Mercato auto ancora giù: a settembre -2,9%
Si tratta della 40esima contrazione mensile consecutiva dall'inizio della crisi
Ennesimo mese col segno meno per il settore automobilistico italiano, si tratta della quarantesima rilevazione mensile consecutiva dall’inizio della crisi con la quale si registra un calo del mercato. I dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti parlano chiaro: nel mese di settembre sono state vendute 106.363 vetture nuove contro le 109.543 dello stesso mese dello scorso anno, con un flessione dunque del 2,9%. Senza dimenticare che il mese di settembre 2012 a sua volta chiuse con una riduzione di oltre il 25% rispetto al settembre 2011.
Considerando le immatricolazioni dei primi nove mesi dell’anno il calo del mercato automobilistico è dell’8,3% rispetto al periodo gennaio-settembre dello scorso anno. Andando a guardare i dati UNRAE il calo complessivo del mercato automobilistico dei primi nove mesi del 2013 ricalca quello degli acquisti dei privati (-7,9%) e quello delle immatricolazioni delle aziende (-8,7%), mentre i noleggi sono scesi del 9,4%.
Relativamente al tipo di alimentazione delle vetture, si arresta la flessione del diesel mentre prosegue la contrazione delle auto a benzina, così come cala anche il GPL. In crescita invece la quota del metano sul totale, così come sono in forte incremento le vetture ibride ed elettriche con oltre il +245% rispetto a settembre 2012 e +63% nel cumulato dei periodo gennaio-settembre. Per quel che riguarda i trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture i dati UNRAE evidenziano una crescita del 6,5% nel mese di settembre, mentre sui primi nove mesi dell’anno l’incremento è dell’1%.
Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE, ha commentato i dati di settembre così: “La situazione del settore è ormai ben delineata il mercato è tecnicamente bloccato dal fatto che è sempre più oneroso godere della mobilità individuale, inoltre il settore industriale vive un profondo stato di crisi con importanti riflessi occupazionali. L’UNRAE conferma il bisogno che lo Stato continui a lavorare sulla riduzione degli oneri sugli automobilisti ed auspica che la prossima Legge di Stabilità recepisca il piano di sostegno alle famiglie con il programma di deducibilità/detraibilità dei costi di acquisto e manutenzione delle vetture. Intanto, l’aumento di un punto di IVA inciderà con un incremento medio del prezzo delle vetture di circa 150 €”.
Poi lo stesso Nordio ha conluso: “E’ chiaro che una nuova instabilità politica non potrà che avere effetti di rallentamento sulle possibilità di invertire il trend di mercato considerato che, come affermato oggi da Confindustria, ciò comporterebbe una perdita di altri due decimi di punto di Pil per il 2013 e un prolungamento della fase recessiva anche al 2014“.
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