Patente: entro fine anno arrivano i controlli per i colpi di sonno

Ne soffrono più di 2 milioni di automobilisti

Una direttiva dell'Unione Europea imporrà entro la fine di quest'anno dei controlli molto più rigidi per la prevenzione dei colpi di sonno, un disturbo che colpisce e mette in pericolo nel nostro continente oltre 2 milioni di guidatori
Patente: entro fine anno arrivano i controlli per i colpi di sonno

Entro la fine dell’anno entrerà in vigore per tutti i paesi membri dell’Unione Europea la direttiva che impone dei nuovi controlli molto rigidi per identificare e prevenire i colpi di sonno. Per molte persone, infatti, questi sono il diretto effetto di un disturbo del sonno, identificato con la sigla OSAS (in italiano sarebbe la Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno). Si tratta di una malattia respiratoria che comporta l’ostruzione, totale o parziale, delle vie respiratorie durante le fasi di sonno. Nulla di pericoloso in quel momento, ma tale sindrome incide in maniera significativa sulla qualità del riposo. Come diretta conseguenza chi soffre di questo disturbo è estremamente soggetto a momenti di profonda stanchezza nel corso della giornata, fino a veri e propri colpi di sonno. Questi ultimi, com’è facile immaginare, sono di una pericolosità molto alta nel caso ci si trovi alla guida di un automezzo.

Non è ancora chiaro come si dovrà procedere per obbedire alla direttiva, anche se comunque c’è tempo fino alla fine dell’anno. Secondo le ultime ricerche sull’argomento, quasi il 22% del totale degli incidenti stradali sarebbe riconducibile ai colpi di sonno, molti dei quali riconducibili al disturbo in questione. Ne soffrirebbero ben 4,4 milioni di persone e di queste praticamente la metà ne soffre durante il giorno. Questo disturbo costerebbe alla comunità europea circa 1 miliardo di euro ogni anno.

Molto probabilmente verranno predisposti dei test obbligatori da effettuare nel momento in cui si effettuano le visite mediche per il rilascio o il rinnovo della patente. In questo senso c’è più timore per le pratiche burocratiche che potrebbero venire fuori, in quanto per diagnosticare l’OSAS occorre avere delle particolari specializzazioni. Il disturbo, seppur poco conosciuto, può comunque essere diagnosticato e curato con delle terapie apposite.

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