Norme Euro 7: passo indietro Commissione Europea. Prima vittoria per case automobilistiche

"Si è dato più importanza ai ricavi dei grandi nomi automotive, piuttosto che alla salute delle persone!"

Norme Euro 7: passo indietro Commissione Europea. Prima vittoria per case automobilistiche

Sembravano in dirittura d’arrivo, e invece niente. Di cosa parliamo? Delle inedite normative per i motori Euro 7 che doveva presentare in questi giorni la Commissione Europea; nel mirino le emissioni inquinanti di autovetture, camion e moto e in modo particolare le emissioni di particolato fine, idrocarburi e monossido di carbonio.

Eppure ancora tutto tace, ma sembra che ci sia una spiegazione. Secondo diversi rumors presi dal web, i mugugni dalle case automobilistiche, prima Stellantis, poi BMW e infine Renault, sembra abbiano convinto l’Europa a fare diversi passi indietro e a rivedere il documento Euro 7. A convincere la Commissione sono “bastati” gli ingenti capitali che già ora le case produttrici stanno affrontando per la completa elettrificazione in vista del 2035 (data stabilita in Europa per il divieto di vendita delle auto benzina e diesel), ma anche l’attuale situazione economica (inflazione alle stelle) e geo-politica (prezzi esorbitanti di materie prime ed energia causa guerra Ucraina-Russia).

Secondo un rapporto del sito Politico, che afferma di aver avuto accesso a una prima bozza del documento sulle normativa Euro 7, sembra che la Commissione Europea abbia già stilato e confermato limiti meno stringenti, così da rendere il documento più simile rispetto alle attuali normative Euro 6, però con l’introduzione di alcune novità e limiti più rigidi per i ciclomotori e camion, ma anche sulle emissioni di freni, che emettono polveri nocive per l’ambiente e degli pneumatici, che emettono altrettanti inquinanti nocivi.

Ora si attende la nuova normativa Euro 7 nei primi giorni di novembre, con gli spifferi del web che suggeriscono il 9 novembre come data ufficiale. Mentre le case automobilistiche esultano visto che non dovranno fare grandi investimenti nel prossimo decennio per ridurre l’inquinamento nella prossima generazione di auto con motore a combustione interna, non sono però mancate le prime critiche, con l’associazione Transport & Environment che ha evidenziato e criticato l’atteggiamento della Commissione Europea; facilmente piegata dalla lobby dell’industria automobilistica. “Si è dato più importanza ai ricavi dei grandi nomi automotive, piuttosto che alla salute delle persone!“. Ecco la critica di Anna Krajinska, portavoce di NGO Transport & Environment.

5/5 - (1 vote)
Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Anticipazioni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Array
(
)