Renault Clio Duel2, vuole essere alla moda [PROVA SU STRADA]

Nuova dotazione e tocchi di colore per cambiarle il carattere

L’estroso Laurens van den Acker ha pensato a due edizioni, per ora a tiratura limitata, con tocchi fashion e chic per la fortunata segmento B di Casa Renault, abbiamo provato la più ricca Duel2 su base Clio 2 volumi in abbinamento al 1.5 dCi ed alla trasmissione a doppia frizione EDC

Renault Clio 1.5 Energy dCi 90cv EDC Duel2 – Sulle doti di Laurens van den Acker ci sono oramai pochi dubbi, è certamente uno dei designer più estrosi del panorama automobilistico. Di lui ci ricordiamo frasi ad effetto, come quando affermò che le linee dei modelli da lui disegnate avrebbero tratto ispirazione dalla curve di Laetitia Casta, ma anche modelli dal look decisamente riuscito, con quel giusto mix di carattere, senza eccedere nel particolare che non a tutti piace. In questo caso ha dato una “incipriata” alla Clio, il cui debutto risale al 2012, dandole con pochi tocchi un sapore fashion, che non guasta mai, ma soprattutto facendoci rivedere il nostro (ma era condiviso da molti) giudizio negativo sulle finiture interne, che in questa configurazione possono soddisfare anche i palati più difficili. Presentate alcuni mesi fa le due versioni, Duel e Duel2 (si pronuncia Square, cioè “al quadrato”) sono disponibili con varie motorizzazioni e sia per la 2 volumi che per la wagon “Sporter”.

Design e Interni: [xrr rating=4/5]

Con la Duel la Clio si fa elegante
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L’idea non è nulla di particolarmente innovativo: realizzare un nuovo allestimento che diventi una sorta di aggiornamento di un modello che oramai si appresta a spegnere le 4 candeline, continuando a farne parlare un po’. La cosa positiva è che con lo zampino del suo sapiente designer, in collaborazione con la School of Fashion dell’Istituto Marangoni, questi tocchi nuovi regalano davvero qualcosa di concreto alla Clio, che ha saputo convincerci e conquistarci più della sorella che avevamo provato quasi 3 anni or sono. La “base di partenza” è la ZEN, allestimento già piuttosto ricco, a cui questa serie limitata dona un tocco di classe in più con alcuni dettagli dedicati, come la pellicolatura per il tetto (anche se è un optional) e per gli specchietti (di serie) “DOTS” (Duel) o “Diamond” (Duel2) e i cerchi diamantati black, da 16” per la Duel, da 17 per la Duel2. A questo viene aggiunto qualche optional, come ad esempio i fendinebbia. Le differenze tra i due nuovi allestimenti sono “a salire”, con la Duel2 che aggiunge, oltre al pollice in più per le ruote, i vetri scuri e una dotazione più ricca all’interno. I colori dedicati, tutti all’insegna dell’eleganza, rendono la Clio forse un po’ meno sbarazzina e per questo più indicata per chi la patente non l’ha appena presa e i vent’anni li ha passati da qualche tempo, ma certamente più fashion ed altrettanto orientata anche ad un pubblico giovane. Eleganza che è dedicata al solo mercato italiano, evidentemente ancora un rifermento da questo punto di vista, dove la Clio nella sua quarta generazione è regina del mercato delle segmento B. Forse anche per questo i nuovi allestimenti non sono accompagnati da alcun aggiornamento estetico. Malgrado non sia fresca di lancio, la Clio sembra infatti ancora accattivante e moderna.

Interni: l’abitacolo si giova di un aspetto meno “giocoso” e più curato
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Ancor più che gli l’esterni, la Duel 2 della nostra prova si riconosce per le novità a bordo. Prima di tutto la già eccellente dotazione della ZEN si arricchisce di un corposo elenco di accessori. Per la Duel il “pacchetto” include il bel volante in cuoio e le finiture DOTS per le cornici delle bocchette dell’aria e per alcuni profili interni, mentre la “2” (oltre a sostituire come per gli esterni ai DOTS i Diamond), aggiunge un ricchissimo carico di optional, inclusi nel prezzo.

