Mercato auto Italia, Pietrantonio (UNRAE): “Servono incentivi stabili e pianificati”
Pietrantonio: "Dal 2019 perse 263.000 auto, un dato che dovrebbe allarme tutti"

Prosegue la crisi del mercato automobilistico italiano con i dati del mese di luglio che confermano le difficoltà del settore con una flessione del 5,1% rispetto allo stesso mese del 2024. Dati che preoccupano come sottolinea Roberto Pietrantonio, presidente dell’UNRAE, l’associazione della Case auto estere operative in Italia, che dalle pagine di #ForumAutomotive, ribadisce la necessità di incentivi stabili e programmati per invertire la rotta.
Dato allarmante e Italia sempre meno attrattiva
“Il mercato italiano dell’auto – afferma Pietrantonio – continua a mostrare segnali di sofferenza evidenti. A luglio registriamo un’ulteriore contrazione che porta il calo da inizio anno al -3,8% rispetto al 2024 e al -21,3% rispetto al 2019: si tratta di 263.000 auto perse in confronto al periodo pre-pandemico, un dato che dovrebbe allarmare tutti”.
Il presidente dell’UNRAE rimarca poi il ritardo della transizione elettrica in Italia e le sue possibili conseguenze: “Nel contesto dell’Unione Europea – spiega Pietrantonio – dove l’Italia nel 2024 è quintultima per penetrazione delle auto elettriche, il rischio concreto è che il nostro Paese diventi sempre meno attrattivo per investimenti e offerta”.
“Ci vogliono incentivi stabili, semplici e pianificati”
Alla luce di tutto ciò, per Pietrantonio la strada da intraprendere è quella di definire un piano incentivi strutturato per spingere la domanda: “È il momento di agire: occorrono incentivi stabili, semplici e pianificati, che orientino i consumatori e restituiscano fiducia nel cambiamento, così come è urgente una riforma fiscale per le auto aziendali, leva essenziale per favorire una transizione reale. Senza queste misure, non solo il mercato resterà debole, ma saranno i cittadini e il sistema-Paese a pagarne il prezzo”.
Seguici qui