Seat Leon ST 2017, la famigliare sportiva che mancava [TEST DRIVE]

Spazio a bordo, tecnologia e dinamismo senza eccessi

Seat Leon ST 2017 - Rinfrescata nella linea, nella tecnologia e soprattutto con un nuovo propulsore diesel da 115 CV, la versione wagon della grintosa Leon ci ha colpiti non solo per l’handling, ma anche per i consumi contenuti e la vita a bordo.

Ah, il segmento delle station wagon, il più amato dalle famiglie italiane sino all’arrivo delle crossover! Ma non siamo qui per analizzare questo scontro quasi titanico, bensì per mostrare come entrambi possano convivere nell’ecosistema dell’automotive. E mentre Seat si appresta a festeggiare un anno dal lancio di Ateca, la sua prima mini-suv, la nostra prova su strada si concentra sulla Seat Leon ST Model Year 2017, una famigliare pronta ad accontentare diversi tipi di cliente rimanendo sempre la stessa vettura. Come quella della nostra prova, equipaggiata con il nuovo 1.6 TDI da 115 CV e l’allestimento Style.

Design e Interni:  [xrr rating=5/5]

Uno sguardo che mette subito in chiaro le cose

L’ultimo aggiornamento (Novembre 2016) ha riguardato anche gli esterni, immutate invece le dimensioni (4,55 metri di lunghezza, 1,82 di larghezza e 1,45 di altezza). Davanti è stato ridisegnato il paraurti nella parte inferiore, con i due elementi diagonali più inclinati e lavorati. Anche i fendinebbia sono stati ridimensionati e riposizionati con un lavoro di fino. La parte superiore presenta una cornice cromata ed incorpora il logo del brand spagnolo, mentre sono rimasti invariati i fari, con la particolare forma “a lampo”. Nella parta bassa è stato posizionato il fascio led per le luci diurne (DLR), mentre per 1.200 euro si può avere il set full-led (quello della nostra prova comprendeva infatti luci alogene, che hanno comunque svolto il proprio lavoro egregiamente). I filamenti muscolosi, ma sempre senza eccessi, proseguono lungo la fiancata con due nervature. La prima parte proprio da dove terminano i fari, quasi come un prolungamento che giunge sino alla maniglia delle portiere posteriori. La seconda si trova più in basso ed è quasi parallela. Insieme danno un tono personale alla Leon ST e ne slanciano ancor di più la linea filante. I cerchi in lega da 17” fanno parte del pacchetto Style Sport, che per 770 euro comprende anche vetri posteriori oscurati e specchietti esterni riscaldabili nonché richiudibili elettricamente. Sempre lateralmente si notano le barre portatutto sul tetto, contraddistinte dal colore metallizzato. Il retro è stato oggetto di rivisitazione da parte dei designer nella sezione inferiore, dove si ritrova un finto estrattore che però piace per aspetto e fa intendere che questa non è una Station Wagon, bensì una Sport Tourer (da qui la sigla ST). Bassa la soglia di carico. La vernice metallizzata del modello da noi provato è la Blu Mistero (€ 700).

