Sciopero taxi 5-6-luglio: due giorni di stop, contro la liberalizzazione

Trovare un taxi disponibile in Italia sarà molto complicato in questi due giorni. Le sigle di categoria, infatti, hanno indetto uno sciopero per il 5 e 6 luglio 2022, che è iniziato questa mattina alle 8 e si protrarrà fino all’intera giornata di domani. La protesta è contro il DDL Concorrenza e la liberalizzazione del servizio.

Sciopero e manifestazione

Lo stop di 48 ore, dunque, finirà alle 8 di giovedì mattina, ma i taxi non saranno solamente fermi (garantendo però i servizi sociali). Alle 10 di oggi, infatti, è in programma una grande manifestazione nazionale, con concentramento in Piazza della Repubblica a Roma. Ma la mobilitazione si allargherà sicuramente anche alle altre grandi città, portando probabilmente anche qualche disagio al traffico nelle zone dove verrà attuata questa protesta.

”No alla liberalizzazione”

Perché i tassisti protesteranno? L’oggetto del contendere è l’articolo 10 del DDL Concorrenza, in cui si parla di “adeguamento dell’offerta di servizi alle forme di mobilità che si svolgono mediante l’uso di applicazioni web che utilizzano piattaforme tecnologiche per l’interconnessione dei passeggeri e dei conducenti”. Nonostante gli incontri recenti con il Governo, non è stato trovato un accordo e le sigle sindacali chiedono lo “stralcio di questo articolo, senza se e senza ma”.

“Un servizio che in mano a multinazionali rischia di finire oltre che più caro potrebbe diventare qualitativamente inferiore – le parole di Emilio Boccalini, presidente TaxiBlu Milano, a Il Giorno – Molti di noi da tutta Italia saranno a Roma per far sentire la propria voce al Governo, di chi dall’oggi al domani rischia di perdere lavoro e investimenti”.