Renault 2011: un nuovo eco-propulsore diesel 1,6 litri dCi

Renault 2011: un nuovo eco-propulsore diesel 1,6 litri dCi

La recessione automobilistica mondiale, di cui ancora si annusa l’alito mefitico, di cui su noi, tuttora, pesa l’afflato gravoso ed irrespirabile, ha strappato il capitolo vigente, quello di sprechi ingenti e di contingente inquinamento, per porre inizio, per scrivere l’incipit d’un nuovo solco: quello eco-sostenibile.

Immaginando di scrivere con una penna verde, tutti i costruttori mondiali si stanno progressivamente adeguando al cambio di guarda: il dittatore non è più il petrolio, lo scranno passa di mano, l’eco-mobilità regna ora, forse meno dispotica.

La pratica che più piace alle maison automobilistiche è quella del downsizing, il ridimensionamento delle cilindrate dei propulsori: con poco sforzo si sfornano nuove unità, sottodimensionate ma altrettanto potenti. Il risultato è la revisione della quantità di emissione di CO2, così come del tasso di consumo di carburante.

L’ultima casa automobilistica ad aver firmato il patto con Madre Natura è Renault: s’annuncia oggi una nuova unità diesel, che andrà a sostituire il vecchio motore 1,9 litri dCi, che eroga 130 cavalli. Il delegato alla rottamazione del atavico progenitore è un 1,6 litri dCi, che fornirà al pilota i medesimi 130 cavalli (anche se più puliti). Tuttavia, due dettagli ottengono la maggiore attenzione: questo propulsore è il primo diesel che Renault fornisce di sistema Start&Stop e, inoltre, la nuova unità sarà in grado, con forte probabilità, d’accogliere la trasmissione automatica doppia frizione.

Il fregio ecologico si esprime con consumo ridotto del venti-per-cento rispetto all’unità 1,9 litri ed il tasso di emissione di CO2 limato di 30 grammi ogni chilometro percorso. Dovremo attenderlo sino al prossimo anno, quando dovrebbe raggiungere la gamma Scenic e quella Megane.

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