Pneumatici all season: chi li dovrebbe montare? [INTERVISTA]

Risolviamo i dubbi più grossi con il Michelin CrossClimate 2

Pneumatici all season: chi li dovrebbe montare? [INTERVISTA]

Da alcuni anni nel mondo degli pneumatici tra estivi e invernali è arrivato un nuovo protagonista: ovvero i pneumatici All Season. I “quattro stagioni” che devono andare bene sia in condizioni di temperature alte che basse. Esiste, però, la credenza che se la possano cavare in molte situazioni, ma alla fine non gestiscono bene il grande caldo o il freddo gelido. Abbiamo provato a chiederlo direttamente ad Antonio Di Benedetto, responsabile prodotto di Michelin Italia.

Come risponde Michelin a questo dubbio del pubblico?

Il nostro CrossClimate nasce e arriva sul mercato come un’importante rivoluzione. È stato creato su una base estiva alla quale abbiamo aggiunto le performance invernali. Negli anni si è sempre più migliorato e sviluppato, quindi oggi riesce tranquillamente a gestire le condizioni di temperature più alte unitamente a delle eccellenti prestazioni anche durante l’inverno. Infatti oltre alla marcatura “M+S” riporta anche il simbolo “alpino”, che attesta il superamento dei test di aderenza sulla neve sulla base dei regolamenti europei.

A chi si rivolge quindi questo particolare tipo di pneumatico?

Noi individuiamo due categorie di persone che potrebbero essere interessate: i primi sono coloro che montano tutto l’anno degli estivi, piuttosto che degli invernali. Noi suggeriamo che si interroghino su quanto frequentemente incontrano delle condizioni invernali. Se capita solo occasionalmente, ecco che il CrossClimate va sicuramente bene. Un’altra categoria sono coloro che lo vivono [il cambio gomme, n.d.r.] come un fastidio e quindi può essere veramente la soluzione. Anche qui occorre domandarsi se un prodotto come il CrossClimate risponda a questi bisogni.

Quali sono le sue caratteristiche principali?

Parliamo della seconda generazione, recentemente presentata per le vetture 18 mesi fa, poi per i SUV lo scorso anno. Abbiamo lavorato sui tre aspetti dello pneumatico: mescola, disegno del battistrada e architettura. La mescola lavora in condizioni ottimali su un range di temperature importante: partiamo dai -10° ai +30°. Una mescola che riesce quindi ad adattarsi a differenti condizioni climatiche e ai suoli che incontra. Il disegno del battistrada direzionale, inoltre, presenta una larga sezione di canali per poter consentire l’evacuazione dell’acqua dal centro verso l’esterno. Infine abbiamo ovviamente lavorato sull’architettura per massimizzare l’impronta al suolo per andare a lavorare su un’altra prestazione interessante, cioè quella della durata chilometrica. Oggi è paragonabile a quella di un estivo.

Per il 2023 sono previste delle novità?

È prevista nel corso del 2023 un’importante estensione di gamma con l’introduzione delle nuove dimensioni da 21 e 22 pollici.

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