Nuova Renault Captur 2020: prova su strada, consumi e prezzi dell’ 1.5 Blue dCi 115 CV [FOTO]

Un motore elastico, reattivo e davvero parsimonioso, a partire da 23.150 euro

La Nuova Renault Captur 2020 è finalmente tra noi, e potrete toccarla con mano nei due weekend di porte aperte, 18-19 Gennaio 2020 e 25-26 Gennaio. L'avevamo già provata con la motorizzazione benzina e abbiamo deciso di scoprire i segreti del rinnovato 1.5 Blue dCi da 115 CV, che scoprite qua sotto nella nostra prova.

La Nuova Renault Captur 2020 non è stato proprio un appuntamento al buio per noi. L’avevamo già provata in Grecia alla prova anteprima internazionale con il nostro direttore Lorenzo Bellini (qui la prova completa e dettagliata), quindi vi rimando a quell’articolo per tutte le informazioni a 360° sul nuovo crossover della losanga. In questa sede, mi occuperò principalmente di analizzare la guidabilità e le impressioni che mi ha lasciato l’ormai celebre 1.5 Blue dCi, il fiore all’occhiello dei propulsori diesel di Renault che, per quanto mi riguarda, rimane forse tra le più valide alternative per chi necessita di un motore pronto, vivace, reattivo, dai costi di esercizio decisamente bassi e con cui macinare tanti km in totale tranquillità.

Design ed esterni, quel posteriore che tanto ci ha colpito

Prima di buttarci a capofitto sulla meccanica della nuova Renault Captur, vale la pena dare un’occhiata al nuovissimo design che, soprattutto nel posteriore, mi ha lasciato letteralmente a bocca aperta. Le proporzioni della vettura sono decisamente cambiate, presentando una forma più da B-SUV che da crossover. La “piccola” di casa Renault è infatti cresciuta, e non poco, con una lunghezza totale di 4,23 m (+ 11 cm rispetto alla precedente) e una larghezza di 1,80 m (+ 1,9 cm). Cresce anche l’altezza a 1,58 m, quasi 1 cm in più di prima, aiutata anche dalle grosse ruote da 18″ dalla spalla più che generosa. Complessivamente si ha a che fare con una vettura più matura, con dimensioni ora da famiglia, che appare più massiccia e robusta. Cresce anche il passo (2,63 m, + 2 cm) e beneficio dell’abitabilità posteriore (+ 1,7 cm per le gambe) oltre a poter presentare un bagagliaio davvero da record, con i suoi 536 litri disponibili facendo scivolare la panchetta posteriore in avanti, quasi 100 litri più della precedente.

A livello di design mi ha sorpreso soprattutto il posteriore, con una forma dei gruppi ottici totalmente rinnovata, che riprende la “C-Shape” a Led del frontale. Forme totalmente azzeccate, impatto visivo quasi da concept. Quei fari Led a C secondo me, sono un totale successo. Si fondono perfettamente con gli intagli della carrozzeria e donano un’aria tecnologica a tutta la vettura. Davanti riprende le linee della Nuova Renault Clio, con gruppi ottici Full-Led di serie (si, di serie), riscrivendo un po’ quelle che erano le forme della Captur precedente, ma in chiave più moderna. Pollice quindi totalmente su per l’esterno, senza contare le pressoché infinite varianti di personalizzazione della carrozzeria. Il “be-style” di Captur di compone di oltre 90 combinazioni tra colorazione del tetto (4 varianti) e della carrozzeria (10 diverte tonalità), che si abbinano ai modelli di cerchi e alle finiture esterne. In pratica possiamo cucirci la nostra Captur su misura. Ben fatto Renault.

Interni, pioggia di tecnologia e ambiente pratico

Forse il punto dolente della Renault Captur precedente, che con la nuova versione guadagna un bell’upgrade soprattutto dentro. Si riprendono gli stili della Clio di nuova generazione ma aumenta lo spazio e la praticità dell’abitacolo, grazie a oltre 27 litri di vani presenti all’interno, con scompartimenti un pò ovunque, senza contare il comodissimo cassetto a scorrimento “Easy-Life” presente davanti al passeggero frontale. Materiali soft touch un po’ ovunque, e una cura al dettaglio decisamente superiore rispetto a prima. Troviamo pelle sul volante, sul cambio, sui pannelli portiera e sul cruscotto, oltre a materiali simil satinati, zigrinati e lucidi. Non mancano le luci Led ambientali e qualche tocco chic per rendere più accogliente l’abitacolo. Da non sottovalutare la presenza di bocchette d’aerazione posteriori e due prese USB dedicate. Ottimo.