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Le finiture Diamond dell’allestimento Duel2

Parliamo di climatizzatore automatico, del pomello del cambio in alluminio, del sistema R-Link Evolution con radio MP3, Bluetooth ed ingressi USB Aux, il tutto con comandi al volante ed integrato con il navigatore e il generoso touchscreen da 7”. L’ultima chicca della Duel 2 sono poi i sedili in pelle riscaldabili. Dobbiamo ammettere che con questa configurazione la Clio cambia radicalmente aspetto, facendo venir meno una delle principali critiche che le avevamo fatto in passato: quella di essere eccessivamente sbarazzina. Caratteristica che finiva per farla sembrare un po’ economica in alcune finiture, mentre ora grazie ai toni scuri, a materiali pregiati ed a una maggior cura dei dettagli, la percezione di qualità è ben altra. Si conferma invece uno dei migliori pregi della Clio di quarta generazione, con uno dei più capienti bagagliai della categoria, che fa segnare un 300 litri tondi tondi, 1.146 a sedili abbattuti.

Comportamento su Strada: [xrr rating=3.5/5]

L’handling guadagna con i cerchi da 17” e con la generosa gommatura
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Grazie alle novità di questo allestimento si viaggia comodi, questo è fuori di dubbio. Tra climatizzatore automatico, sedili e volante in pelle e la ricca dotazione sembra di essere su una segmento B Premium. A parte qualche fruscio aerodinamico proveniente dalla zona dello specchietto destro (stranamente il sinistro sembrava essere più silenzioso), anche il comfort acustico è buono. Dal punto di vista della guida le migliorie della Duel2 sono invece limitate alla presenza dei cerchi da 17″, abbinati a pneumatici 205/45, che rendono più rigida e reattiva la vettura, ma senza cambiarne l’indole di base, che resta quella di un’auto votata più al comfort che all’handling sportivo. Il rollio non è infatti tra i più ridotti, anche se messa alla prova su un percorso impegnativo come il tratto finale che ci ha portati da Milano a St. Moritz, la Clio ha dimostrato di avere sempre un comportamento sincero e prevedibile e che, dopo una prima parte dell’escursione delle sospensioni abbastanza morbida, l’appoggio si fa sicuro e permette di affrontare le curve anche ad andatura sostenuta. Notiamo che anche in questo caso l’Esp non è disinseribile, la cosa sta diventando sempre più “normale”, anche se a parer nostro dovrebbe essere sempre possibile farlo. Nello specifico ci siamo trovati in condizioni di fondo innevato e gomme estive, classica situazione dove un ottimo guidatore può ancora ottenere dei risultati migliori dell’elettronica, evitando di dover montare le catene. La sicurezza e la logica di evitare possibili pericoli però prevale e, molto probabilmente, di qui a qualche anno questa sarà la soluzione che seguiranno tutte le Case automobilistiche. Chiusa questa piccola parentesi tecnico/romantica, la Clio è promossa nella guida. Il volante ha la corona spessa, dettaglio che già da fermo regala una piacevole sensazione, confermata poi da uno sterzo che, pur non essendo dei più sportivi, è ben reattivo e, grazie alle gomme ribassate, restituisce feedback piuttosto diretti. Anche il comparto freni ha sorpassato l’esame del passo del Maloja affrontato speditamente senza alcun problema, l’auto non si scompone mai nemmeno quando si frena su strade con pendenze e fondi irregolari, a testimonianza di una ottima bilanciatura e dell’eccellente lavoro dell’ABS, soprattutto alla luce del fatto che al posteriore ci sono due tamburi.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=3.5/5]

