Peugeot alla Dakar 2017, Despres: “Siamo molto soddisfatti della nostra giornata”
Primo successo del francese sulle quattro ruote
La quarta tappa della Dakar 2017 ha visto l’arrivo dei partecipanti in Bolivia, a Tupiza, dopo aver percorso 521 km da San Salvador de Jujuy (Argentina). Una prova che ha visto sorridere nuovamente la Peugeot, nonostante diverse complicazioni per tre, dei quattro equipaggi, riuscendo a portarsi a casa la tappa grazie a Cyril Despres: il francese ha trionfato per la prima volta dopo tre Dakar sulle quattro ruote, e assieme al co-pilota David Castera, è balzato in testa nella classifica generale.
Un lavoro importante effettuato dai due francesi, specialmente fra le dune, staccando di parecchi minuti specialisti del calibro di Nani Roma, considerando anche i problemi avuti dai compagni di squadra: la perdita di 25 minuti per Sèbastien Loeb, a causa della perdita di potenza della sua 3008 DKR, l’errore di navigazione che è costato del tempo a Stephane Peterhansel e la paura per Carlos Sainz e Lucas Cruz, precipitati in un dirupo, ma fortunatamente senza conseguenze per il duo. Purtroppo la loro 3008 DKR è costretta al ritiro per i danni riportati.
Ecco le parole del vincitore: “La prima parte della tappa era piuttosto complessa, con un fitto sottobosco che ha reso la strada difficile da vedere. David ha fatto un ottimo lavoro nella navigazione, senza errori. Abbiamo poi corso dietro a Carlos per la maggior parte della giornata, aiutandoci a mantenere un buon ritmo. Siamo molto soddisfatti per la nostra giornata. Vincere questa fase ha un sapore molto speciale dopo aver trascorso due anni e mezzo alle prese con la guida sulle quattro ruote!”
A congratularsi con l’equipaggio anche il Direttore di Peugeot Sport, Bruno Famin: “Cyril Despres e David Castera hanno offerto una prestazione perfetta. Non abbiamo mai perso di vista il fatto che la Dakar sia un evento che dura due settimane e siamo propensi a vedere di più dei drammi che abbiamo assistito in questi ultimi due giorni. Per capire cosa intendo, basta guardare a ciò che è successo a Carlos, Stéphane e Sébastien.”
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