Porsche e Patrick Dempsey attori di punta sul palcoscenico della velocità [VIDEO]

Le sensazioni che offrono le corse sono simili a quelle che può riservare la vita. È necessario sgomitare a volte, bisogna alzarsi per osservare meglio cosa c’è più avanti, è doveroso vivere, puntare a un obiettivo con la stessa fame di chi non mangia da giorni e al momento giusto riposarsi, per poi trovare nuove forze in vista della prossima sfida. Sono tante le storie che si possono narrare e che hanno per protagonisti uomini, donne, piloti, personaggi che scendono nei teatri della velocità per condividere un sogno che può durare poche ore, un giorno intero o per sempre. Nel caso del video rilasciato da Porsche, queste sensazioni sono esternate dalle espressioni di un attore d’eccezione. Sono visibili negli sguardi che emergono dietro la visiera, dietro il volante, all’interno di quella 911 RSR numero 77 in evidenza all’ultima 24 Ore di Le Mans. In sintesi: nella stagione assaporata di corsa da Patrick Dempsey.

L’attore statunitense è salito sul podio nella categoria GTE-Am alla maratona su Le Sarthe con il proprio team Dempsey Proton Racing, dimostrando un talento naturale per la guida veloce. Nell’occasione, il video mette in evidenza le emozioni che trapelano dalle competizioni e quell’adrenalina agonistica che caratterizza le sfide nelle categorie Endurance. Aspetti colti attraverso una serie di immagini in cui figura costantemente l’attore e pilota statunitense, all’interno di un racconto di suoni e immagini scandito con le parole scritte da Walter D. Wintle. Frasi riassumibili con l’espressione che accompagna il documento video: “Prima o poi l’uomo che vince è l’uomo che pensa di poterlo fare.”

Altra protagonista è la Porsche 911 RSR, una vettura dall’aerodinamica curata nel dettaglio e con un passo più lungo rispetto alla vettura precedente. La spinta è fornita da un potente motore 6 cilindri boxer dotato di tecnologia a quattro valvole che, gestito da limitatore, garantisce circa 470 cavalli di potenza (346 kW), associato a un cambio sequenziale a 6 rapporti da gara GT Porsche azionabile attraverso leve al volante. La meccanica è caratterizzata da un telaio che prevede nella parte anteriore un asse a doppi bracci trasversali mentre nella zona posteriore un sistema a bracci multipli, oltre a essere presente un barra stabilizzatrice a coltello e uno smorzatore di vibrazioni a 4 vie. L’arresto dell’auto è affidato a sistema frenante ad alte prestazioni con pinze fisse monoblocco anteriori a 6 pistoncini e posteriori a 4 pistoncini.

Ma affrontare le sfide di durata per Porsche è anche sperimentare nella ricerca, studiare sistemi che sfruttino un’alimentazione alternativa, garantendo sempre elevate performance come sottolineato da un altro video diffuso dalla casa, che illustra la missione di Porsche E-Performance. Sembra come una lunga competizione tendente al progresso costante, nella quale il marchio di Stoccarda sperimenta attivamente delle soluzioni che poi possono essere trasferite sulla produzione, come già accade con i primi modelli ibridi, così come può essere importante per tracciare nuove vie, se si considera il Concept Study Porsche Mission E. In questo caso la LMP1 919 Hybrid, trionfatrice nell’ultima stagione del WEC, potrebbe essere considerata un laboratorio viaggiante in cui si sperimenta il futuro già nel presente.