Peugeot 405 Mi16 e T16: fondamenta per vetture da corsa estrema

La derivata T16 GR fu protagonista a Pikes Peak e alla Parigi-Dakar

All'interno della gamma della Peugeot 405 il Leone introdusse due versioni sportive: la Mi 16 e la T16. Ma fu la derivazione T16 Grand Raid a permettere a Peugeot di raccogliere soddisfazioni e successi nella corsa in salita della Pikes Peak e nel raid rally Parigi-Dakar di fine anni ’80 e inizi anni ’90.
Peugeot 405 Mi16 e T16: fondamenta per vetture da corsa estrema

Il nostro percorso d’avvicinamento al Salone Auto e Moto d’Epoca di Padova, in programma dal 26 al 29 ottobre, in compagnia di Peugeot oggi ci porta a riscoprire le due versioni sportive che alla fine degli anni ’80 portarono la berlina 405 nel mondo delle competizioni ed in particolare delle corse rally, vero terreno di battaglia nel quale la Casa del Leone si trovava, e continua a trovarsi ancora oggi come testimoniato dal recente decimo titolo costruttori nel Campionato Italiano Rally, a casa propria.

Tra le versioni più potenti della Peugeot 405 ci furono la Mi16 e la T16, vetture che utilizzate anche in ambito sportivo. La Peugeot 405 Mi16 venne lanciata nel 1987 e portava sulla berlina un brioso propulsore 1.9 con 160 CV, abbinato alla trazione anteriore, mentre un paio d’anni dopo, rimanendo in listino per tre anni, debuttò anche la versione a trazione integrale, la 405 Mi16 X4. Nel 1992 il costruttore francese presentò il restyling della 405 Mi16 che adottava il nuovo motore 2.0 litri con 152 CV di potenza. Un anno dopo, nel listino di Peugeot entrò la potente 405 T16 con propulsore turbo 2.0 litri da 200 CV e trazione integrale, per una vettura che arrivava a toccare i 235 km/h di velocità massima. Inoltre la 405 T16 era dotata di un overboost in grado di far salire la potenza a 220 CV e la coppia a 318 Nm, consentendo alla vettura di sfiorare i 250 km/h. Le Peugeot 405 Mi16 e T16 rimasero nel listino del Leone fino al 1995 e nell’arco della loro carriera furono protagoniste, con buon successo, di diverse competizioni del motorsport.

La Peugeot 405 T16, equipaggiata con il potente motore 2.0 litri da 200 CV, venne rivista per partecipare al Campionato Francese Superturismo. Per l’occasione infatti il propulsore venne modificato riuscendo ad incrementare la potenza fino a 290 CV, mentre il cambio manuale a 5 marce venne sostituito da un più fluido cambio sequenziale a 6 velocità. A queste modifiche meccaniche se ne aggiunsero altre, tra cui l’alleggerimento della vettura e l’adozione di grandi cerchi da 19 pollici.

All’interno della gamma della 405 Peugeot realizzò un ulteriore derivazione: la 405 T16 Grand Raid. Si trattava di un’auto che, a dispetto del nome, era più vicina alla 205 T16 che non alla 405 T16. Spinta dal motore 1.9, evoluzione del 1.7 della 206 Turbo 16, che sviluppava 400 CV, la vettura montata la trazione integrale e il differenziale regolabile elettronicamente. Della 405 T16 GR Peugeot ne produsse soltanto due esemplari che portano in alto il nome di Peugeot nelle corse in salite e nel raid rally Parigi-Dakar. In particolare la Peugeot 405 T16 GR si fece apprezzare per il nuovo tempo record al Pikes Peak International Hillclimb del 1988 e per le due vittorie consecutive ottenute nel 1989 e nel 1990 alla Parigi-Dakar.

Foto: volantevintage.com

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