Vendite auto: nel 2021 Italia fuori dalla top ten dei mercati mondiali
La Cina si conferma il primo mercato per dimensioni
Il 2021 è stato un anno complicato per il mercato mondiale dell’auto, colpito dagli effetti della pandemia, dalla crisi dei chip e della spinta dell’elettrificazione, tre fenomeni che hanno condizionato le vendite a diverse latitudini.
Il numero di veicoli complessivi venduti nel mondo nel 2021, che include autovetture, furgoni e veicoli commerciali leggeri, è stato di circa 82,1 milioni di unità, con una crescita del 5% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, in una situazione tutt’altro che omogenea tra i diversi Paesi, i livelli pre-pandemia rimangono lontano: -8% di vendite sul 2019, quando i veicoli immatricolati erano stati 89,6 milioni.
La Cina non conosce crisi
Nel 2021 la Cina si conferma il più grande mercato al mondo con 26,3 milioni di veicoli: +4% sul 2020 e +6% sul 2019. Grazie anche alla maggiore accessibilità economica alle auto elettriche garantita dall’intervento del governo, il mercato automobilistico cinese non ha subito la crisi allo stesso modo dei Paesi occidentali.
Stati Uniti in ripresa, ma le EV non sfondano
Diverso il discorso per gli Stati Uniti che con i 15 milioni di veicoli venduti nel 2021, comunque in leggera ripresa (+4%) rispetto all’anno precedente, rimangono lontani dai 17 milioni di unità immatricolate nel 2019. Altra particolarità del mercato USA è la marginalità della quota rappresentata dai veicoli elettrici: nel 2021 solo il 3% delle vendite totali, contro il 10% dell’Europa e l’11% della Cina.
In Europa la crescita delle elettriche non è stata però sufficiente a compensare gli effetti negativi della crisi. Nel Vecchio Continente spicca il crollo delle immatricolazioni dei veicoli leggeri (-25% in due anni, tra il 2019 e il 2021, pari a oltre 4 milioni di unità). Partendo da dimensioni simili nell’era pre-pandemia, negli ultimi due anni il mercato europeo ha visto quasi triplicarsi il gap nei confronti di quello statunitense: da 1,15 milioni di unità nel 2019 a 3,2 milioni nel 2021.
Italia fuori dalla top 10
Guardando più da vicino il mercato di casa nostra, scopriamo che le difficoltà dell’ultimo anno hanno spinto l’Italia, storicamente tra i primi dieci mercati automobilistici del mondo, fuori dalla top ten. Il nostro Paese è scivolato al dodicesimo posto, superato dalla Russia e davanti al Messico. Nel 2019, con 2,1 milioni di immatricolazioni, l’Italia occupava il nono posto, dietro al Brasile e davanti al Canada.
Non va molto meglio nemmeno agli altri principali Paesi europei, con Germania, Francia, Spegna e Regno Unito che hanno dovuto fare i conti con flessioni tra il 22 e il 31% nel raffronto tra il 2019 e il 2021, questo nonostante l’incremento delle vendite dei veicoli elettrici, spinte dagli incentivi messi in campo dai diversi governi.
Crescono Corea del Sud, Cile e Turchia
Tra chi invece vede crescere il proprio mercato automobilistico spiccano le performance di tre Paesi: Corea del Sud, Cile e Turchia. La Corea del Sud è passata dal dodicesimo posto del 2019 al nono nel 2021 nella classifica dei mercati automobilistici più grandi. Il Cile, grazie a un mercato fatto totalmente d’importazioni, è cresciuto fino a diventare il secondo principale mercato in Sud America, superando l’Argentina. Notevole balzo in avanti anche per la Turchia che, superando diversi Paesi tra cui la Polonia, il Belgio, l’Arabia Saudita, i Paesi Bassi, il Sudafrica e la Thailandia, è salita dalla 25° posizione nel 2019 alla 18° dello scorso anno.
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