Pneumatici estivi, invernali e All Season: come riconoscerli e quando cambiarli

Caratteristiche tecniche e costi

Il prossimo 15 novembre sarà di nuovo il momento di cambiare i nostri pneumatici, passando da quelli estivi a quelli invernali. Siete sicuri di saperli riconoscere e, soprattutto, decidere tra il doppio treno o i soli pneumatici all season?

Dal 15 novembre prossimo sarà nuovamente obbligatorio montare sulle nostre auto le gomme invernali o, quanto meno, avere a bordo le classiche catene da neve. Questa regola, però, non è costante lungo tutto il nostro Paese. In alcune zone, come ad esempio Milano dove nevica relativamente poco, l’attrezzatura da neve è solo consigliata. Questo essenzialmente perché non in tutte le zone della medesima regione si registrano certe temperature. Verrebbe facile pensare che in Sicilia non ci sia bisogno delle gomme invernali, ma basta fare una gita a gennaio sull’Etna per capire quanto ci si sia sbagliati. Per evitare equivoci è sempre meglio consultare le direttive del proprio comune o di quello di destinazione. Per levarci qualsiasi dubbio, però, occorre anche saper riconoscere una gomma invernale da una estiva e, non meno importante, una nuova da una usurata.

Come riconoscere una gomma invernale?

Partiamo parlando delle gomme invernali, ovvero quelle che molti dei nostri lettori dovranno utilizzare nel giro di poche settimane. Esistono due sistemi, uno attraverso i simboli stampati sulla spalla dello pneumatico e il secondo osservando attentamente il battistrada. Useremo come esempio l’ultima generazione del Michelin Alpin 6, che vedete nella foto. Partiamo prima di tutto dai simboli: sulla spalla dello pneumatico, insieme alla misura, vengono riportati due simboli importanti: il cosiddetto 3PMSF e le lettere M+S. Il primo simbolo rappresenta la stilizzazione di una catena montuosa con tre cime, insieme ad un fiocco di neve (dall’inglese 3 Pikes Mountain Snow Flake). Questo indica che il pneumatico ha superato un test che prevede delle soglie di performance minime sulla neve e sul ghiaccio, quindi adatto a condizioni invernali severe. Le lettere M+S hanno un significato simile, unendo anche Mud (fango) a Snow (neve) e sono ad oggi l’unica marcatura richiesta dal codice della strada per rispondere a queste ordinanze stagionali. Anche il disegno del battistrada, però, è fondamentale. Questo Alpin 6 presenta delle scanalature decisamente più profonde rispetto ad un estivo. Il disegno, inoltre, è direzionale e nonasimmetrico, ovvero è come se formasse una freccia nella direzione verso la quale state marciando. Sono presenti numerose lamelle, che aiutano a spostare neve e fango per poi consentire ai tasselli di fare presa quanto più possibile su un terreno con scarsa aderenza. Naturalmente anche la mescola, ovvero la composizione chimica della gomma stessa, è concepita per restituire le migliori prestazioni su strade molto fredde.

Come riconoscere una gomma estiva?

Le gomme estive sono decisamente diverse. Queste sono ovviamente concepite più per essere usate in condizioni di asciutto o comunque con temperature non troppo fredde. Di solito, per avere un riferimento, si dice che le invernali dovrebbero essere usate sempre quando la temperatura si abbassa al di sotto dei 7°, mentre le estive sono da usare quando si supera la stessa barriere da 7°. Come potete intuire anche dal Michelin Primacy 4 nella foto, il disegno del battistrada è cambiato considerevolmente. Su una gomma estiva, i tasselli sono pieni e non presentano lamelle e i canaloni sono più paralleli e larghi, in quanto il loro compito è quello di instradare l’acqua presente sull’asfalto e di farla uscire letteralmente dove non possa più causare l’effetto aquaplaning (ovvero la perdita di aderenza a causa dello strato di acqua presente tra gomma e asfalto). La mescola è concepita per reagire chimicamente con l’asfalto caldo e in generale gli pneumatici come il Primacy 4 punta a massimizzare le prestazioni soprattutto in fase di frenata su bagnato. Naturalmente uno pneumatico estivo è privo sia del simboli 3PMSF che delle lettere M+S.

Come riconoscere uno pneumatico All Season?

Inizialmente abbiamo riconosciuto come non in tutte le zone d’Italia sia necessario montare gli pneumatici invernali. Vi sono situazioni di temperatura più mite, dove è possibile anche solo rimanere con un unico treno di gomme. In questo caso ci vengono in aiuto le All Season (ovvero “Tutte le stagioni”) ovvero pneumatici in grado di districarsi bene sia in condizioni di caldo asciutto che in quelle di asfalto bagnato o strada molto fredda, solitamente molto simili a pneumatici invernali resi “un po’ più estivi”. Dando continuità agli esempi fatti precedentemente, Michelin ha creato una gamma di gomme che possono essere considerate All Season, ma che in realtà sono piuttosto delle estive omologate per l’inverno. Stiamo parlando delle Michelin CrossClimate. Guardando il disegno del battistrada, notiamo che le lamelle sono in numero minore. Il disegno è comunque direzionale, ma in modo meno marcato rispetto alle Alpin 6. Anche la mescola è pensata in modo da comportarsi bene sia sopra che sotto il limite dei 7° grazie ad una mescola con spettro di temperature più alto, per quanto occorra tener conto che questo genere di gomme per forza di cose non sia adatto alle condizioni più estreme in quanto concepite per chi incontra solo saltuariamente condizioni invernali severe e ha bisogno di non rimanere in panne, senza pregiudicare la sicurezza. Contrariamente alle estive, le Michelin CrossClimate e in generale le All Season, portano a loro volta il simbolo 3MPSF e M+S, a prova della loro omologazione su ghiaccio e su neve.

Altre cose da considerare: l’usura

La differenza tra gomme invernali, estive e All Season, però, non si esaurisce con la semplice descrizione delle loro prestazioni. Vi sono anche altri elementi da considerare, dei quali uno è particolarmente importante: l’usura e quindi le prestazioni nel corso del tempo. Se volete saperne di più, cliccate qui per il nostro tutorial speciale.

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