Prezzi carburanti: benzina anche a 2 euro, metano alle stelle

Continua, senza sosta, la corsa verso l’alto del prezzo dei carburanti. L’inizio del mese di novembre ha visto un’ulteriore risalta, con la benzina arrivata anche a superare i 2 euro al litro ad alcune pompe autostradali al servito, un prezzo toccato anche dal metano, che sta mandando in crisi i distributori del settore.

I prezzi al 3 novembre

L’ultima rilevazione del Ministero dello Sviluppo economico mostra un prezzo medio settimanale della benzina al self service di 1,749 euro al litro (+3,41 centesimi in una settimana), mentre il diesel si è attestato a 1,613 €/l (+5,18 cent) ed il Gpl a 0,83 euro/litro (+4,53 cent). Come dicevamo, se ci si reca ai distributori con il servito, i costi si impennano ulteriormente e possono superare i 2 euro al litro per la verde, avvicinandosi alla soglia anche per il diesel.

Il petrolio sale

A meno di interventi straordinari, non sono in vista buone notizie per il prossimo futuro. Infatti, secondo Staffetta Quotidiana, c’è stato un aumento del costo del petrolio nel Mediterraneo ed anche una salita per i prezzi del Gnl alla pompa. Questo fa presupporre ulteriori effetti negativi sui prezzi futuri dei carburanti ai distributori.

”Una vera e propria emergenza”

Secondo il Codacons c’è stato un aumento di circa 430 euro su base annua per famiglia, con un costo cresciuto di circa 20 euro in più per un pieno, rispetto allo stesso periodo del 2020. E Assoutenti lancia l’allarme per Natale: “Siamo in presenza di una vera e propria emergenza, perché gli incrementi dei listini dei carburanti hanno effetto negativo sull’intero sistema economico. Il potere d’acquisto dei cittadini subirà un contraccolpo e si farà sentire sui consumi di Natale”.