Mobilità urbana: la situazione in Italia discussa nel convegno di Unipol
L'Italia evidenzia una forte preferenza per il trasporto privato
Lo scorso 13 maggio, presso Palazzo Wedekind, si è svolto il convegno del Think “The Urban Mobility Council” di Unipol, lanciato nel 2022 per facilitare la discussione continua tra istituzioni, università e aziende sulla mobilità urbana sostenibile. L’evento ha ospitato rappresentanti istituzionali e parlamentari, insieme a amministratori locali, per discutere i risultati del sondaggio di YouTrend sulla mobilità urbana nelle principali città italiane. L’Italia evidenzia una forte preferenza per il trasporto privato, con oltre la metà dei residenti delle grandi città che si spostano con auto proprie per lavoro o studio, mentre solo una minoranza considera prioritario l’impatto ambientale.
Ecco di cosa si è discusso nel Think “The Urban Mobility Council” di Unipol
Gli italiani impiegano in media oltre un’ora al giorno per recarsi a lavoro o a scuola. L’86% dispone di almeno un’auto, ma solo il 18% intende comprarne una nei prossimi dodici mesi. Tra questi, il 53% opterebbe per un modello ibrido, il 40% per uno a benzina e il 29% per un’elettrica. Le auto elettriche dividono: sono apprezzate per l’impatto ambientale ridotto (37%), ma criticate per costi (27%) e autonomia limitata (26%). Durante il convegno è stato illustrato l’uso delle Green Box, dispositivi sviluppati da UnipolTech e Politecnico di Milano, capaci di misurare le emissioni reali dei veicoli. Il modello consente politiche ambientali più eque, premiando l’uso consapevole del mezzo, indipendentemente dalla sua classe Euro.
Stefano Genovese, Head of Institutional & Public Affairs di Unipol Assicurazioni e Coordinatore del The Urban Mobility Council, ha affermato: “Unipol è da oltre vent’anni anche all’avanguardia nella telematica di bordo, maturando un’ampia competenza nell’analisi dei dati legati alla mobilità. Questi dati sono stati analizzati in uno studio del Politecnico di Milano, recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature. I risultati hanno portato alla creazione di un algoritmo brevettato e alla proposta, all’interno del Think Tank The Urban Mobility Council, di una nuova visione per le cosiddette scatole nere, trasformandole in vere e proprie green box. Uno strumento utile per accompagnare la transizione ecologica in modo più equo, monitorando le emissioni in base allo stile di guida e offrendo informazioni strategiche per la gestione della mobilità”.
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