Mercato auto Italia: immatricolazioni a +3,8% a giugno, finalmente si respira
Il primo semestre del 2014 si chiude invece con un +3,3%
Ancora troppo presto per parlare di un vero e proprio cambiamento. Anche perché il confronto di questo mese di giugno appena trascorso per il mercato dell’auto è in realtà da fare con uno dei momenti peggiori in assoluto della storia recente della filiera. In altre parole, troppo facile vincere quando l’avversario è di categoria totalmente inferiore. Detto questo, però, almeno vedere un segno “più” è un bel cambiamento, soprattutto se si considera che non è il primo dell’anno. Si possono sottolineare tutti i dubbi del caso, come ad esempio il fatto che non tutte queste immatricolazioni derivano dal mercato dei privati e simili. Cerchiamo, però, di prendere le buone notizie da ovunque esse arrivano.
Andiamo quindi a parlare di “fredde” cifre: il mercato delle immatricolazioni in Italia è aumentato del 3,8% nel mese di giugno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In totale si parla di 127.489 immatricolazioni. È anche il momento di parlare del semestre, che vede un aumento generale del 3,3% con 756.818 immatricolazioni. Come però viene sottolineato dalla stessa UNRAE, il settore dei privati soffre ancora, dato che dal numero riservato a loro sono venute a mancare ben 6.635 immatricolazioni. Insomma, c’è da farsi una risatina di sollievo, ma guai a pensare che la situazione si sia finalmente sbloccata. Altro ci vorrà per quello.
Aumentano anche i noleggi, che si alzano addirittura del 13,8% a giugno, con un semestre che arriva a +19,3%. Bene anche le flotte aziendali, che hanno registrato negli stessi periodi rispettivamente un aumento dei volumi dell’8,1% e del 2,9%. Stabile invece il mercato dell’usato, che cresce solamente dello 0,3% a fronte di un primo semestre in diminuzione dell’1,4%.
Andando a vedere i marchi, il Gruppo Fiat ha guadagnato in giugno il 3,05%, ma nei sei mesi ha lasciato sul campo lo 0,35%. I marchi più virtuosi sono stati Maserati (in crescita forsennata del 460%), Jeep (+42,89%) e Fiat (+4,72%). In difficoltà sono invece Alfa Romeo e Ferrari, che lasciano sul campo rispettivamente il 14,40% e il 22,73%. Per quanto riguarda i produttori stranieri, guadagnano praticamente tutti tranne GM (-17,48%) e il Gruppo Daimler (-10,85%).
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