Parcheggio “selvaggio”: commette reato anche chi blocca altre auto
A dirlo è la Cassazione
Se si blocca il passaggio alle altre auto si potrà incorrere nel delitto di violenza privata. Lo dice la quinta sezione penale della Cassazione, nella sentenza n. 48346/2015, depositata il 7 dicembre scorso, che ha rigettato il ricorso proposto da una donna contro la decisione della Corte d’Appello di Genova che la condannava alla pena (sospesa) di 15 giorni di reclusione e al risarcimento del danno in favore della parte civile
L’imputata si era resa protagonista di un parcheggio “selvaggio” della propria auto davanti all’accesso del luogo dove era contenuta l’auto della parte offesa, impedendo di fatto ogni passaggio. Secondo la sentenza della Cassazione, “la violenza privata si identifica in qualsiasi mezzo idoneo a privare coattivamente l’offeso della libertà di determinazione e di azione, potendo consistere anche in una violenza “impropria”, che si attua attraverso l’uso di mezzi anomali diretti ad esercitare pressioni sulla volontà altrui, impedendone la libera determinazione. Inoltre, integra il delitto di violenza privata anche la condotta di colui che parcheggi la propria autovettura dinanzi ad un fabbricato in modo tale da bloccare il passaggio impedendo l’accesso alla parte lesa, considerato che, ai fini della configurabilità del reato in questione, il requisito della violenza si identifica in qualsiasi mezzo idoneo a privare coattivamente l’offeso della libertà di determinazione e di azione.”
Pertanto, anche una vettura che blocca le altre auto, a causa del suo pacheggio “selvaggio”, può essere incorrere nel reato di violenza privata.
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