Opel Insignia Country Tourer 4×4 BiTurbo: ancora più spazio per la Station Wagon tuttofare [TEST DRIVE]
Un bagagliaio degno di un trasloco e tanto comfort, a partire da 41.400 euro
La gamma dell’ammiraglia di Russelsheim, è finalmente completa. Arriva oggi la nuova Opel Insignia Country Tourer, la station wagon tuttofare dedicata alle persone più avventuriere, amanti dell’aria aperta ma che non riescono a rinunciare al comfort e al dinamismo di una vettura col baricentro più vicino al suolo. Un’auto che si pone al vertice della gamma Insignia, con un allestimento praticamente full optional e una dotazione tecnologia di tutto rispetto, che non teme la concorrenza dei marchi Premium del mercato. Il tutto condito da uno spazio interno degno di un trasloco e una trazione integrale AWD altamente sofisticata, che ha anche guadagnato alcuni importanti riconoscimenti in Germania per la sua efficacia.
Opel Insignia Country Tourer: il comfort al primo posto, per viaggiare in business class
La nuova Insignia Country Tourer ripropone forme e proporzioni di una classica Opel Insignia Sports Tourer, con una linea decisamente filante e snella che procede dal cofano frontale fino al lunotto posteriore. La versione station wagon guadagna una manciata di cm rispetto alla berlina, fermando la lunghezza a 4 metri e 99, tali da poter assicurare una capacità del bagagliaio davvero importante: 490 litri in configurazione normale, che salgono fino a 1650 litri abbattendo i sedili posteriori. Allo stesso modo, lo spazio a bordo si può veramente dire che abbondi. Nella seconda fila di sedili si sta veramente comodi anche in 3, con spazio a sufficienza per gambe e testa, non importa quanto siate alti. Il passeggero centrale non risulta sacrificato nonostante sia presente il tunnel della trasmissione in mezzo ai piedi. Per i passeggeri frontali invece, si può veramente dire che godano di un trattamento da prima classe. I sedili anteriori sono stati certificati dall’ente tedesco dei medici posturali, AGR, per la loro ergonomia e per le infinite regolazioni che possono offrire, per cucirsi la posizione di guida secondo le proprie preferenze e il proprio fisico. Il riscaldamento e la ventilazione dei sedili è di serie oltre alla godibilissima funzione massaggio, ideale per lunghi viaggi e perfettamente rilassante. Il piantone dello sterzo è ben regolabile e tutte le funzioni della vettura sono facilmente raggiungibili, a portata di mano, grazie ad una plancia abbastanza vicina al guidatore e delle comode shortcut che rimandano facilmente alle principali comandi. L’impostazione generale dell’abitacolo è quindi votata al comfort di marcia, per rendere più rilassante e confortevole qualsiasi spostamento.
Opel Insignia Country Tourer: telaio Flexride per superare qualsiasi ostacolo
La configurazione meccanica della nuova Opel Insignia Country Tourer la rende tale da non dover temere in alcun modo la concorrenza di SUV o Crossover. Una scocca rialzata da terra, con protezioni laterali e frontali, unita ad una geometria delle sospensioni tecnologica, ammortizzatori a controllo elettronico e ad una trazione integrale altamente efficiente, rendono il telaio Flexride estremamente versatile e idoneo a superare qualsiasi tipo di ostacolo lungo il proprio tragitto. Abbiamo apprezzato soprattutto le due diverse anime della vettura, “tour” e “sport“, facilmente selezionabili dal tunnel centrale attraverso due tasti dedicati, per poter modificare l’indole della vettura sulla base delle proprie esigenze. In modalità tour l’assetto si fa più morbido, assorbe alla perfezione le buche e qualsiasi vibrazione esterna risulta essere smorzata e addolcita. Il volante si fa più leggero e l’erogazione della potenza, nonché le cambiate dell’automatico a convertitore di coppia AT8, risultano più dolci, per rendere estremamente confortevole ogni spostamento. L’assetto segue il manto stradale e in caso di off-road filtra alla perfezione qualsiasi imperfezione del suolo. Selezionando invece la modalità Sport, l’auto sempre subito mettersi sull’attenti, a partire dalla solidità dello sterzo e dal comportamento delle sospensioni. Il rollio diventa contenuto e l’Insignia Country Tourer si fa piatta in curva, assecondando alla perfezione anche una guida più allegra e dinamica. Lo sterzo più diretto ci fa dimenticare gli oltre 1700 kg di peso e la centralina della trazione integrale si calibra per inviare fino al 50% della trazione all’asse posteriore, ripartendo secondo un sistema di toque vectoring la coppia tra la ruota interna o esterna, attraverso un doppio pacco di frizioni multi disco che simulano il comportamento di un differenziale meccanico. Per contrastare il sottosterzo, il software ‘Drive Mode Control’ invia maggior coppia alla ruota posteriore esterna in una frazione di secondo, quando rileva una maggior forza g laterale in corrispondenza di un angolo di sterzo elevato. All’atto pratico si ottiene sempre una grande maneggevolezza anche su uno sterrato impegnativo, ma è sul selciato o sul fango particolarmente scivoloso che la Country Tourer sfoggia tutte le sue doti, assicurando sempre grandissima trazione laddove probabilmente, alcuni SUV faticherebbero.