90 cavalli per il dCi, qui abbinato al cambio doppia frizione
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L’avevamo provata con il piccolo tre cilindri benzina da 90 cavalli, analoga potenza ha anche il mille-cinque Energy dCi. In questo caso la potenza sembra maggiore, sia perché arriva prima, a 4.000 giri per la precisione, ma a far la differenza è la coppia. Il propulsore a gasolio non solo è capace di un dato massimo ben più elevato, con i suoi 220 Nm, ma li eroga anche a soli 1.750 giri. Grazie a questo la Clio da noi provata non è certo un fulmine di guerra, ma si “muove” egregiamente. Il peso è piuttosto contenuto, con i suoi 1.071 Kg, così lo 0-100 viene coperto in un buon 11.7 secondi, con una velocità massima di 178 Km/h. Questo motore è una conferma, non per nulla viene utilizzato anche da altre Case con accordi con Renault, sia per la sua ottima erogazione, ma anche per altre caratteristiche come silenziosità e per i consumi molto buoni, come vedremo più avanti. La sua elasticità si avverte anche in abbinamento al cambio a doppia frizione EDC, di cui l’auto in prova è dotata, che non “lavora” praticamente mai in scalata, a meno che non si prema con vigore sull’acceleratore. La scelta di una trasmissione automatica viene premiata nell’uso cittadino, dove l’assenza della frizione rende l’auto molto più comoda e pratica, ma non ci sentiamo di promuoverla quando nella guida extraurbana si vuole sfruttare un po’ il motore. Pur essendo una tipologia di trasmissione tra le più sportive, qui si è preferita una impostazione abbastanza tranquilla, al punto che, se non l’avessimo saputo, per certe caratteristiche avremmo giurato che si trattava di una trasmissione automatica classica, di quelle con il convertitore di coppia. Di contro il vantaggio si avverte in termini di comfort, con cambiate che nell’utilizzo “normale” non si avvertono quasi da quanto sono morbide e fluide. Insieme alla già citata silenziosità ed alla quasi totale assenza di vibrazioni del propulsore questo si traduce in un risultato che convincerà chi cerca un’auto comoda e gradevole da guidare quotidianamente, a preferire l’EDC al cambio manuale.

Consumi e Costi: [xrr rating=4/5]

La Clio parte da 13.600 euro, la “nostra” però sfonda quota 20 mila
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I prezzi della Clio partono dai 13.600 euro della 1.2 16v 75cv Life, per poi salire a 16.300 se si opta per il 0,9 litri 3 cilindri, mentre sul fronte diesel si parte dai 15.600 euro della 1.5 dCi 75cv Life, 500 euro in più per la 90 cavalli. Mentre il cambio EDC, dove previsto, si paga 1.600 euro. Al top della gamma la R.S. da 200 cavalli con i suoi 23.900 euro, che salgono a 26.000 per la più estrema versione Trophy da 220 cavalli. Il nuovo allestimento Duel si traduce invece in circa 750 euro in più rispetto ad una ZEN in pari versione ed è disponibile in abbinamento a tutti i motori, eccetto la R.S. e la 1.2 a GPL. Come detto è presente a listino anche per la Sporter, dove però non è acquistabile con i benzina da 1.2 litri. La Duel2 della nostra prova, alla luce di un generoso pacchetto di accessori aggiuntivi, aggiunge ulteriori 1.700 euro. Senza dover prendere una calcolatrice, una Clio come quella che vedete in questa prova, tra cambio EDC ed allestimento Duel2, anche se molto completa nella dotazione, diventa abbastanza impegnativa all’atto dell’acquisto, con un totale di 21.600 euro. Sul fronte colori, sono 5 quelli abbinabili all’allestimento Duel (nero, rosso, grigio Cassiopea, grigio Platino e bianco), sempre 5 (con il marrone che sostituisce il rosso) per la Duel2. L’identificativo “Energy” che affianca il nome del propulsore è invece una garanzia di termini di risparmio alla pompa del benzinaio. Con uno sbalorditivo valore di 3.5 l/100 Km dichiarato nel ciclo medio combinato che si traduce in valori reali rilevati meno sbalorditivi, ma di tutto rispetto. La Clio 1.5 Energy dCi 90cv ha infatti fatto segnare un consumo di oltre 17 Km con un litro di gasolio (5.7 l/100 Km se preferite) al termine della nostra prova, tra i migliori di sempre tra le segmento B da noi provate. Medesimo valore abbiamo rilevato ad andatura autostradale (130 Km/h).

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
L’allestimento DUEL le dona un aspetto molto elegante ed una qualità percepita più elevata, motore molto parco e silenziosoQualità degli interni migliorata, ma non ancora eccellente in alcune finiture, cambio poco sportivo.

Renault Clio 1.5 Energy dCi 90cv EDC Duel2: la Pagella di Motorionline

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