Seat Ibiza 1.0 EcoTSI 115 CV FR, la quinta generazione è davvero la migliore di sempre? [PROVA SU STRADA]

Una piattaforma, la MQB A0, che le fa fare un salto di livello, sia in termini di abitabilità che di guida, unita ad una dotazione tecnologica al top, soprattutto in questo ricco allestimento FR

Da piccola, crescendo in dimensioni interne ed esterne, la nuova Ibiza si fa quasi “media”, diventando un compromesso in grado di soddisfare le esigenze di un pubblico molto eterogeneo, restando comunque un’auto giovane. Promossa a pieni voti per piacere di guida e dotazione, anche il 3 cilindri a benzina ha le carte in regola per farsi amare, per brio, oltre che per consumi ed efficienza

Seat Ibiza 1.0 EcoTSI 115 CV FR Si tratta di un modello importante per il marchio spagnolo, che lo definisce uno dei tre pilastri della sua gamma, insieme alla Leon ed all’Ateca, primo SUV del brand, ma già diventato fondamentale per l’immagine della casa di Martorell. L’Ibiza è giunta alla sua quinta generazione, dopo il debutto nell’ormai lontano 1984. Da allora è stato il modello più venduto, capace di convincere oltre 5,4 milioni di acquirenti nelle sue varie generazioni. La quinta ha debuttato lo scorso anno al Salone dell’Automobile di Ginevra ed ha le carte in regola per far fare un salto in avanti a Seat, con una segmento B che si propone come riferimento di mercato, con una sua personalità molto interessante in termini di immagine, ma anche tanta sostanza, su ogni fronte: abitabilità, qualità percepita, piacere di guida e motorizzazioni in grado di convincere, come il TSI 3 cilindri da un litro che abbiamo provato in versione da 116 cavalli ed abbinato ad un ottimo cambio manuale a 6 rapporti. Il tutto offerto a partire da 13.800 euro, 18.100 per un esemplare con questa motorizzazione ed allestimento. Difetti? Pochi e di lieve entità, ma la vera difficoltà, sul nostro mercato, è quella di convincere una clientela tra le più allergiche ai brand meno nobili, spesso senza alcuna reale e concreta motivazione.

Design e Interni: [xrr rating=4.5/5]

Un bel carattere, con uno stile elegantemente sportivo

Tutto ruota intorno alla nuova piattaforma MQB A0, vero fiore all’occhiello della nuova Seat Ibiza. Intorno ad un pianale che garantisce una spaziosità interna notevolmente maggiore, nasce una vettura con proporzioni nuove, dato che la quinta Ibiza, rispetto al modello precedente, guadagna addirittura 87 mm in larghezza (arrivando a quota 178 cm), ma con una lunghezza sostanzialmente inalterata (- 2 mm per 405 cm), così come resta ferma a 144 cm l’altezza (- 1 mm). La nuova Ibiza è più robusta e anche molto più sicura, come dimostra il fatto di essersi aggiudicata le 5 stelle, massimo punteggio ottenibile, nei test Euro NCAP, spiccando in particolare nelle aree della protezione dei passeggeri adulti, con un punteggio percentuale del 95%.

Prettamente dal punto di vista estetico, le nuove proporzioni, unite ad esempio alle 3 coppie di nervature sul cofano, una delle quali si unisce con la linea dei montanti del parabrezza, conferiscono alla Ibiza un’immagine più matura, da vettura media quasi, anziché da segmento B, con una connotazione sportiva, dando subito l’impressione di essere ben piantata a terra, ma con una bella dose di eleganza e la capacità di essere discreta. Linee tese e taglienti, come quelle che definiscono i gruppi ottici anteriori, ma anche sinuose curve, tra tutte quelle dei passaruota muscolosi, che definiscono tra l’altro carreggiate aumentate, di ben 60 mm anteriormente e di 48 dietro. A crescere, malgrado la lunghezza sia rimasta costante, è anche il passo, di 256 cm, quasi 10 in più del modello che rimpiazza.

Interno: Salto di livello, non solo in spazio a disposizione

La nuova Ibiza è più larga, ma con l’ingombro più importante nell’ottica dell’uso cittadino, la lunghezza, che resta ferma a 405 cm. Anche grazie a questo, si fa molto più spaziosa dentro, soprattutto alla luce di un passo decisamente più importante. Il risultato è che lo spazio cresce, sia per chi siede davanti, che per i passeggeri posteriori, che guadagnano ben 35 mm per le loro gambe, ma anche 17 in altezza per la testa, che diventano 24 davanti. I sedili anteriori sono ben 42 mm più larghi che in precedenza, mentre la capacità del bagagliaio aumentata di 63 litri, salendo a ben 355, una capacità tra le più elevate del segmento. Per ottenere questo ottimo risultato si è abbassato il livello del pianale, creando un bel gradino rispetto alla soglia di accesso. Forse non sarà comodissimo, ma la capacità è notevole e sembra quella di una segmento C più che di una compatta B.

