Seat, innovazione al servizio della sicurezza tra analisi della mimica e trasparenza dei vetri regolabile
Il marchio spagnolo sonda il futuro
Seat, attraverso il progetto Xplora, sta lavorando a Tel Aviv, in Israele, centro nevralgico ad alto tasso di innovazione tecnologica, allo sviluppo di soluzioni innovative per incrementare la sicurezza alla guida, come ad esempio i sistemi che avvisano in automatico nel caso in cui il conducente chiuda gli occhi o distolga lo sguardo dalla strada. O ancora, la possibilità di regolare con un pulsante il livello di trasparenza dei vetri, fino a poterli oscurare completamente.
Algoritmo analizza la mimica facciale del conducente
Il lavoro di Seat si fonda sullo sfruttamento dell’intelligenza artificiale e sulla sua applicazione al servizio di una guida più sicura, come avviene per esempio analizzando la mimica facciale del conducente. Attraverso la rilevazione dei movimenti di palpebre, sguardo, posizione della testa un algoritmo è in grado di allertare chi è al volante in caso di distrazioni o sonnolenza.
Il sistema al quale sta lavorando la Casa automobilistica spagnola è inoltre in grado di rilevare l’utilizzo improprio dello smartphone o il mancato allacciamento della cintura di sicurezza. Tale tecnologia, sviluppata insieme alla start-up Eyesight Technologies, ha potenzialità ancora maggiori nel momento in cui si integra ad altri sistemi per la sicurezza, come ad esempio il dispositivo di rilevamento dei pedoni.
Trasparenza dei vetri regolabile con un pulsante
Altra applicazione innovativa sulla quale sta lavorando Seat è quella che permette di controllare lo stato di trasparenza dei vetri della vettura. Grazie al sistema di invetriatura di Gauzy, azienda specializzata in nanotecnologie che collabora con Seat, basta premere un bottone per oscurare o schiarire parabrezza, finestrini e tetto panoramico su richiesta.
Adrian Lofer, cofondatore e responsabile tecnologico di Gauzy, spiega: “Abbiamo sviluppato diversi tipi di pellicola plastificata con
molecole che reagiscono a un impulso elettrico, lasciando passare più o meno luce. Siamo l’unica realtà del settore della scienza dei materiali che lavora con nanotecnologie basate sia su SPD, sia su cristalli liquidi. Entrambe le tecnologie fanno sì che il vetro diventi ombreggiato o opaco per offrire all’utente un’esperienza personalizzata, per poi tornare alla trasparenza necessaria per guidare in modo appropriato”.
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