Opel Astra, prova su strada
Nel delicato e combattuto settore C la casa tedesca propone la nuova versione della Opel Astra. Un nome che è diventato quasi un marchio a sé stante, sinonimo di concretezza e sostanza a prezzi tutto sommato contenuti.
E tale resta la proposta attuale, dove l’impegno dei progettisti si è concentrato soprattutto sul confort e sulla guidabilità, proponendo però anche propulsori brillanti con prestazioni interessanti, anche se il gap con le più prestanti (e blasonate) Volkswagen e Alfa Romeo non è facile da colmare.
Le armi di Opel Astra però non sono da sottovalutare, dal prezzo di acquisto allo spazio a bordo, la media tedesca rappresenta un’ottima scelta per quanti cercano una vettura concreta, ben rifinita e che quando serve non si tira indietro.
Design e Interni:
L’Opel Astra non è mai stata un esempio di design innovativo, anche se con questa versione qualche passo avanti è sicuramente stato fatto. Le linee che caratterizzano la due volumi sono molto semplici, pulite. Inoltre il design garantisce un cx (coefficiente di penetrazione aerodinamica) particolarmente buono a vantaggio del comfort acustico e dei consumi. La proporzione delle forme e la distribuzione dei volumi fa sembrare la Opel Astra più piccola di quanto i centimetri effettivamente svelino. Siamo infatti di fronte alla vettura più grande del segmento, con una lunghezza di 4,42 metri e una larghezza di 1,81 ma soprattutto con un passo di 2,69 metri che rende estremamente abitabile e confortevole questa vettura di classe media.
L’interno è ben studiato, ergonomico, chi non è mai salito su una Opel può avere qualche difficoltà iniziale nel trovare i comandi delle luci o simili, ma diciamo che pur nella ricchezza di tasti e bottoni (soprattutto nella consolle centrale) la maggior parte delle funzioni sono facili da trovare e semplici da gestire.
Solo se vi volete spingere a utilizzare approfonditamente tutte le opzioni offerte da questa vettura ci sarà bisogno del manuale di istruzioni. La qualità complessiva che si percepisce a bordo è molto buona, nel nostro caso arricchita dagli interni in pelle, che unitamente allo spazio abbondante a disposizione sia per chi siede davanti che dietro danno l’impressione di essere alla guida di una vettura di classe superiore.
Da sottolineare che finalmente il guidatore ha a disposizione un buon numero di scomparti e punti di appoggio dove riporre il cellulare, le chiavi, il telecomando…insomma, tutte quelle cose che spesso sulle auto non si sà dove mettere perché la casa ha preferito dare importanza all’immagine piuttosto che all’utilizzo quotidiano.
Stile
La Opel Astra rinnova anche nello stile interno la pulizia e la semplicità delle linee offrendo un insieme gradevole sia alla vista che al tatto. Parliamo pur sempre di una vettura tedesca, quindi niente fronzoli o alzate di ingegno: tutto è dove ci si aspetta di trovarlo, cosa tutt’altro che spiacevole.
Plancia e comandi
Come detto prima i comandi sono intuitivi e ben posizionati, a patto di avere un minimo di dimestichezza con le Opel. La plancia è ben leggibile, il piccolo schermo centrale tra contagiri e contachilometri è molto comodo e ben leggibile e volendo di notte lo si può anche spegnere, opzione non così scontata. Personalmente la plancia acquista ancora di più quando in modalità sport si colora di rosso invece che di bianco (opzione anche questa disattivabile) aggiungendo un tocco di aggressività in più.
Abitabilità e bagagliaio
Sulla Opel Astra cinque porte c’è spazio per cinque adulti. La larghezza della vettura e l’ottimo studio ergonomico dei sedili consente di ospitare comodamente tre persone sui sedili posteriori, mentre conducente e passeggero hanno davanti tutto lo spazio necessario e la possibilità di personalizzare la propria posizione a bordo. Dimensioni effettive generose e ottima disposizione degli interni fanno sembrare di essere su una vettura di categoria superiore. Ottima la capienza del bagagliaio (370 dm3) che si propone come uno dei più spaziosi rispetto alle concorrenti dirette (quasi 100 dm in più della Golf) oltre al fatto di avere una conformazione particolarmente regolare.