C’è spazio per tutto e (quasi) tutti

Il passo abbondante di 2,64 metri ha permesso di gestire al meglio lo spazio, che abbiamo trovato egregiamente diviso tra chi siede davanti, chi dietro ed infine per i bagagli. Il guidatore può usufruire di un’ottima regolazione di sedile e volante (quest’ultimo sia in altezza che profondità), trovando sempre un’ottima visuale senza che il quadro strumenti si interponga. Quest’ultimo ha un’ottima lettura sia attraverso i riquadri analogici sia con lo schermo centrale (a colori) che riporta diverse informazioni, dalla velocità attuale sino alla stazione radio selezionata. Ricco l’allestimento grazie all’aggiunta di due pacchetti che secondo noi vengono via ad un prezzo modesto ed innalzato la qualità della Leon ST 2017. Il primo è il sistema Navi Plus (820 euro) che comprende lo schermo touch da 8” al centro del cruscotto. Dispone di tutte le funzioni tra cui la radio digitale (DAB), il navigatore (che abbiamo trovato di rapido e semplice utilizzo) e Seat Full Link, con abbinamento ad Android Auto ed Apple CarPlay via USB. Mentre la connessione con gli smartphone del ‘robottino’ ci è sembrata difficoltosa e scoraggiante, quella con i ‘melafonini’ è immediata e rende facile usare anche funzioni come il navigatore o Spotify. Non mancano poi la presa AUX ed il lettore di CD, “nascosto” nel cassetto principale. Il secondo è il Comfort Pack (500 euro), comprendente il sistema di climatizzazione automatica bizona (Climatronic), illuminazione degli interni a led e bracciolo centrale nella seconda fila che dà direttamente sul bagagliaio – perfetto per caricare oggetti lunghi come sci o tavole da snowboard. I passeggeri trovano generalmente molto spazio sia per la testa che per le gambe, ad eccezione di chi siede centralmente, in quanto il tunnel va a togliere qualche centimetro. Ad ogni modo anche cinque adulti possono viaggiare comodamente a bordo della Leon ST per viaggi a medio raggio. Nota di merito per i vani portaoggetti, davvero tanti sopratutto davanti (anche sotto il sedile del passeggero vi è un vano richiudibile). Il baule ha un’ottima capienza di base (587 litri) che sale fino a 1470 con la seconda fila abbattuta. Bocca di carico larga e senza scomodi scalini, fondo regolare e con possibilità di abbassarlo ulteriormente. Senza dubbio uno dei migliori per la sua categoria.

Comportamento su Strada: [xrr rating=5/5]

Una scheggia nel misto, silenziosa in autostrada, le manca un occhio in città

La Leon ST è un’amante delle diete e lo dimostra sulla bilancia, facendo segnare 1305 chilogrammi. Il che, unito a larghi pneumatici da 225/45 la rende una Tourer divertente da guidare nel misto come probabilmente nessun’altra nel panorama della wagon. Intendiamoci, è un’auto pensata per una famiglia, ma senza rinunciare al divertimento. Il volante ha una risposta diretta e permette sia di inserirsi in curva con massima facilità che di gestirne la percorrenza senza sbavature. A gestire le frenate ci pensano quattro potenti freni a disco (autoventilanti quelli anteriori) che richiedono, specialmente per i primi chilometri, di premere con modestia sul pedale. Il cambio DSG (di cui approfondiremo tra poco) permette di gestire le cambiate qualora si voglia – ma senza paddles dietro al volante. Il retrotreno difficilmente si scompone, merito del sistema di sospensioni (McPherson all’anteriore, assale semirigido al posteriore) e del bilanciamento dei pesi (non a caso esiste la versione Cupra Cup, di cui abbiamo parlato in questo servizio). Passando all’ambiente urbano, abbiamo gradito il poco ampio raggio di sterzata e la morbidezza delle sospensioni (54 db a 50 km/h), che sembrano quasi cambiare anima rispetto a quanto detto poco fa. Le fasi di parcheggio però non risultano sempre semplici in quanto le toccate rischiano di essere all’ordine del giorno. Di serie non sono previsti sensori, che si possono avere a 300 euro e solo posteriori. Ci saremmo aspettati una telecamera posteriore, ma non è possibile averla neppure come optional. Una dimenticanza che ci ha lasciati alquanto perplessi dal momento che la visibilità posteriore è appena sufficiente, data l’ampiezza ridotta del lunotto. In autostrada divora chilometri senza problemi e l’insonorizzazione è eccellente (71 db medi a 130 km/h). Il cambio automatico rende la vita molto semplice a chi guida, ma volendo si può fare ancora di più. Infatti per 800 euro è disponibile il Driving Pack Assistance con sistemi di sicurezza quali il lane assist ed il cruise control adattivo. Sono inoltre compresi l’High Beam Assist ed il sistema di protezioni pedoni con frenata d’emergenza.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=5/5]

