Sergio Marchionne: Magneti Marelli si separerà da FCA nel 2018

Lo spin off si rende necessario per creare valore

Sergio Marchionne punta nel 2018 a scorporare Magneti Marelli da FCA con l'intento di dare un peso maggiore a quest'ultima in sede di trattativa con eventuali partner futuri.
Sergio Marchionne: Magneti Marelli si separerà da FCA nel 2018

L’amministratore delegato di FCA, Sergio Marchionne, guarda sempre più avanti. A Rovereto, nel corso della celebrazione per il ricevimento della laurea “honoris causa” in ingegneria meccatronica da parte dell’Università di Trento, il numero uno di FCA ha accennato a quella che sarà la strategia futura del gruppo FCA riguardo Magneti Marelli, polo tecnologico che si occupa della componentistica della stessa FCA.

Quanto affermato da Marchionne non lascia adito a dubbi o fraintendimenti: Lo spin-off di Magneti Marelli lo porteremo avanti il prossimo anno. La Magneti Marelli ha un grandissimo ruolo da giocare. Dobbiamo discutere col consiglio. Abbiamo avuto la settimana scorsa un primo dibattito. Farà parte del piano che lanceremo l’anno prossimo.”

Dunque nel 2018 il Gruppo FCA si separerà da Magneti Marelli. Il perchè è presto detto e viene espresso dallo stesso Marchionne: Ci sono delle attività che non appartengono a un produttore di auto, per esempio la componentistica. Il gruppo deve essere purificato da queste realtà. Spero che possa succedere prima della fine del 2018. La cosa importante è confermare l’intenzione, poi la tempistica arriverà al momento giusto.”

Ma cosa intende precisamente Marchionne quando usa il termine “purificato“? In pratica l’operazione dello spin off punterebbe ad accelerare il piano economico condiviso da Marchionne e John Elkann che avrebbe come obiettivo finale l’azzeramento dell’indebitamento di FCA. In tal contesto lo scorporo dell’azienda di componentistica controllata al 100% da FCA potrebbe essere l’elemento in grado di aumentare il valore di ogni singola azienda del Gruppo.

D’altronde Marchionne non è nuovo a queste operazioni: Ferrari, ad esempio, al momento dello spin-off da FCA valeva 10 miliardi di euro, oggi, come detto, è a quota 18 miliardi. Dunque su questa falsariga, FCA andrebbe prima “ripulita” per poi godere di un valore ed un peso maggiore in sede di trattativa con eventuali partner futuri. Ed è per questo che Marchionne in tempi non sospetti aveva già affermato: “Il portafoglio va depurato perché FCA diventi un costruttore adeguato. Dobbiamo creare maggior valore per gli azionisti.”

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