Mercato auto Italia, la crescita prosegue: a settembre +8,1%
Ma cresce anche la quota delle km zero che arriva al 15,4% nell'anno
Anche nel mese di settembre il mercato automobilistico italiano continua a crescere. Rispetto allo stesso mese dell’anno scorso settembre 2017 si è chiuso con un +8,1 %, con 166.956 nuove immatricolazioni, come riportato dai dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Il presidente di Federauto, l’associazione che rappresenta i concessionari di tutti i brand commercializzati in Italia, Filippo Pavan Bernacchi commenta: “Il mercato auto 2017 si avvia a sfiorare i 2 milioni di auto grazie soprattutto all’iniezione costante di km zero che peserà circa il 15% del totale, ovvero oltre 330.000 vetture. Il che equivale a 136.000 pezzi in più del 2016, tra km zero e demo. Mentre il canale privati flette del -4%c, questi i dati reali per chi volesse fare un ragionamento corretto e asettico”
Secondo quanto stimato da Dataforce ben il 48% delle targhe di settembre è stato immatricolato negli ultimi tre giorni, con gran parte di queste che sono “km zero“. Si tratta di una tendenza che continua a crescere con le “km zero” e le “demo” che da gennaio a settembre 2017 sono arrivate a quota 252.000 unità, pari al 15,4% dell’intero mercato e che ci proietta verso fino anno a 335.000 unità tra “demo” e “km zero”, con un 2017 che quasi certamente si chiuderà con un livello record, ben superiore al 10,9% di quota sul totale del 2016.
Sulla questione Pavan Bernacchi aggiunge: “Noi non siamo mai stati contro le km zero che, circa dal 2000 ad oggi, si sono rivelate un vero e proprio canale di vendita. Siamo però preoccupati perché in questa misura potrebbero diventare una patologia, ammesso e non concesso non lo siano già. Che qualcosa non vada nel verso giusto lo rileva anche la flessione del canale privati (-4%), che già nei mesi scorsi aveva mostrato segnali di sofferenza. Crescono invece le partite iva (+25,4%), tra le quali si trovano le km zero, e i noleggi (+27,4%)“.
Lo stesso presidente di Federauto conclude: “Ritengo che chi si soffermi a leggere solo l’aumento del mercato in toni trionfalistici non stia svolgendo il proprio compito nella sua interezza. Certamente è un momento buono, però bisogna saper evidenziare anche le cose che non vanno. E nei numeri del 2017 ci sono diverse ombre“.
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