Prezzi carburanti: continua l’ascesa, livelli record per il diesel
Unione Consumatori: "Serve ridurre le accise"
Non si ferma la crescita dei prezzi dei carburanti in Italia, ormai ininterrotta da oltre un anno, con la fondata ipotesi continui anche nelle prossime settimane. Ormai la benzina è quasi giunta a 1,750 euro al litro, mentre il diesel ha raggiunto livelli record, che non si registravano dal 2014. “Serve ridurre le accise”, reclama l’Unione Consumatori.
I prezzi al 26 ottobre 2021
Entrando più nel dettaglio, la benzina ha un costo al self service di 1,746 euro al litro, mentre il diesel è arrivato a 1,608 €/l ed il Gpl a 0,826 euro al litro. Tornando sul gasolio, bisogna appunto risalire al 2014 per arrivare ai livelli attuali e c’è il rischio di una stangata nel prossimo futuro, con l’idea di abolire le agevolazioni attuali.
Più di 400 euro all’anno in più
Utilizzando le rilevazioni settimanali del Ministero della Transizione Ecologica, l’Unione Nazionale Consumatori ha effettuato l’ormai classico confronto con quanto avveniva un anno fa. Il 26 ottobre 2020, la benzina aveva un prezzo di 1,388 euro/litro ed il gasolio era a 1,259 euro al litro, con un aumento di oltre il 25% per entrambe.
“Un balzo che equivale, su base annua – spiega il presidente dell’associazione Massimiliano Dona – ad una stangata pari a 430 euro all’anno per la benzina e a 419 euro per il gasolio”. Per questo, c’è la richiesta al Governo di intervenire “prima del varo della manovra, riducendo le accise dei carburanti, dell’elettricità e del gas”.
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