Seat, Herbert Deiss: network colonnine di ricarica pronto nel 2020 [FOTO e VIDEO]

Nuova auto elettrica Seat su piattaforma MEB

Seat ha presentato a Barcellona i risultati commerciali ottenuto nel 2018, l’anno migliore in assoluto della sua storia. Il palcoscenico migliore per discutere del futuro e, soprattutto, di ciò che ci aspetta dal punto di vista dell’auto elettrica. Dal futuro network di colonnine di ricarica alla prossima auto 100% elettrica a marchio Seat in arrivo nei prossimi anni

È andata in scena a Barcellona l’annuale conferenza di Seat dove sono stati annunciati i risultati commerciali per l’anno concluso pochi mesi fa. Un anno davvero ottimo per la casa del Gruppo Volkswagen, in quanto i numeri registrati in fatto di immatricolazioni e fatturato hanno reso il 2018 l’anno migliore di sempre per l’azienda, a coronamento di un processo di crescita che vedeva l’azienda addirittura in perdita solamente nel 2014, mentre oggi ha portato l’asticella dei risultati operativi a quota 223 milioni di euro (+93,2% rispetto al 2017) e i profitti netti (con tassazione spagnola) a 294 milioni (+4,6%). Il tutto è stato il risultato di ben 518.000 unità immatricolate, il volume più alto dal 1950, che ha portato la società vicinissima alla soglia dei 10 miliardi di euro di fatturato (più precisamente siamo a quota 9.991 milioni).

La Seat Leon si conferma la più venduta

Il gioco di parole tra “fare la parte del leone” e la Seat Leon è fin troppo facile. Eppure è lei la più venduta del marchio iberico. Nel sesto anno consecutivo di crescita complessiva, la Leon ha venduto 158.000 unità, seguita a poca distanza dalla sempre popolare Ibiza con 136.000 esemplari. Stanno marciando bene anche le vendite dei SUV, che da soli occupano un terzo dei modelli della casa. L’Arona è quasi a 100.000 unità, mentre l’Ateca è a 78.000. Considerando che presto arriverà anche la Tarraco, è ragionevole immaginare come la crescita del marchio continuerà. Tra l’altro nell’ottica dei mercati, immediatamente dopo la Germania, Seat ha riconquistato dopo sette anni il primo posto nelle vendite in patria. Il terzo mercato è il Regno Unito, dove però Brexit potrebbe presto cambiare le cose. “Fino ad ora Brexit non ha avuto nessun impatto sulle nostre vendite – ha dichiarato Wayne Griffiths, vice presidente vendite e marketing – Dobbiamo aspettare la decisione. In seguito abbiamo diversi piani per affrontare la situazione”. Non ci sono ancora dati precisi sul marchio Cupra, nato da troppo poco tempo, che però pare stia dando buoni segnali. “All’inizio ero scettico su Cupra, ma sembra proprio stia funzionando” ha ammesso il CEO di Volkswagen Herbert Diess.

Volkswagen e l’elettrico: nel 2020 arriva un network di colonnine europeo

Al di là dei risultati commerciali di Seat, durante la presentazione alla stampa siamo riusciti a parlare con Herbert Diess e Luca de Meo a proposito di uno degli argomenti maggiormente sulla bocca di tutti, ovvero l’elettrico. Su nostra specifica domanda, il capo del colosso di Wolfsburg ha confermato l’arrivo entro il 2020 di un network di colonnine di ricarica per auto elettriche che si estenderà in tutta Europa, come era stato già anticipato nei mesi scorsi. Ogni stazione di ricarica non dovrà essere a più di 120 km circa l’una dall’altra e le stazioni saranno in grado di ricaricare batterie fino a 350 kWh con portate da 400 a 800 V. Questo significa che una ricarica da un centinaio di chilometri potrà essere completata in un tempo compreso tra i cinque e i quindici minuti, a seconda del sistema a disposizione dell’auto (ovviamente le più performanti arriveranno dai marchi più prestigiosi del gruppo, come Porsche e Audi). Anche Seat avrà la sua auto completamente elettrica, senza dimenticare la Mii Electric che arriverà il prossimo anno e i vari modelli ibridi plug-in. Questa arriverà nei prossimi anni, sviluppata sulla piattaforma MEB del gruppo e sarà più lunga di 4 metri.
Luca de Meo, comunque, ha voluto ribadire come anche le istituzioni e i fornitori di infrastrutture dovranno entrare presto nel mercato elettrico, in quanto la mancanza di uno qualsiasi di questi elementi finirebbe per creare difficoltà agli altri. Il riferimento del CEO di Seat era più verso la Spagna, ma nel nostro video capirete bene come il paragone con il nostro Paese possa venire sin troppo semplice su questo specifico argomento.

Volkswagen e il riciclo delle batterie

Oltre al problema delle colonnine, il mondo elettrico soffre anche per l’annoso del riciclo delle batterie usate. In realtà Deiss si è mostrato fiducioso anche in questo senso, pur riconoscendo come il problema sia uno dei più difficili da risolvere del settore. In realtà le batterie delle auto elettriche, secondo quanto sappiamo ora con la nostra tecnologia, anche alla fine della vita dell’auto possono vivere una seconda giovinezza. Un esempio di questo sono i pacchetti di batterie per immagazzinare l’energia creata con le fonti alternative, ma le materie grezze di cui sono composte sono riciclabili secondo il CEO del Gruppo anche fino al 90%. Il problema è che la tecnologia delle batterie è ancora in completa evoluzione e ogni giorno si scopre qualcosa di diverso per poterle gestire. Sperando che nel frattempo si possa risolvere anche il problema della produzione a basse emissioni dell’energia stessa.

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