Michelin festeggia i 50 anni dello stabilimento di Cuneo

Paggiarin: «È ancora possibile fare impresa in Italia»

Michelin Cuneo - Michelin ha festeggiato i suoi 50 anni di presenza nella provincia di Cuneo, dove si trova il più grande stabilimento del marchio per l'Europa Occidentale. Un'occasione per parlare anche del mercato del lavoro, argomento particolarmente delicato nel nostro Paese in questo periodo

Un’industria straniera che ha fatto dell’Italia un punto chiave della sua produzione. In questi momenti di crisi, fa piacere non poco vedere questo genere di iniziative. Michelin ha così ufficialmente festeggiato nel weekend i 50 anni del suo stabilimento di Cuneo, fondato nel 1963 e che grazie al Piano Industriale inaugurato dalla filiale italiana nel 2008 è divenuto il più grande polo produttivo della casa transalpina dell’Europa Occidentale, persino maggiore di quello di Clermont-Ferrand, sede principale dell’azienda (al seguente link potete trovare il nostro servizio speciale sullo stabilimento francese).

Si tratta di una realtà aziendale particolarmente importante, che presenta quattro sedi operative e una commerciale sul nostro suolo. Da Milano si passa a Torino, dove oltre alla sede legale si trova lo stabilimento dei semifiniti, con particolare attenzione su tessuto metallico e tessile. A Fossano, invece, vengono prodotti i cerchietti e i fili metallici, particolarmente importanti per la costruzione del prodotto finale. Ad Alessandria è presente il più grande stabilimento italiano per la produzione di pneumatici autocarro (1.350.000 pneumatici nuovi all’anno e 150.000 ricostruiti), mentre a Cuneo, dove si trova la fabbrica protagonista dei festeggiamenti, troviamo una realtà che occupa 2.023 dipendenti (su un totale di 4.504 in Italia) e produce 14 milioni di pneumatici nuovi all’anno.

La casa francese si è dimostrata particolarmente fiera della sua presenza in Italia, ma naturalmente la situazione economica del nostro Paese, soprattutto per quanto riguarda il mercato del lavoro, non poteva non portare ad alcune domande riguardo la scelta di investire così tanto in questa zona (si parla di 200 milioni di euro dal 2009). «Per quanto ci riguarda, riteniamo che aumentare la nostra competitività sia l’unico tipo di aiuto nel quale possiamo sperare per uscire dall’attuale situazione economica – è stato il commento di Giorgio Paggiarin, direttore commerciale di Michelin Italia – Ci troviamo in Italia dal 1901, per cui significa che l’azienda crede nel Paese e ci vuole rimanere fino a che ci riuscirà ottenendo risultati e crescita costante. Tutto si basa sulla capacità di ottenere dei risultati e noi ci stiamo riuscendo. Crediamo che sia ancora possibile fare impresa in Italia. […] È chiaro che il livello di tassazione non è quello che desidereremmo avere, ma siamo ancora in grado di sostenerlo

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