. Anche i passaruota risultano molto muscolosi e marcati, da completare con una scelta di cerchi in lega previsti in misure dai 18 ai 20 pollici. Il posteriore presenta una forma più arrotondata rispetto al resto della vettura, ma ugualmente si caratterizza per dei gruppi ottici molto moderni e per un quadruplo terminale di scarico.
Com’è dentro?
L’allestimento che abbiamo avuto in prova è il Takumi, che è il top di gamma per quanto riguarda materiali e optional inclusi di serie. Già appena seduti non si può non far cadere l’occhio sui vari pannelli decorativi. L’intera zona abitativa è stata infatti creata seguendo lo stile e il gusto nipponico, secondo una filosofia estetica che prende il nome di Hacho. Abbiamo quindi tessuti di alto pregio e pelle, ma anche inserti inaspettati in legno d’acero, che creano un ambiente chiaro e luminoso, decisamente inaspettato. Un’ulteriore mano la dà il tetto apribile in vetro, esclusiva degli allestimenti di media e alta gamma. Da notare anche le particolari cuciture, che lasciano come uno spazio tra i vari inserti di tessuto, sposando una tradizione sempre giapponese chiamata Kakenui. In generale lo spazio non manca e i sedili sono davvero molto comodi. Da notare non solo che è possibile memorizzare la propria posizione di seduta preferita, associandola ad un profilo nel sistema di infotainment, ma che l’attivazione proprio di questo profilo può avvenire tramite il riconoscimento biometrico del volto del guidatore. Parlando proprio del sistema di infotainment, questo è composto da un grande pannello centrale rettangolare da 12,3 pollici. La stessa misura è prevista anche per il quadro strumenti, completamente digitale e personalizzabile. Ovviamente sono supportati sia Apple CarPlay che Android Auto, per quanto il software integrato ci abbia positivamente colpito per completezza e reattività. Ad un primo impatto può sembrare che lo schermo sia un po’ lontano per poterlo usare in modalità touchscreen. Si tratta, però, di una precisa scelta di sicurezza, in quanto il pannello è leggermente lontano in modo da incentivare alla guida l’utilizzo della ghiera sul tunnel centrale, riducendo così le distrazioni.
Com’è l’abitabilità?
Ovviamente le grandi dimensioni della Mazda CX-60 le consentono di avere molto spazio a disposizione anche per i passeggeri posteriori, sia a livello delle ginocchia che per la testa, anche se come al solito il tetto apribile abbassa un po’ il livello. Lo spazio non manca anche per un eventuale passeggero centrale, che non ha nemmeno il tunnel centrale a dare fastidio.
Com’è il bagagliaio?
Il bagagliaio è piuttosto ampio e ci si accede tramite il portellone elettroattuato. La sua capienza è di 477 litri, che possono essere ulteriormente aumentati fino ad un apice di ben 1.726 litri. L’altezza della soglia di carico si assesta sui 76 cm circa, mentre all’interno del vano troviamo anche una presa di corrente che sul modello plug-in può essere da 1.500 Watt a corrente alternata.
Come va?
Ovviamente il protagonista assoluto della Mazda CX-60 è il motore: si tratta dell’e-Skyactiv G. La parte termica è composta da un 2.500 quattro cilindri con una potenza massima di 192 CV e una coppia da 250 Nm. A questo si deve aggiungere il motore elettrico, che presenta una potenza da 100 kW ed è associato ad una batteria agli ioni di litio da 355 Volt e 17,8 kWh, ricaricabile con una colonnina da 7,2 kW nel giro di poco più di un paio d’ore. Il sistema nel suo complesso arriva ad una potenza massima di 328 CV, mentre la coppia si assesta sui 500 Nm, disponibile a partire da un regime di 4.000 giri al minuto.