Troviamo poi un nuovo display verticale da 9,3 pollici (o 7 pollici), dotato del sistema Easy Link, veloce pratico e decisamente superiore rispetto all’infotainment precedente. Non manca anche la piattaforma per la ricarica wireless del nostro smartphone. Digitalizzata anche la strumentazione davanti al guidatore, ora da 7 o 10 pollici, la seconda capace di integrale anche le indicazioni della navigazione e altre informazioni. La Nuova Renault Captur è super connessa, grazie alla sua SIM 4G che ci consente di accedere agli indirizzi e alle informazioni di Google, sfruttabili sulle mappe fornite da Tom Tom. Si rimane sempre aggiornati grazie al grande universo di app disponibili che si aggiornano grazie al sistema over-the-air (OTA), per rimanere sempre al passo con le ultime novità. Ovviamente immancabili Apple CarPlay e Android Auto.

Ottava generazione del parsimonioso 1.5 Blue dCi, in prova da 115 CV

Un po’ contro la tendenza attuale di demonizzare questo carburante, abbiamo scelto di provarne la versione in gamma Captur da 115 CV, il diesel più prestazionale che Renault offre su questa vettura e che, volendo, può essere abbinato al cambio automatico EDC a 7 rapporti e doppia frizione. Abbiamo provato la variante con il tradizionale manuale a 6 marce, rapido veloce e adatto anche per un’intensa guida cittadina. Questo motore, che si caratterizza con la celebre sigla K9K è stato tanto discusso in passato, sia per la sua grandissima efficienza ed elasticità, ma anche per un numero sospetto di problemi, spesso legati alle bronzine. Giunto ora alla sua ottava generazione, appare decisamente rinnovato e perfezionato , capace di assicurare consumi migliori e un più alto livello di praticità su strada. Ovviamente omologato Euro 6d-temp, è dotato di un sistema di riduzione catalitica selettiva (SCR) e filtro anti-particolato. Ci ha sorpreso nuovamente per la sua elasticità, fondamentale sulle strade caotiche e impervie della costiera amalfitana, dove servono coppia e prontezza. E non gli mancano. L’ 1.5 Blue dCi offre 115 CV e 260 Nm di coppia già a 2000 giri, così da essere sempre pronto e reattivo in qualsiasi condizione. Non ha infatti problemi ad effettuare una salita con clima automatico acceso e terza marcia inserita. Abbiamo inoltre riscontrato una netta riduzione della rumorosità del propulsore, rispetto alla generazione precedente. Nell’abitacolo infatti si viaggia tranquilli, senza venire disturbati dalla meccanica, che fa sentire la sua presenza solo oltre i 4000 giri. In sostanza, le stiamo già tirando troppo il collo, perché la curva di coppia raggiunge il picco decisamente prima.

Nonostante tutto quello che sta succedendo contro i motori diesel, non possiamo che venerarli per la loro estrema praticità, fluidità e capacità di mantenere i consumi bassi a fronte di ottime prestazioni. Probabilmente non sarà un mostro di potenza, ma sa assicurare uno scatto immediato e una progressione decisamente fluida. Tutte caratteristiche essenziali nelle grosse metropoli o nel caotico traffico del napoletano, che ci siamo trovati ad affrontare. Il cambio è buono, nonostante una seconda marcia un po’ corta e spesso scomoda, ma nulla di tragico. La frizione è forse fin troppo leggera, basta avere uno stivaletto con una suola generosa per perdere po’ il feeling con il pedale, che stacca praticamente subito e sulle prime appare un po’ complicato. Come già accennato, i consumi sono praticamente da record, con percorrenze urbane prossime ai 17/18 km al litro, e che superano tranquillamente i 20 km al litro in ciclo extraurbano.

I prezzi della Nuova Renault Captur

Secondo quanto comunicato dai responsabili di Renault presenti all’evento di prova, sarebbe stato applicato alla nuova vettura un delta-prezzo che può spingersi fino ad un massimo di 1000 euro rispetto ad una pari versione del modello precedente. Tuttavia, se si considera il grande apporto di tecnologia, gli innumerevoli sistemi ADAS presenti (la nuova Captur ha anche collezionato le 5 stelle Euro NCAP), le dimensioni maggiori, gli accessori di serie (tra i tanti, strumentazione digitale da 7 pollici e fari Full-Led) e il grande passo in avanti della vettura, capiamo che si sta parlando di briciole. La gamma Renault Captur 2020 parte da un prezzo base di 17.700 euro, per l’1.0 TCe da 95 CV a benzina e in allestimento Life, mentre 20.850 euro è il prezzo di partenza della gamma Diesel per l’1.5 dCi da 95 CV, cambio manuale e allestimento Life. Per la vettura da noi provata, con l’1.5 dCi 115 CV, cambio manuale e allestimento Intense (terzo di quattro allestimenti) il prezzo sale intorno a circa 25.ooo euro, ma con una macchina completa, tecnologica e capiente abbastanza per una giovane famiglia.

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