Reefilla: ecco la start-up italiana con il servizio di “ricarica delivery”
Il dispositivo di ricarica verrà consegnato all'indirizzo prestabilito, senza alcun disturbo per il cliente che potrà rimanere in casa o in ufficio
In un mercato in continuo mutamento e con la forte spinta verso l’elettrico, c’è bisogno di nuove soluzioni per risolvere le nuove problematiche. Una fra tutte, per l’auto elettrica, è sicuramente la gestione della ricarica, considerando la non adeguata infrastruttura in Italia e le difficoltà che vincolano molti utenti dal loro acquisto. L’assenza di un box privato infatti, rischia di impedire a molti automobilisti di approcciarsi seriamente ad un’auto elettrica o ibrida plug-in. C’è però una start-up tutta italiana che sarebbe pronta a risolvere in modo intelligente e geniale tale problematica.
Reefilla, così 3 giovani “ex manager” di FCA inventano il servizio di ricarica delivery
Si chiama infatti Reefilla (dall’inglese refill, quindi riempire) e consiste in un servizio per consegnare uno strumento di ricarica a domicilio per la propria auto elettrica. Non importa dove si trovi l’auto, c’è sempre la possibilità di ricaricarla (a patto che sia in una zona accessibile). Questa l’idea lungimirante di 3 ex manager italiani che hanno deciso di abbandonare il loro contratto indeterminato da FCA per scommettere tutto su questa idea. Pietro Balda, Marco Bevilacqua e Gabriele Bergoglio con età comprese tra i 31 e i 33 anni, di cui due piemontesi, si sono lanciati in questa avventura ad aprile 2021, abbandonando il così detto “posto fisso”.
Il servizio di Reefilla consentirà di raggiungere qualsiasi veicolo in qualsiasi punto della città. Un alert avviserà l’automobilista quando il suo livello di carica scenderà sotto al 20%, suggerendo la ricarica a domicilio tramite il servizio. Accettando, sarà inoltre possibile comunicare la posizione dell’auto così da delegare ai tecnici della società l’apertura dello sportellino e l’avvio della ricarica, in maniera contactless e senza disturbi per l’automobilista. In questo modo, in circa mezz’ora sarà possibile ricaricare fino a 120 km di autonomia.
Il dispositivo di ricarica che verrà consegnato presso la posizione GPS dell’auto sembrerebbe un grosso “power-bank” su ruote, da lasciare affianco alla vettura finché sarà necessario effettuare la ricarica (o fino al pieno della batteria, nonché l’esaurimento della carica del dispositivo stesso). Le dinamiche precise verranno comunicate in seguito, con un lancio previsto su Milano e Torino entro la metà del 2022.
Il servizio è infatti già stato testato con ottimi risultati su Tesla, Renault e molti veicoli elettrici del Gruppo Volkswagen, aspettando consensi anche da parte di Stellantis.
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