Opel Omega: 30 anni fa debuttava la seconda generazione
Sofisticate motorizzazioni e una speciale attenzione per la sicurezza caratterizzavano questa auto
Nella primavera del 1994, Opel Omega fece il suo debutto sui principali mercati europei con carrozzeria berlina a 4 porte e station wagon. Otto anni prima, quando la casa tedesca abbandonò la Opel Rekord per introdurre la prima generazione di Omega, non si limitò a cambiare il nome del suo modello di fascia alta, ma rinnovò significativamente la sua immagine, conferendole un carattere molto più dinamico.
30 anni fa debuttava la seconda generazione di Opel Omega
La seconda generazione di Opel Omega si distingueva per una serie di sofisticate motorizzazioni benzina e turbodiesel da 2.000 e 3.000 cc, oltre a una particolare attenzione per la sicurezza. Tra le motorizzazioni spiccavano un 6 cilindri in linea, un 2.000 turbodiesel a iniezione diretta, e un 3.000 V6 a benzina. Per quanto riguarda la sicurezza passiva, l’Opel Omega-B offriva di serie il sistema ABS, doppio airbag per guidatore e passeggero, e barre anti-intrusione nelle porte.
La seconda generazione di Opel Omega era più lunga di 10 centimetri rispetto alla precedente, e presentava un restyling estetico con linee più morbide e affusolate. Il parabrezza avanzato e il riposizionamento dei sedili permettevano un aumento dello spazio nell’abitacolo. La qualità delle finiture e dei materiali utilizzati per plancia, pannelli porta, volante e sedili trasmetteva una sensazione piacevole di comfort e raffinatezza all’interno della vettura.
Dal punto di vista tecnico, una delle importanti novità introdotte era il debutto dei nuovi motori Opel ECOTEC (Economy Consumption Optimization Technology), in particolare il motore 4 cilindri 2 litri benzina a 16 valvole da 136 CV (100 kW). Questo motore riduceva le emissioni inquinanti del 48% rispetto al precedente motore da 2.000 cc.
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