Opel Vectra: nel 1993 il motore V6 entrò nella sua gamma
Nel 1993 il V6 entrava nella gamma di Opel Vectra
Nel 1993, la Opel Vectra di prima generazione si arricchiva di un moderno motore V6 di 2.500 cc, che diventava il più potente tra le motorizzazioni a benzina di 1.600 cc, 1.800 cc, 2.000 cc e 1.700 turbodiesel che equipaggiavano fino ad allora la berlina tedesca di segmento medio. Il motore ECOTEC-V6 (Economy Consumption Optimization Technology) tipo X 25 XE, inizialmente esclusivo della Opel Vectra, aveva 4 valvole per cilindro e erogava una potenza massima di 170 CV (125 kW) a 6.000 giri/minuto con una coppia massima di 23,1 kgm (227 Nm) a 4.200 giri/minuto e assicurava un consumo medio di carburante tra i più contenuti della sua categoria.
Nel 1993 il V6 entrava nella gamma di Opel Vectra
Questo V6 era il frutto di una stretta collaborazione tra gli ingegneri, i progettisti e i tecnici di produzione del Centro di Sviluppo Tecnico di Rüsselsheim, che lo avevano realizzato in soli quattro anni dalla prima idea alla produzione in serie. Per raggiungere gli obiettivi prefissati, si erano adottate molte soluzioni tecniche non convenzionali, come ad esempio un’angolazione delle bancate dei cilindri di 54° (invece dei soliti 60°) e valvole di scarico posizionate nella testata con un angolo più ristretto di quelle di aspirazione.
Il nuovo motore ECOTEC-V6 di Opel Vectra si distingueva per essere più leggero e più stretto dei motori V6 tradizionali. Era anche uno dei motori di 2,5 litri più compatti esistenti. Le dimensioni interne dei cilindri (alesaggio/corsa = 81,6 x 79,6 mm) consentivano ai progettisti Opel di migliorare il consumo di carburante, la coppia motrice e la dolcezza di funzionamento. Il consumo di benzina e gli attriti erano ulteriormente diminuiti da uno scambiatore di calore olio/acqua (collocato tra le due bancate di cilindri) che abbreviava il tempo necessario al lubrificante per raggiungere la temperatura ottimale d’esercizio dopo una partenza a freddo.
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