Renier R12: la prova del maxi gommone a Cannes [VIDEO]

Le sensazioni di guida con Maurizio Bulleri

Renier R12: la prova del maxi gommone a Cannes [VIDEO]

Spinto da una forte passione e motivato dal desiderio di realizzare gommoni di altissimo livello, Luigi Renier ha realizzato la nuova ammiraglia dell’omonimo cantiere: il Renier R12. Lungo 12 metri e largo 4,06 metri, con un dislocamento a vuoto di 4,25 tonnellate senza i motori, l’R12 è un gommone open ma in realtà la cabina sottocoperta è piuttosto ampia, gode di una notevole altezza, ha due prese d’aria e un letto dove è possibile pernottare, la toeletta è nascosta lì sotto. Le tecniche di produzione di questo cantiere permettono di personalizzare gli arredamenti e l’allestimento e, quindi, potete immaginare anche qualcosa di diverso da quello che adesso vedrete.

Le caratteristiche

Renier R12

Nel suo stile, nella sua carena, sono riconoscibili le linee mediterranee. È stato disegnato per prendere il sole, per divertirsi in compagnia e per navigare sulle onde tipiche di questo mare, con una lunga ruota di prua. Le camere d’aria a poppa sono grandi e sfiorano l’acqua. Per mantenere la pura identità del gommone, le valvole sono a scomparsa, quindi protette, e lasciano più pulito il disegno del tubolare. Il primo esemplare viene proposto con una coppia di propulsori diesel D6 Volvo Penta da 440 cavalli ciascuno, abbinati a piedi poppieri con frizioni idrauliche, per rendere fluida la manovra e morbido l’innesto dell’investitore. Poi, per facilitare l’ormeggio, naturalmente c’è il joystick.

Rispetto al modello R11, è più lungo di un metro. Grazie a questa maggiore dimensione, ha un pozzetto più conviviale, con un paio di posti a sedere in più e divani che si sviluppano attorno a tavoli, che possono essere sistemati in modi diversi e che poi vengono riposti in appositi gavoni a poppa. Voglio darvi un’informazione tecnica spesso trascurata, ma importante, perché questo gommone ha serbatoi di notevole capacità: 290 litri per l’acqua e 910 litri per il gasolio. Con questi valori e con questo equipaggiamento potete coprire in giornata lunghe tratte e offrire ai vostri ospiti il piacere di navigare seduti e protetti, oppure sdraiati sui prendisole. Quello di prua è addirittura in grado di ospitare quattro persone. Sotto ci sono tre gavoni più uno per le cime del musetto e il pozzo catena. I vani storage sono molti, anche sotto le sedute di poppa: uno è estraibile per raccogliere i rifiuti, due stive anche sulla piattaforma baia

Il t-top si raccorda esteticamente con il parabrezza e ha dimensioni contenute, sufficienti per coprire il posto di pilotaggio, ma non eccessive per ridurre gli effetti negativi di questa sovrastruttura come la presa al vento in elevazione del baricentro. Se volete ampliare la zona d’ombra, avete a disposizione il tendalino servoassistito a totale scomparsa. La consolle è molto funzionale ma, come tutto il rumore, può essere personalizzata. Mi piacciono i portaoggetti sopra la plancia e soprattutto lo stacco di sicurezza, raro con gli entrofuoribordo diesel.

Il mobile cucina è attrezzato con lavello, fuoco e tagliere e sui lati da una parte c’è il frigo da 85 litri, dall’altra un cassetto è uno sportello, mentre la macchina del caffè è inserita in uno scomparto dedicato. L’uso del tech, le sue curvature, contribuiscono a dare un’immagine di elegante finitura ed è proprio con la lavorazione artigianale accurata, piuttosto che con la produzione in grande serie, che Renier vuole distinguersi. Il gommone è personalizzabile però, in realtà, è già disegnato come molti di voi vorrebbero fosse fatto.

La prova

Proviamo Renier R12 con la massima motorizzazione possibile: due motori Volvo Penta da 440 cavalli ciascuno, abbinati naturalmente ai piedi poppieri. Nella personalizzazione di questo gommone, però si possono scegliere anche i propulsori: addirittura potreste optare per degli entrofuoribordo a benzina di potenza inferiore o per dei fuoribordo, ad esempio una coppia o una tripletta di motori 450 cavalli Mercury Racing o due da 600 cavalli. Entra subito in planata, l’immediatezza è riferita al fatto che siamo a una bassa velocità e che ho dato pochissimo gas. Questo già ci fa capire che la distribuzione dei pesi a bordo, soprattutto la posizione del peso maggiore ovvero quello dei motori, è corretta. La posizione del trim in questo momento è meno 5 gradi, la più bassa possibile. La visibilità è perfetta e sarà ancora migliore quando accelererò.

Renier R12

Stiamo navigando nelle acque davanti a Cannes, oggi c’è vento ed un po’ di mare mosso, altezza dell’onda circa 50-60 centimetri. La affronto di prua. Trim ancora tutto basso, velocità 20 nodi, consumo di carburante 2,7 litri per miglio. È il risultato di una carena scorrevole, ma anche di una propulsione diesel. In realtà immediata, prontissima, un angolo di barra di pochi gradi e un angolo di evoluzione strettissimo. Poi la ritroviamo anche a velocità più alta. Il mare si sta facendo un po’ più cattivo, ma anche questo gommone, con il suo look a tratti aggressivo. Venticinque nodi, stesso consumo di carburante di prima, però ho dato un po’ di trim per sentirlo scorrere meglio, per far partire la scia non da prua ma dal centro scafo e avere quindi un po’ meno di resistenza.

Il comfort è eccellente anche a questa velocità. Adesso aumentiamo a 30 nodi, ma occorre ancora un po’ più trim. E il consumo è incredibilmente sempre lo stesso, sempre 2,7 litri per meglio. A questa velocità, dovete essere delicati con la ruota di timone, altrimenti la forza centrifuga è notevole e dovete tenervi saldi, perché questa carina è profonda. Tiene bene la rotta, anche in virata. Quindi tutto l’angolo di barra che date, lei lo trasforma in virata. Per l’esattezza l’angolo dietro a poppa è di 18 gradi. Andiamo per la massima velocità di crociera, non per la massima velocità. I motori ancora ad un regime che possono tenere continuativamente, interrottamente, e siamo a 38 nodi. Giudicate voi comfort a bordo, favoloso. Così piacevole navigare anche sul mosso che direi che è il momento di mettere giù la manetta. Do il trim, anche se ho il mare in prua. Voglio sentirlo leggero sull’acqua e voglio capire quanto è facile da condurre. Quarantaquattro nodi di velocità, steso sull’acqua, basso sulle onde, lo vedete degli spruzzi, senza alcuna difficoltà di controllo ed è dolcissimo. A questa velocità arriveremo in Corsica, in un paio d’ore. Andiamo?

Rate this post
Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Nautica

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Array
(
)