Specchietti, arriva la rivoluzione: il Giappone autorizza quelli digitali
Nel 2018 anche gli USA, ma l'Europa?
La tecnologia degli specchietti retrovisori digitali è stata sviluppata già da tempo, ma ha trovato posto unicamente sulle concept car e sui prototipi. Il motivo è presto detto: secondo le regole della strada della quasi totalità dei Paesi mondiali, l’uso degli specchietti digitali rappresenta un rischio superiore ai vantaggi e avere una superficie riflettente che, di fatto, non può essere soggetta a guasti a causa della sua semplicità veniva visto come un requisito fondamentale per la sicurezza di guidatori, passeggeri e terzi. Ora, però, può iniziare la rivoluzione, perché il governo del Giappone ha ufficialmente autorizzato le auto con specchietti digitali a circolare per le strade e pare che nel 2018 anche gli Stati Uniti si muoveranno in questa direzione.
Come detto, si tratta di un momento storico, per quanto limitato unicamente ad un componente piccolo (ma fondamentale) delle nostre vetture. Gli specchietti digitali, di fatto, portano numerosi vantaggi. Prima di tutto al posto degli specchietti potranno essere presenti unicamente delle piccole videocamere da far riprodurre a schermo in caso di svolta. Così le aste degli specchietti potrebbero essere rese infinitamente più aerodinamiche, per non dire che potrebbe essere possibile eliminarle del tutto a vantaggio di una più ampia videocamera a grandangolo. Questo, come potete immaginare, aumenterà la zona controllata dal guidatore, eliminando l’ancora fastidiosissimo problema dell’angolo cieco. Inoltre le immagini delle videocamere potranno essere chiare e nitide anche in caso di pioggia o durante la notte.
Qual è il problema? Prima di tutto i costi: occorre vedere quanto costerà montare simili dispositivi sulle auto e che impatto avranno sul prezzo finale. È vero che l’arrivo della videocamera di retromarcia è essa stessa testimonianza di come questo inconveniente possa essere risolvibile, ma al tempo stesso bisogna ricordare come un eventuale guasto degli specchietti digitali rappresenterebbe un pericolo ben maggiore di quello che sarebbe una retrocamera non funzionante. Non resta che vedere se il futuro degli specchietti sarà davvero questo o se si tratterà solo di una moda passeggera.
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