Dimensioni cresciute a parte, la Ibiza si fa matura anche per altre caratteristiche, dalla qualità percepita, che migliora (ma qualche plastica rigida nella parte alta della plancia c’è ancora, così come sulla cugina Polo), ma soprattutto per la tecnologia, davvero ottima e con caratteristiche, anche in questo caso, al top del segmento di appartenenza. Una vettura che è davvero connessa al 100%, grazie alla predisposizione per l’utilizzo di Apple CarPlay, Android Auto o MirrorLink. In più, in questo allestimento FR, troviamo anche il caricabatteria wireless, con un sistema per migliorare la ricezione, il “booster antenna GSM”. A dire il vero le due caratteristiche finiscono per rendere la ricarica “ridondante”, perché per utilizzare la prima occorre collegare il telefono con un cavo USB, quindi rinunciando di fatto alla ricarica senza fili. Poco male, anche perché non sempre salendo in auto occorre sfruttare il navigatore o altre funzionalità del proprio smartphone replicate sullo schermo della vettura, mentre la ricarica è una esigenza più frequente e sentita.

Abbiamo apprezzato l’utilizzo di Google Maps, visibile sul generoso schermo da 8” del sistema di infotainment, attraverso l’uso di Android Auto, nel nostro caso. Rispetto ad un navigatore “stand alone”, ci sono vantaggi e svantaggi. Citiamo ad esempio la necessità di avere a disposizione la rete dati, anche se avete preventivamente scaricato le mappe, perché necessaria a calcolare e ricalcolare il percorso. Di contro le mappe sono sempre aggiornate e le informazioni sul traffico, con annessi percorsi alternativi per risparmiare tempo, è di un altro livello rispetto ad un classico navigatore. Anche graficamente e nel funzionamento è una soluzione che si fa apprezzare, con plus interessanti quali la lettura vocale dei messaggi Whatsapp, ai quali si può rispondere dettando ed inviando un testo, senza mai doversi distrarre prendendo il cellulare in mano.

Durante la nostra prova l’abitacolo della Ibiza si è fatto molto apprezzare, per la qualità della vita a bordo, offerta in termini di spazio, di dotazione e comfort. Le possiamo trovare solo alcune piccole pecche, tra le quali citiamo il comando manuale dei finestrini posteriori, ormai piuttosto desueto e sottotono rispetto ad un ambiente di livello molto buono, oltre all’assenza delle maniglie per i passeggeri e di ganci per fissare una giacca o altro, anche se si tratta di una scelta piuttosto diffusa in questo segmento.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4.5/5]

Sportiva nel DNA, paga solo un piccolo scotto in termini di comfort

Le magie della piattaforma MQB A0 non si fermano alla cresciuta abitabilità interna. Ad esempio, riesce ad offrire una rigidità torsionale aumentata del 30%, che abbinata alle sospensioni di questa Ibiza (Mc Pherson all’anteriore, con asse posteriore semi-rigido), oltre che alla presenza di cerchi da 18″, gommati 215/40 con coperture sportive, regala un handling di guida davvero di ottimo livello. Le sospensioni sportive dell’allestimento FR, più rigide e con ammortizzatori a controllo elettronico con due modalità, sono infatti ben sostenute nella loro taratura, caratteristica che si fa interessante quando si guida in modo sportivo, un po’ meno quando si incontrano, ad esempio, i classici dossi su strade urbane, che vengono digeriti non troppo bene dalla vettura. Ottimo anche lo sterzo, ben contrastato e preciso, promossa anche la frenata, sia in termini di modulabilità che di spazi d’arresto. La Ibiza, ancora una volta, ci ha confermato che in termini di piacere di guida oggi le segmento B sono la scelta migliore, soprattutto se ne si sceglie una con queste caratteristiche, davvero tra le migliori disponibili, anche senza dover salire alle motorizzazioni più sportive. Le giova poi una motorizzazione compatta e leggera, con il 3 cilindri a benzina che, vedremo, ha tanti pregi, oltre a quello di ottimizzare le masse, a tutto vantaggio del comportamento dinamico della vettura.

Se per piacere di guida la Ibiza ci ha saputo sorprendere, non è da meno in quanto a tecnologia e sistemi di sicurezza attiva e passiva. Non le sarebbe stato possibile ottenere le 5 stelle nei test Euro NCAP, come già detto, senza Front Assist, ad esempio. Si tratta di un sistema che, attraverso il radar frontale ed altri sensori, legge ciò che avviene intorno all’auto, arrivando ad effettuare in autonomia una frenata d’emergenza, in caso di necessità.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=4/5]

