Mercato auto, a gennaio a sorpresa guidano i noleggi
Tra i grandi marchi si impone FCA
Mercato auto – Il 2015 è iniziato bene per il mercato dell’auto con 131.385 vetture immatricolate, il 10,9% in più rispetto all’anno scorso. Ad impennare sono state, però, le immatricolazioni delle auto destinate al noleggio.
A gennaio c’è stato un debole segno positivo (+2%), e per ripartire, secondo il Presidente dell’UNRAE, Massimo Nordio, non servono incentivi, ma interventi di detraibilità e deducibilità per tutta l’economia italiana. Tra i marchi in crescita c’è Jeep con un incremento di ben 388 punti percentuale, che ha superato le 2.000 unità immatricolate. Perdita a due cifre, invece, per Lancia/Chrysler (-11,28%), Citroen (-16,32%), DS (-11,13%), MINI (-11,28%), Jaguar (-62,24%) e Chevrolet (-97,41%), che sta per uscire dal mercato italiano ed europeo.
Il noleggio vede un’importante crescita del 54,2% con circa 10.000 vetture immatricolate in più rispetto al gennaio 2014. La quota dei privati è, invece, scesa al 62,5%, rispetto al 68% dello scorso anno. Il Nord Est, a livello regionale, è quello che è cresciuto maggiormente in volumi, con un buon 30%, raggiungendo il primo posto come area dal maggior numero di vetture immatricolate (32,7%). Buono, anche, l’andamento di tutte le alimentazioni, con crescite a doppia cifra per GPL, ibride ed elettriche. A gennaio, con 351.869 trasferimenti di proprietà di autovetture (al lordo delle minivolture), il mercato dell’usato è calato del 2,3% rispetto alle 360.050 unità trasferite nello stesso periodo del 2014.
Entrando nel dettaglio a gennaio FCA ha immatricolato in Italia 37.346 auto contro le 33.540 dell’anno scorso. 27.134 unità solo per il marchio Fiat, che ha visto anche il grande balzo in avanti di Jeep che, con la Renegade e la nuova Cherokee, continua la sua corsa (+388,34%). Il marchio Lancia/Chrysler, invece, soffre sempre e, senza novità, ha perso l’11,28%. Di due cifre è stata anche la perdita di Citroen (-16,32%), DS (-11,13%), MINI (-11,28%), Jaguar (-62,24%) e Chevrolet, che con il suo -97,41% ha portato GM a perdere il 7,65% (il +28,61% di Opel non è bastato a colmare la perdita del brand americano che si appresta ad uscire dal mercato).
Seguici qui