Prezzi benzina: effetto taglio accise, si torna attorno a 1,7 euro/litro
Draghi: "L'andamento italiano è in linea con il resto d'Europa"
Dopo più di due settimane oltre i 2 euro al litro, i prezzi di benzina e diesel tornano sotto quella soglia, per effetto del taglio delle accise deciso dal Governo. È entrato in vigore ieri ed oggi più o meno tutti i distributori hanno recepito questo cambiamento sui prezzi, con una media nazionale poco sopra quota 1,7 euro al litro.
Un taglio di 30,5 centesimi
Tanti automobilisti sono corsi, infatti, alle pompe per effettuare il rifornimento, per un taglio che durerà per un mese. Sperando, nel frattempo, il prezzo possa tornare su livelli più accettabili, accise comprese, soprattutto se, come tutti ci si augura (e non certo in primis per la benzina), dovesse finire il conflitto in Ucraina. La sforbiciata del costo è di 30,5 centesimi al litro sia per la benzina che per il diesel, per effetto dei 25 centesimi di accisa più i 5,5 centesimi di IVA sull’accisa. Aspettando il bonus benzina.
Il premier Mario Draghi ha fatto il punto della situazione sui carburanti, in un passaggio delle comunicazioni alla Camera: “Secondo la Commissione europea, l’andamento dei prezzi italiani è in linea con quelli del resto dell’Europa. Lunedì 14 marzo, il diesel costava 2,31 euro in Germania, 2,14 euro in Francia e 2,15 euro in Italia”.
I prezzi del 23 marzo 2022
Le rilevazioni odierne sui dati del Mise sono poco significative, rispetto al solito, perché sono relativi a ieri e non a stamattina e, dunque, senza il taglio delle accise. Tuttavia, c’è stato comunque un ribasso rispetto alle quotazioni precedenti: la media al self service della benzina è di 2,105 €/l, mentre quella del diesel è 2,086 euro/litro.
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