Nuovo BiTurbo diesel 2.0 4×4: reattivo, elastico e poco assetato, ma un po’ rumoroso
Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla schiena e dalla reattività del nuovo propulsore biturbo diesel da 210 CV e 480 Nm, dotato di due turbine sequenziali capaci di lavorare in perfetta sinergia per poter contrastare l’importante stazza della vettura. La prima girante risulta essere più piccola e serve per assicurare una buona dose di coppia già a 1500 giri, in pratica all’istantanea pressione del pedale. Nel parte centrale dell’arco dei giri, la sovralimentazione è assicurata dalla collaborazione delle due turbine, mentre in prossimità della linea rossa si lascia solamente spazio a quella dotata di dimensioni maggiori, capace di regalare spinta fino a quasi 5000 giri/min. La vettura da noi provata era accoppiata al già apprezzato cambio automatico a convertitore di coppia AT8, ereditato dalla recente acquisizione di PSA, che però non è riuscito a convincerci pienamente a causa di qualche vibrazione di troppo. In tutte e 3 le modalità di guida, Tour, Normal e Sport, si avverte una sorta di saltellamento alle basse velocità nel passaggio tra prima e seconda marcia, mentre invece le cambiate a giri elevati risultano essere veloci e quasi impercettibili. Tornando al propulsore, ci ha convinti per la sua efficacia e la sua spinta, lasciandoci però incerti su alcune infiltrazioni acustiche di troppo, che stonano con un ambiente interno perfettamente ovattato e confortevole. Sopra ai 2500 giri/min si percepiscono delle vibrazioni sul pedale del gas e il rumore del propulsore si fa leggermente invadente nell’abitacolo, con un sound abbastanza ruvido. Più che positivo invece il capitolo consumi che, con una guida leggermente accorta si stabilizzano su circa 12 km al litro in un percorso misto, salendo a 14/16 km al litro nei tratti autostradali. Selezionando invece la modalità sport e senza risparmiarsi sul pedale del gas, i valori scendono notevolmente, ma in linea con la stazza e la potenza della vettura.
Opel Insignia Country Tourer: conclusioni e prezzi
Il regno delle station wagon non è ancora destinato a morire, come invece potrebbe farci credere la tendenza del mercato. Sono vetture che hanno ancora molto da dire, coniugando un livello di comfort e di praticità senza precedenti. Più maneggevoli e dinamiche di una vettura rialzata da terra, ma ugualmente comode e ideali per lunghi viaggi. La tecnologia ha inoltre reso gradevoli anche gli spostamenti urbani, grazie a sterzi dotati di servoassistenza elettrica, motori brillanti e reattivi, assetti capaci di digerire qualsiasi tipo di asperità. Tutto questo è la Opel Insignia Country Tourer che, nonostante i suoi 5 metri di lunghezza riesce a trovarsi a suo agio in qualsiasi situazione, dalla città alla campagna, dall’autostrada all’off-road impegnativo, il tutto racchiuso in un abitacolo estremamente confortevole e funzionale. Risulta essere interessante anche il rapporto qualità prezzo che, pur avvicinandosi ai principali marchi premium (circa 4 mila euro meno delle competitor) può vantare un allestimento più ricco e circa 5 cm di lunghezza in più, a beneficio dello spazio interno e del bagagliaio. La gamma Country Tourer parte da un prezzo minimo di 41.400 euro per la versione dotata del 2.0 CDTi da 170 CV e cambio manuale a 6 marce, salendo fino a 44.400 euro per la versione da noi provata con il 2.0 BiTurbo da 210 CV abbinato al cambio automatico AT8.
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