Porsche: il centro tecnico di Nardò compie oggi 50 anni
Nacque nel 1975, ora ospita ben 20 piste di prova
Il 1° luglio 1975 veniva inaugurato il Centro Tecnico di Nardò. Realizzato dalla Fiat, con quell’iconico e caratteristico anello ad alta velocità da 12,6 chilometri, si è poi evoluto con nuove piste ed infrastrutture, diventando un punto di riferimento per i test. Nel 2012 entra nel gruppo Porsche, ora conta oltre 200 professionisti ed è stato utilizzato da più di 90 aziende auto.
“Siamo orgogliosi della sua storia, del contributo che ha dato all’industria e delle tante persone che, nel tempo, lo hanno reso ciò che è – le parole del direttore Antonio Gratis – NTC non è soltanto un centro prove: è un luogo in cui tecnologia e visione si incontrano per far progredire la mobilità e dove i prossimi capitoli dell’innovazione stanno già prendendo forma”.
La storia
Il Nardò Technical Center è nato, come dicevamo, esattamente 50 anni fa. Un progetto di grande avanguardia per l’epoca, voluto da Fiat, diventato ben presto un punto di riferimento internazionale per lo sviluppo ed i test delle auto. Nel corso degli anni, NTC ha ampliato le proprie capacità con nuove piste e infrastrutture, diventando anche sede di prove di velocità e di durata.
Nel 2012, con l’ingresso nel gruppo Porsche, il Nardò Technical Center diventa parte integrante dell’ecosistema di sviluppo e test di Porsche Engineering. Arrivano nuovi investimenti e le attività si ampliano lungo l’intero processo di sviluppo veicolo, con soluzioni coordinate tra test reali e virtuali. Nel 2021 viene aperto un centro dedicato ai test sulle batterie agli ioni di litio, mentre nel 2023 viene aperta una divisione software a Lecce.
Le caratteristiche
Oggi il centro si estende su 700 ettari e ospita 20 piste e impianti all’avanguardia, tra cui l’anello ad alta velocità da 12,6 chilometri, che consente test in condizioni estreme per costruttori e fornitori di tutto il mondo. Le attività spaziano dai test fisici alla simulazione, dallo sviluppo software all’innovazione digitale, grazie anche alla citata software unit di Lecce.
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