Piccolo e compatto, ma con un bel brio ed una curva di erogazione ottimale

La Seat Ibiza è a listino con una platea di motorizzazioni molto corposa, tutte molto interessanti. Si va dal gasolio, osteggiato e a rischio stop nelle principali città, ma tutt’ora soluzione forse migliore in termini di rapporto tra prestazione e consumi, con l’1.6 TDI proposto in ben tre step di potenza, da 80, 95 e 115 cavalli. Passando ai propulsori a benzina, questo TSI da 1 litro di cilindrata e 3 cilindri, è disponibile in una versione entry level da 75 cavalli, aspirata. Questa briosa versione da 115 cavalli (116 per la precisione), è affiancata anche da quella da 95, entrambe dotate di turbocompressore, intercooler e ad iniezione diretta. Per chi non si accontentasse, a listino troviamo poi il 1.5 TSI, a quattro cilindri ed accreditato di una potenza di 150 CV. Tra i due litiganti il terzo gode, dirette qualcuno, perché nell’incertezza della situazione che si va delineando per i diesel e impauriti dal ritorno ai “vecchi” motori a benzina, sulla carta meno efficienti e più assetati, molti si stanno orientando alle motorizzazioni come il TSI da 1 litro, alimentato a gas naturale compresso (metano). Per la Ibiza è disponibile con una potenza di 90 CV. Ottima alternativa, che abbiamo avuto modo di testare sulla cugina Volkswagen Polo TGI (qui trovate articolo e video) che ha la sola pecca di “rubare” un centinaio di litri al bagagliaio (oltre che di pesare circa 100 kg in più). Tornando al propulsore a benzina della Ibiza da noi provata, oltre ad anticiparvi che non è assolutamente così assetato da spingere alla corsa al metano, almeno se non fate davvero molti chilometri all’anno, possiamo dirvi che questo 3 cilindri è molto silenzioso e riesce anche ad essere piacevolmente sportivo agli alti, con buona erogazione ai medio bassi regimi, dove è pieno fin dalla zona dove raggiunge il valore di coppia massima, 200 Nm a 2.000 giri.

Sfruttandolo in modo adeguato, con l’ottimo cambio manuale a 6 rapporti, precisi e ben contrastati, ci si diverte non poco. Merito di un peso contenuto, con un dato di 1.065 Kg in questa versione, ma merito anche dell’erogazione molto piacevole del propulsore. Risulta leggermente pigro solo ai regimi bassi, tra 1.000 e circa 2.000 giri, dove se gli si chiede una risposta immediata occorre agire con il cambio per farlo reagire con il giusto vigore, come nel caso di un rapido sorpasso. Cose a cui i diesel ci avevano tolto l’abitudine, ma che il ritorno ai motori a benzina non sia tanto male, lo si scopre soprattutto quando si torna (ove possibile) a guidare come una volta, sulle strade giuste e con un’auto con un gran bel telaio ed un bel cambio manuale, proprio come questa Seat Ibiza.

Ricordiamo che, anche in questa motorizzazione, la Ibiza è disponibile anche con il cambio DSG con doppia frizione a 7 rapporti (1.500 euro aggiuntivi), ma da sostenitori delle trasmissioni prive del pedale di sinistra, dobbiamo ammettere che qui è tutt’altro che un obbligo, anzi, il manuale è un gran bel piacere da usare. Quanto ai numeri, la Ibiza da noi provata è capace di passare da 0-100 Km/h in 9.3 secondi, con una ragguardevole punta di 195 Km/h come velocità massima.

Consumi e Costi: [xrr rating=4/5]

Prezzo non popolare, ma offre molto, consumi ok

La nuova Seat Ibiza è disponibile in quattro livelli di allestimento (a cui se ne aggiunge un quinto, pensato a chi dell’auto fa uno strumento di lavoro ed alle flotte aziendali, il Business), che possono alzare l’asticella soprattutto in termini di tecnologia e dotazione. Si parte dalle Reference e Style, mentre al top di gamma, offerte a prezzi identici tra loro, troviamo FR e XCellence. Quest’ultima punta ad un design più sofisticato ed esclusivo, mentre la FR su equipaggiamenti più dinamici e tecnologici.

La Seat Ibiza parte dai 13.800 euro per la 1.0 75cv REFERENCE (idonea anche per neopatentati), mentre ne servono 18.100 per la 115 cavalli in allestimento FR che abbiamo provato, mille in più se volete invece passare alla motorizzazione 1.5 da 150 cv. Non pochi per una compatta segmento B, ma nemmeno troppi per un’auto che può fare le veci anche di una vettura media, sia in termini di abitabilità che di dotazione e prestazioni. Si parte invece da 16.700 per la gamma a gasolio, da 16.050 per la TGI a metano.

Passando ai consumi, l’ottimistico dato dichiarato, di 4,7 l/100 Km nel ciclo combinato, si è tradotto nel nostro lungo test (abbiamo percorso quasi ben oltre 1.000 km con l’esemplare in prova, con uso misto, soprattutto extraurbano ed in autostrada), in un valore medio di poco superiore ai 6 litri per 100 Km (circa 16.6 Km/l). Anche tenendo andature più sportive è difficile superare la soglia dei 7 l/100 Km (14 Km/l).

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Look giovanile ma più maturo, abitabilità e tecnologia a bordo, piacere di guida.Piccole cadute di stile, come per il comando manuale per i finestrini posteriori, oppure le plastiche rigide nella parte alta della plancia.

Seat Ibiza 1.0 EcoTSI 115 CV FR: la Pagella di Motorionline

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