Noleggio a lungo termine: +11,4% nel primo semestre 2022
I dati diffusi dall'Unrae: quasi 300.000 contratti
Nei primi sei mesi del 2022 i contratti di noleggio a lungo termine di autovetture in Italia sono cresciuti dell’11,4%, raggiungendo la quota di 299.496 unità, di cui oltre il 15% stipulato dai privati.
Dai dati diffusi dall’Unrae, emerge nel dettaglio che nel primo semestre dell’anno i contatti stipulati da privati sono stati 45.652 (il 15,2% del totale), in linea con lo stesso periodo 2021; il 5,7% è andato a società di noleggio a breve termine (-6% rispetto al primo semestre 2021); il 4,7% a società di noleggio a lungo termine (+2,8%); il 3,9% a dealer e costruttore (+0,6%), il 70,5% alle aziende non automotive (-2,2%). In flessione la durata media dei contratti: 23 mesi nel primo semestre 2022 contro i 27 mesi del primo semestre 2021.
Alimentazioni
Fra i privati prevalgono le vetture diesel con il 36,4% (-5% rispetto a un anno fa), seguite dalle benzina con il 22,9%, dalle ibride con il 21,5% (+4%), dalle ibride plug-in con il 10%, dalle elettriche con il 4,3% e dalle Gpl e a metano che rappresentano il restante 5% scarso. Le scelte delle società di noleggio a breve e a lungo termine sono più concentrate: 45,1% diesel, 35,5% benzina, 15,7% ibride. Dealer e costruttori hanno orientato un quarto delle scelte su diesel e ibride e oltre un quinto su benzina ed elettriche pure. Nelle scelte delle aziende non automotive predomina il diesel con il 64,8% (seppur in contrazione rispetto ad un anno fa), seguito da un 15% di ibride.
Carrozzerie e segmenti
La carrozzeria crossover è quella più richiesta per i privati (40,3%), mentre le aziende non automotive optano prevalentemente per berline e crossover che sono pari a quota intorno al 30%. Berline preferite anche da dealer, costruttori e società di noleggio a breve e a lungo termine. Per quanto riguarda i segmenti, i privati, NLT e aziende automotive prediligono veicoli di segmento C, mentre oltre la metà degli utilizzatori NBT opta per un’utilitaria di segmento B. Quest’ultima è prevalente anche per dealer e costruttori, che invece un anno fa preferivano di gran lunga le vetture medie del segmento C.
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