Porsche Cayenne GTS 2012

Non soltanto è l’anello di collegamento tra Porsche Cayenne S e Porsche Cayenne Turbo, concepito per colmare il vuoto di 100 cavalli che si trova tra le due versioni. È anche una delle più sportive declinazioni di Porsche Cayenne mai prodotte: lo stesso brand tedesco l’ha definito (all’incirca) un SUV che si guida come una vettura sportiva. Un mix che lega Cayenne a Porsche Panamera, a Porsche 911 e ad un lunghissimo cordone di tradizione, di emozioni, di valori. Sarà in vendita dal mese di luglio a 93.488 euro in Italia, mentre la presentazione ufficiale avverrà tra il 27 aprile ed il 2 maggio al Salone di Pechino/Beijing 2012.

La nuova generazione di Porsche Cayenne GTS viene equipaggiata con lo stesso motore 4,8 litri V8 benzina aspirato ad iniezione diretta di carburante di Porsche Cayenne S, ma a differenza di quest’ultima dispone di 420 cavalli (+15 rispetto alla “vecchia” GTS, +20 rispetto a Cayenne S) e 520 Nm di coppia massima. Vengono scaricati a terra attraverso il cambio automatico sequenziale Tiptronic S ad otto marce abbinato allo Start&Stop e mediante entrambi gli assali. Questa nuova versione del SUV Premium di Zuffenhausen raggiunge i 261 chilometri orari di velocità massima (+2 chilometri orari rispetto a Cayenne S, -17 chilometri orari rispetto a Cayenne Turbo), tocca i cento chilometri orari da ferma in 5,7 secondi (-0,2 secondi rispetto a Cayenne S, +1 secondo rispetto a Cayenne Turbo), arriva a centotrenta chilometri orari da ferma in 6,6 secondi e viaggia da zero a 160 chilometri orari in 13,3 secondi. Cayenne GTS consuma 10,7 litri di carburante per percorrere cento chilometri emettendo 251 grammi di anidride carbonica per chilometro.

È vero: Porsche Cayenne Turbo è più potente e lievemente più veloce. Eppure questa nuova Porsche Cayenne GTS è più raffinata. Sono due pianeti differenti della stessa galassia: il secondo è riservato a clienti più esigenti, più attenti, meno generalisti.

La nuova Porsche Cayenne GTS esteticamente è riconoscibile per le appendici aerodinamiche, per zona frontale simile a quella di Porsche Cayenne Turbo, per i passaruota allargati, per i dettagli bruniti (come i gruppi ottici), per lo spoiler posteriore, per i cerchi in lega specifici, per la fascia paraurti posteriore. Ma sotto il vestito (cioè dietro le apparenze) si celano sospensioni più rigide, un assetto più basso di 24 millimetri rispetto alla versione S ed il sistema PASM (Porsche Active Suspension Management).

Tutto questo si traduce così: un prodotto di tendenza, mal digerito dai puristi della Cavallina, che lambisce il mondo delle super-sportive con dettagli degni di modelli ben diversi e che tenta di scendere a patti con la sua mole ingombrante, con il suo corpo imponente, con le sue misure importanti.

Il colore verde lime è tutto un programma.