Stellantis Heritage a Milano AutoClassica: il debutto della Fiat Multipla 6×6 e il tributo ad Autodelta

I visitatori di Milano AutoClassica potranno usufruire di una promozione speciale con uno sconto del 20% sul biglietto per visitare Heritage Hub dal 20 novembre al 5 dicembre 2023

Stellantis Heritage a Milano AutoClassica: il debutto della Fiat Multipla 6×6 e il tributo ad Autodelta

Stellantis Heritage, il reparto che si occupa della conservazione e della valorizzazione del patrimonio storico dei marchi italiani Abarth, Alfa Romeo, Fiat e Lancia, sarà presente a Milano AutoClassica, il salone dedicato alle auto d’epoca che si terrà alla Fiera di Milano-Rho dal 17 al 19 novembre. Tra le attrazioni dello stand di Stellantis Heritage ci sarà Heritage Hub, lo spazio espositivo di Via Plava a Torino che racchiude una collezione di oltre 300 auto storiche, prototipi, show car e motori che hanno fatto la storia dell’automobilismo nazionale e internazionale. I visitatori di Milano AutoClassica potranno usufruire di una promozione speciale con uno sconto del 20% sul biglietto per visitare Heritage Hub dal 20 novembre al 5 dicembre 2023. Un altro progetto che Stellantis Heritage presenterà a Milano AutoClassica è Reloaded by Creators, l’iniziativa che propone la vendita di un numero limitato di auto classiche dei brand Alfa Romeo, Fiat, Lancia, Abarth, restaurate e certificate direttamente dalla Casa Madre. Tra queste spicca una Fiat Multipla 6×6 unica nel suo genere, realizzata in occasione del 25° anniversario del lancio della Multipla originale nel 1998. La vettura, firmata dal designer Roberto Giolito, attuale responsabile di Stellantis Heritage e creatore della Multipla del ’98, sarà esposta in anteprima a Milano AutoClassica. Infine, lo stand di Stellantis Heritage celebrerà il sessantesimo anniversario dell’Autodelta (1963-2023), il reparto corse di Alfa Romeo che ha prodotto modelli leggendari. Due esemplari saranno in mostra: una Giulia TZ (Tubolare Zagato) del 1963 e un prototipo dell’Alfasud  Sprint 6C del 1983.

Fiat Multipla “6×6” (1998)

Stellantis Heritage

Un debutto unico nel suo genere. Si tratta di una vettura usata, recuperata da Stellantis Heritage e rinnovata presso le Officine Classiche di Torino, il team di Stellantis Heritage specializzato nei servizi di Certificazione di Autenticità e Restauro. Un progetto frutto della creatività di Roberto Giolito, attuale Head of Stellantis Heritage, ma “padre” sia del modello esposto al Salone di Francoforte nel 1997, sia dei sei personaggi inventati per narrare, in modo divertente e originale, la vita a bordo del modello Fiat, il primo del suo segmento a offrire spazio per sei passeggeri in due file di tre sedili. Afferma il designer: “Queste sei personalità, questi sei modi di vedere l’auto, tornano a vivere dentro e fuori dalla prima Multipla da collezione creando un omaggio allegro, in pieno stile Fiat, a un modello che, dopo 25 anni, continua ancora a incuriosire il mondo e a suggerire modi nuovi di trasportare e di ospitare le persone. Ecco perché sei personaggi interessanti per sei maniere diverse di viverla, danno vita alla Multipla 6×6”.Questi fumetti finirono sulle magliette e i puzzle della linea accessori del modello conquistando il pubblico: dall’avventuriero al bambino pilota con casco, dalla signora seducente intenta a truccarsi all’elegante manager con laptop, dal frate al giovane ribelle degli anni Settanta, ognuno a modo suo rappresentava la libertà di esprimere le proprie passioni in una vettura innovativa, dal design unico e simpatico, un esempio pratico di come le sue soluzioni intelligenti potevano davvero migliorare la qualità della vita a bordo. La livrea Turchese Bio di questa unità, che richiama gli spazi aperti e il mare, fa da cornice al disegno complessivo dei sei personaggi applicato sul cofano e sulle fiancate, mentre i soggetti singoli sono riportati sui sedili.

Alfa Romeo Giulia TZ (1963)

Stellantis Heritage

La Giulia TZ è stata una delle auto da corsa più leggendarie dell’Alfa Romeo, e la prima a portare il marchio Autodelta, che quest’anno festeggia il suo sessantesimo anniversario. Autodelta era il reparto corse dell’Alfa Romeo, fondato nel 1963 vicino a Udine e poi trasferito a Settimo Milanese nel 1965, con l’obiettivo di riportare l’Alfa Romeo al successo nelle competizioni internazionali. Il Presidente Giuseppe Luraghi affidò all’Ing. Carlo Chiti il compito di creare e gestire le vetture da corsa, e la Giulia TZ fu la sua prima creazione. La Giulia TZ aveva un telaio tubolare (da cui il nome “Tubolare Zagato”), il motore della Giulia, un quattro cilindri bialbero in alluminio da 1570 cc, e una carrozzeria disegnata da Zagato. La Giulia TZ si dimostrò subito vincente: debuttò a Monza nel 1963, nella “Coppa Fisa”, e occupò i primi quattro posti. Negli anni seguenti, vinse la “Coupe des Alps” e il “Tour de Corse”, si aggiudicò la sua classe alla “24 ore di Le Mans”, alla “Targa Florio” e al “Tour de France Auto”, oltre a molte altre gare. La “TZ2” del 1965 fu l’evoluzione della Giulia TZ: aveva prestazioni più elevate, una migliore aerodinamica e una meccanica più raffinata. La vettura esposta fa parte della collezione di Stellantis Heritage ed è in mostra al museo storico Alfa Romeo di Arese.

Alfasud Sprint 6C (1983)

Stellantis Heritage

L’Autodelta, nel 1982, sviluppa un’Alfasud Sprint speciale con il motore “V6” da 2,5 litri (lo stesso della GTV 6) da 158 cv, montato in posizione centrale posteriore longitudinale: la vettura si chiama “Sprint 6C” e, grazie al peso di solo 990 kg, raggiunge i 215 km/h. Le sospensioni anteriori sono le stesse dell’Alfasud Sprint, mentre al posteriore ci sono ruote indipendenti, le carreggiate sono più larghe, i posti sono solo due. Il cruscotto e la plancia sono quelli dell’Alfasud Sprint, con finiture di qualità. Alcuni dettagli della carrozzeria anticipano la nuova serie “Sprint” presentata nel ’83: fari anteriori e posteriori, calandra, paraurti e specchietti. Poi viene fatto un altro prototipo della Sprint 6C, molto simile al primo, con un telaio adatto alla trazione integrale per un possibile uso sportivo nel Gruppo B dei rally: l’Alfa Romeo però sceglie di concentrarsi sulle gare in pista e il secondo modello della Sprint 6C resta un progetto tecnico.

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