Comportamento su Strada:
La Opel Astra è stata la prima vettura della sua categoria a montare le sospensioni a controllo dinamico, oggi ulteriormente evolute sotto il nome di FlexRide. Questo sistema agisce per modificare istantaneamente l’assetto dell’auto agendo, oltre che sulle sospensioni, anche su motore, sterzo ed ESP (e se disponibile sul cambio automatico). L’Astra CDTi consente così di guidare in modalità normale, tour e sport. Certo il comportamento della vettura non viene stravolto, ma le differenze si sentono eccome. In modalità Tour le sospensioni sono improntate al massimo del comfort e tutto è ottimizzato per la normale guida autostradale. Nella modalità sport, oltre all’affascinante colorazione rossa della plancia, si avverte subito una maggior prontezza di risposta al comando dell’acceleratore, così come una maggiore rigidità delle sospensioni oltre ad un meno intrusivo intervento dell’ESP. A dire la verità perché si senta il controllo di stabilità occorre quasi esagerare apposta, mentre disattivandolo è comunque difficile trovarsi in situazioni difficili da gestire (anche se è bene ricordare che la fisica ha comunque i suoi limiti). C’è da dire che anche in modalità sport l’Astra non dimentica la sua vocazione di berlina confortevole e nella guida con rapidi cambi di direzione o con frenate decise le sospensioni risultano comunque morbide. In ogni caso il comportamento è sempre onesto e prevedibile, tanto più che difficilmente si acquista l’Astra CDTi per andare a staccare il tempo sul giro…
Motorizzazione
Il motore che equipaggiava la Opel Astra della nostra prova era un diesel 2 litri turbo da 165 cv e una coppia di 350 Nm abbinato a un cambio manuale a sei rapporti. Leggermente meno potente dei concorrenti ma con caratteristiche comunque molto interessanti in termini di rapporto consumo/prestazioni oltre che un livello di CO2 veramente contenuto: 129 g/km. Il 4 cilindri Opel è un motore caratterizzato da un’erogazione particolarmente fluida e lineare, dove è soprattutto la coppia a rendere divertente la guida, mentre non serve più di tanto insistere sugli alti regimi. Se poi si desidera una risposta più pronta è sufficiente impostare la modalità sport, dove non servono gli strumenti per rilevare una diversa reattività rispetto all’acceleratore. Resta comunque un motore tutt’altro che esasperato, anzi, sempre pronto a qualunque regime (con un po’ di attenzione si può partire in terza senza sfrizionare troppo) prende subito giri con spunti interessanti in ripresa anche in sesta marcia. Una menzione di merito al complesso frizione/cambio, che anche nell’uso cittadino non affatica ed è sempre molto silenzioso e preciso negli innesti. Solo nella guida sportiva paga la corsa un po’ troppo lunga della leva.
Prestazioni e Consumi:
165 cavalli sono meno di quelli offerti dalla concorrenza ma non sono affatto pochi, e pur non essendo l’Astra un peso piuma (oltre 1.400 chili in ordine di marcia) sono sufficienti per portarla da 0 a 100 in 9 secondi e per arrivare a una velocità massima di 215 km/h. Prestazioni tutt’altro che disprezzabili, soprattutto in considerazione di un consumo di 6,2 litri per 100 km che diventano 4,1 nel ciclo extraurbano con emissioni ridotte a soli 129 g/km di CO2
Prezzi e Allestimenti:
Come da tradizione Opel prezzi e offerta di serie sono particolarmente allettanti. La versione 2.0 DCTi da 165 Cv ha un prezzo chiavi in mano di 25.000 euro e offre di serie tutto ciò che è ormai considerato come irrinunciabile: da una completa dotazione di sicurezza a tutto ciò che può rendere confortevole viaggiare con questa vettura.
Pro e Contro
Ci Piace | Non Ci Piace |
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La qualità degli interni, il comfort e lo spazio a disposizione oltre al buon compromesso tra prestazioni e consumi | La linea in alcuni punti poco coraggiosa e la mancanza del sistema start & stop |
Opel Astra: La Pagella di Motorionline
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