Prima di parlare delle sensazioni di guida, parleremmo dei consumi, ovvero il principale motivo per cui si sceglie di acquistare un’auto ibrida plug-in. La batteria è omologata per fornire fino a 60 km di autonomia massima, anche se nel corso della nostra prova diremmo che il traguardo più ottimista è appena sotto i 50 km. Detto questo, però, la vera utilità del sistema plug-in è durante la marcia per abbattere i consumi. Il dichiarato della casa non fotografa bene l’utilizzo quotidiano, in quanto calcola un 1,5 litri/100 km, che però è possibile solo sfruttando completamente la batteria carica al 100%. Marciando senza aiuto da parte dell’elettrico, il computer di bordo è oscillato tra i 6,9 e i 7,7 litri/100 km, quindi pensiamo di poter dire che abituandosi a ricaricare spesso la batteria (se si acquista una plug-in, allora si deve avere la possibilità di installare una wallbox, altrimenti si è semplicemente scelta la motorizzazione sbagliata) si possono ottenere risultati vicini ai 6 litri/100 km, pari a 16-17 km al litro. Niente male se pensate che stiamo parlando di un bestione da 2 tonnellate.
Le sue dimensioni e il suo peso un po’ si sentono al volante, ma nonostante questo la CX-60 si guida piuttosto bene. Anche in modalità Comfort, le oscillazioni sono ridotte al minimo e le sospensioni attutiscono le asperità del manto stradale senza tentennamenti. L’esperienza di guida è oggettivamente premium, specialmente con questo allestimento, quindi il comfort è una delle principali caratteristiche che abbiamo apprezzato. Silenziosità massima, grazie anche all’aiuto del motore elettrico, e volendo un po’ di sprint grazie alla modalità di guida Sport. È presente anche una modalità off-road per poter sfruttare la trazione integrale permanente, anche se non molti useranno una CX-60 per fare davvero del fuoristrada. In caso di bisogno o magari di neve e fango, però, può tornare davvero utile. Promosso il cambio automatico a otto marce: fluido e puntuale nelle cambiate. Buona la dotazione di ADAS, ovviamente sul livello 2 di guida semi-autonomia con gli immancabili cruise control adattivo, frenata di emergenza, controllo attivo della corsia e controllo angolo cieco. Viste le dimensioni dell’auto, è utilissimo il sistema di videocamere sia frontali, che posteriori, che a 360°
Quanto costa?
La Mazda CX-60 è disponibile ad un prezzo di listino che parte da 53.120 €. Il modello in prova, però, è dotato prima di tutto dell’allestimento top di gamma Takumi, che parte da 60.770 €, e della motorizzazione ibrida plug-in benzina, con la quale si arriva a 61.035 €.
Conclusioni
La Mazda CX.60 Plug-in Hybrid è quindi un’auto impegnativa, ma è degna del segmento premium. Ricchissima e completa. Non ha certo le dimensioni per portarla senza pensieri in città, ma tra sensori e videocamere questo non rappresenta certo un problema. Il motore, poi, se ben gestito potrà effettivamente dare dei buoni risultati in termini di consumi.
Pro e Contro
Ci Piace | Non Ci Piace |
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Consumi ottimi. Allestimento di gran classe. Piacevole da guidare nonostante le dimensioni. | Come tutte le plug-in, occorre avere la possibilità di ricaricare spesso. Allestimento chiaro soggetto a usura. |
Mazda CX-60 Plug-In Hybrid 2023: scheda tecnica
Dimensioni: lunghezza 474 cm; larghezza 189 cm; altezza 168 cm; passo 287 cm
Motori: 2.500 quattro cilindri benzina ibrido plug-in da 328 CV
Trazione: integrale
Cambio: automatico a 8 rapporti
Accelerazione: da 0 a 100 km/h in 5,8’’
Velocità massima: 200 km/h
Allestimenti: Prime Line, Exclusive Line, Homura, Takumi
Bagagliaio: da 477 a 1.726 litri
Consumi dichiarati: 1,5 litri/100 km
Autonomia elettrica: 60 km
Prezzo: Da 53.120 €
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