Il nuovo 1.6 diesel è il propulsore che mancava

Con l’arrivo del nuovo TDI da 1598 cm3 l’offerta di Seat per quanto concerne la Leon ST è davvero completa. Il 4 cilindri in linea sovralimentato è capace di 115 CV a 3250 giri/min ed una coppia di 250 Nm ad appena 1500 giri/min, un dato notevole. A nostro giudizio risulta essere il motore perfetto per prestazioni e consumi se si macinano tanti chilometri ogni giorno. La casa dichiara una velocità di punta di 197 km/h ed uno 0-100 km/h coperto in 9,9 secondi, dati eccellenti che si sposano a perfezione con le dinamiche della Sport Tourer. La trazione è distribuita sulle ruote anteriori e la gestione è perfetta anche quando si pigia con decisione sull’acceleratore. In questo caso merito va anche al cambio DSG a 7 rapporti, un optional da 1.500 euro che non abbiamo problemi a definire come una ‘bomba’. Da un lato la modalità D, quella per tutti i giorni che perfeziona ogni cambiata rendendola quasi impercettibile al guidatore. Vedere la lancetta dei giri arrivare a quota 2000 e poi scendere subito dopo ogni scalata è un piccolo spettacolo di precisione tedesca. Spostando invece la leva verso di sé si passa alla modalità S, che sprigiona tutta la grinta meccanica e rende non solo le ripartenze oltremodo rapide, ma ogni cambiata avviene a regimi superiori e fa ‘cantare’ a modo suo il 1.6 diesel. Dicevamo niente paddles dietro al volante ma forse è meglio così, di modo che ci si possa concentrare maggiormente sulla guida e lasciare che le 7 marce entrino da sé. Se pensate che 115 CV siano pochi per divertirsi tutti i giorni, con anche famigliari a bordo, dovrete ricredervi. Ad ogni modo esistono versioni ancor più esaltanti se si guarda ai motori benzina. Stiamo naturalmente parlando della 2.0 Cupra DSG, con 300 cavalli sotto al cofano e 250 km/h massimi (autolimitati). Lo 0-100 lo brucia in appena 5,9 secondi. A diesel invece è disponibile la 2.0 TDI FR con 184 CV a disposizione.

Consumi e Costi: [xrr rating=5/5] 

Vede poco il benzinaio e riesce a rimanere sotto i 30mila euro

Il nostro test drive ci ha portati un po’ ovunque con la Leon ST, dalla città all’autostrada sino a tortuose strade di montagna. Nel complesso il 1.6 TDI abbinato al DSG ed a una guida moderata ha portato ad eccellenti risultati quali 6,0 l/100 km (16,7 km) e 5,2 litri/100 km (19,2 km/l) in un percorso di 530 km composto al 50% da autostrade e superstrade, non senza l’intoppo di code e rallentamenti. Un dato poi non troppo lontano da 23,2 km/l dichiarati dalla casa di Martorell. Le emissioni di anidride carbonica sono pari a 115 g/km. Schiacciando un po’ il serbatoio da 50 litri si svuota un po’ più in fretta, ma comunque senza richiedere soste continue alle pompe. Parlando di prezzo, la Leon ST della nostra prova con allestimento Style ed i pacchetti aggiunti riesce a rimanere sotto i 30mila euro: € 28.990 per la precisione. Certo, sono circa 5.000 di optional aggiunti ma di alcuni, tra cui il cambio DSG, ne consigliamo vivamente l’acquisto per godere al meglio delle doti della vettura e per aumentare la propria sicurezza in ogni viaggio. Se si preferisce salire di livello è prevista la versione XCellence che a pari allestimento costa 980 euro in più ed aggiunge soluzioni stilistiche. Una Station Wagon che non si accontenta di trasportare la famiglia ma di accompagnarla con carattere in ogni viaggio, la Seat Leon ST 1.6 TDI DSG risulta essere una vettura completa sotto molto aspetti. Linea personale ma senza esuberanti eccessi, interni spaziosi e confortevoli grazie all’uso di plastiche morbide, meccanica fina condita da un motore che si perfeziona con il cambio automatico a doppia frizione e consumi da far impallidire le citycar. Il tutto con un’anima sportiva. Questo è il suo biglietto da visita.

 

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Qualità dei materiali, Bassi consumi, Guida dinamica e comfort di marcia.Niente telecamera posteriore, S&S troppo invasivo, Sedile centrale.

Seat Leon ST MY 2017 1.6 TDI DSG: la Pagella di Motorionline

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