Mercato auto Italia: altra discesa a marzo, -9,6%
C'è grande preoccupazione anche per il futuro
Il mercato auto in Italia vede un’altra discesa importante nel mese di marzo: 193.662 immatricolazioni contro le 214.250 dello stesso mese del 2018, per una flessione del 9,6%. In generale, il primo trimestre del 2019 ha visto un calo del 6,5% e c’è preoccupazione anche per i prossimi mesi: “Lo scenario non può che peggiorare”, le parole del presidente UNRAE Michele Crisci.
Mercato auto Italia: continuano a calare i diesel
In questa discesa generale, continua a crollare in maniera importante il diesel, che ha perso un quarto dei volumi nel corso del mese di marzo. Il totale dall’inizio dell’anno è un -26,1%, mentre crescono un po’ le immatricolazioni delle vetture benzina (+10%), ma non sufficienti per contrastare il calo globale.
Leggero incremento per Gpl (+2,7%), mentre sono le vetture ibride ad avere una crescita importante (35,1%), seppur in una quota di mercato ancora piuttosto ridotta (5,3%).
Crescono solo i crossover a marzo in Italia
Parlando dei vari segmenti, tutti registrano una discesa nel mese di marzo, in particolare nei segmenti C, D e alto di gamma, ma anche le citycar e le medie perdono, seppur in maniera contenuta.
In flessione a doppia cifra tutte le carrozzerie in cui è scomposto il mercato, fatta eccezione per i crossover, che crescono del 17,5% in marzo, portandosi al 33,2% di quota di mercato e per le multispazio, in calo più contenuto rispetto al mercato.
La Fiat Panda sempre la vettura più venduta a marzo 2019
La Fiat Panda resta la vettura più venduta sul mercato italiano. Il mese di marzo ha visto 13.834 immatricolazioni dell’auto del gruppo FCA, seguita da Lancia Ypsilon (6.080) e Renault Clio (4.804).
L’avvio del bonus/malus non aiuta il mercato italiano
Il mese di marzo ha dato il via ad Ecobonus ed Ecotassa, ma gli effetti non si sono visti sul mercato, visto che le immatricolazioni sono legate a vetture ordinate prima del 1° marzo e quindi ancora esenti dal bonus/malus. Infatti, tra le fasce penalizzate dall’Ecotassa, cioè con emissioni da 161 a 176 g/km di CO2, si è registrato un incremento di immatricolazioni del 119%.
“La mancanza del Decreto attuativo e la predisposizione della piattaforma, necessari alla richiesta dell’Ecobonus – commenta Michele Crisci – stanno disorientando i consumatori e penalizzando l’operatività delle aziende. Un calo preoccupante, ma ampiamente previsto e prospettato nei dettagli al Governo ancora a dicembre nel corso della riunione sul bonus/malus presso il Ministero dello Sviluppo Economico. A questo punto diventa pleonastico ribadire l’urgente necessità di un Tavolo su cui discutere di una visione strategica della mobilità in Italia”.
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